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La nuova legge regionale sbloccherà circa 3mila case di edilizia agevolata a Roma


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Tremila nuovi alloggi di edilizia agevolata a Roma. È uno dei risultati della nuova legge regionale sull’urbanistica e sul governo del territorio, la numero 171, approvata in Consiglio il 17 luglio. Il numero, ad oggi potenziale, è stato fornito da Confcooperative Lazio.

La nuova legge urbanistica della Regione Lazio. Scantinati come case, più cubature per chi demolisce, trasformazione dei cinema

Nuove norme per l’housing sociale

All’interno della nuova legge, infatti, all’articolo 17 si modificano alcuni parametri relativi alla realizzazione di edifici riservati all’edilizia agevolata, nota anche come housing sociale. Lo scopo della Regione, come aveva spiegato a RomaToday Laura Corrotti di Fratelli d’Italia, è incentivare le cooperative edilizie a tornare a costruire, aumentando i vantaggi economici a copertura delle spese di realizzazione.

Tremila alloggi a Roma

Come spiega Confcooperative, infatti, tra le principali novità introdotte dalla normativa spicca l’articolo 17, che interviene in materia di edilizia agevolata destinata alla locazione. La modifica dei termini del vincolo di locazione obbligatoria consente ora la trasformazione del titolo di godimento del bene in favore dei locatari interessati, aprendo così la strada alla proprietà per migliaia di famiglie. In sostanza, i futuri inquilini potranno, già dopo 12 mesi dall’inizio del contratto di locazione, esercitare il riscatto dell’immobile a cifre agevolate. E questo, potenzialmente, invoglierà le imprese a sbloccare un quantitativo di alloggi pari, circa, a 3mila unità.

Riscatto più veloce

“Molti cittadini – aggiunge Fabrizio Scorzoni, presidente di AIC – preferiscono diventare proprietari, nonostante un canone già calmierato che va dai 450 ai 650 euro al mese. Anche perché è previsto un premio, cioè uno sconto, di 165 euro al metro quadrato. Per un alloggio di 100 metri quadrati significa pagare 16.500 euro in meno, e considerando che si parte da prezzi già più bassi, dato che esistono dei vincoli, stiamo parlando di cifre molto competitive e invitanti”.

Investimenti da 600 milioni di euro

La riforma permetterà di attirare investimenti, calcolano da Confcooperative Lazio, pari a circa 600 milioni di euro. E anche i rapporti con gli istituti di credito miglioreranno: “Eliminando i contributi pubblici per la locazione in favore della proprietà diretta al singolo socio – sottolinea Armando Scarpelloni, presidente di Confcooperative Habitat Lazio -, gli istituti di credito finanzieranno nuovamente i programmi costruttivi. Ci saranno evidenti vantaggi per l’occupazione, l’economia e il rilancio del settore delle costruzioni, in piena emergenza abitativa”.

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Confcooperative Lazio: “Traguardo dal valore umano unico”

“Siamo di fronte a una prova plastica di cosa vuol dire cooperare: trovare insieme una soluzione concertata a un problema comune – aggiunge Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Lazio -. Il dialogo con la Regione Lazio ha portato a un traguardo dal valore umano unico. In piena emergenza abitativa abbiamo trovato il modo per garantire un’abitazione a famiglie dai redditi troppo alti per accedere alle case popolari e troppo bassi per competere sul mercato libero”.

Nuove case anche per il Comune

Tra le altre novità previste, anche quella di poter vendere al Comune gli alloggi realizzati “restituendo alla Regione Lazio il contributo pubblico ricevuto per la costruzione”. Alloggi vuoti, che l’ente potrebbe immettere nel proprio patrimonio e utilizzare per far scorrere la graduatoria Erp.

Perché le cooperative ci guadagnano

Per capire esattamente l’importanza economica dell’articolo 17 della legge 171, basti pensare che ad oggi una cooperativa può contare sull’incasso dei canoni “ma c’è sempre una percentuale di morosi, basta poco perché un socio non riesca a garantire l’affitto”. Questo significa che la cooperativa va in sofferenza e alla lunga rischia il fallimento. “Ora, agevolando l’acquisto, se su dieci appartamenti ne vendo almeno sei, realizzo un potenziale incasso di quasi un milione di euro, soldi che si possono reinvestire una volta coperte le spese ordinarie”.

La mappa dei nuovi alloggi

Ma in quali quartieri di Roma verranno costruite queste 3mila case di edilizia agevolata? Sostanzialmente in tutti quei piani di zona dove sono già previste cubature, senza nessun consumo di suolo ulteriore rispetto al pianificato: Monte Stallonara, Pietralata, Casal Monastero, Cinquina sono solo alcuni esempi. “Abbiamo anche chiesto che il finanziamento regionale passi dai circa 165 a poco più di 200 euro al metro quadrato – conclude Scorzoni -, tenendo sempre conto che oggi per costruire ne servono dai 1.500 ai 1.600 al metro quadrato, più altri oneri. Ovviamente il sistema bancario deve aiutare di più”.



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