Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

le nuove aperture superano le chiusure


Si registra un certo fermento nell‘imprenditoria sannita. Dopo mesi in negativo, torna a essere positivo il saldo tra aziende che aprono i battenti per la prima volta e quelle che li chiudono. Nel secondo trimestre dell’anno in corso, si sono iscritte nel registro della Camera di Commercio Irpinia-Sannio 343 iniziative imprenditoriali a fronte di 222 cancellazioni. Sono dunque operative 112 attività in più, nuove di zecca.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Al 30 giugno, risultano complessivamente registrate 33.456 società. È il quadro trimestrale della natalità e mortalità aziendali che emerge dall’analisi di Movimprese di Unioncamere e Infocamere, sulla base dei dati forniti dal sistema camerale. Vale evidenziare che l’incremento registrato non riesce, se non in minima parte, a recuperare le posizioni perdute negli ultimi 12 mesi. Alla stessa data del 2024, si contavano ufficialmente 34.963 unità in campo. Ne sono dunque scomparse 1.507. Una contrazione non solo causata dalla scelta diretta della proprietà di abbassare definitivamente le saracinesche ma prodotta anche e in larga parte dalle cancellazioni d’ufficio che si materializzano dopo un certo periodo di inattività o di inosservanza di determinati obblighi di legge.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Avellino, “Sistema Irpinia” vola a Tokyo per promuovere il territorio

I dati

Il trend positivo di crescita coinvolge tutte le province campane. Alla luce delle iscrizioni e cancellazioni codificate, Benevento risulta quarta in graduatoria con un tasso di crescita dello 0,34%. Prima Napoli, con lo 0,63%; segue Caserta, che si attesta allo 0,48%. Terza Salerno, al 0,47%. Fanalino di coda, Avellino, che cresce dal punto di vista imprenditoriale dello 0,32%. L’indagine punta l’obiettivo, naturalmente, sui singoli comparti di cui si compone l’universo economico sannita. È l’agricoltura che domina, da sempre, la scena con le sue 10.065 imprese censite, che costituiscono il 32,75% del totale.

Occorre sottolineare che il comparto, pur conseguendo un incremento dello 0,6%, ha comunque subito la perdita complessiva di 121 ditte, sempre nell’arco di un anno. Ma non costituisce elemento di negatività. Il fenomeno è dovuto in buona misura ad agricoltori che lasciano per raggiunti limiti di età, mettendo in vendita i terreni. Aumenta così la possibilità di acquisizione di aree da coltivare da parte delle aziende che intendono strutturarsi per diventare più efficienti anche con la differenziazione della produzione; diminuisce, di fatto, solo il numero delle proprietà. Arretra il segmento dell’industria, che cala sia pure di un ridottissimo 0,45%. Le 2.428 aziende di ieri sono diventate 2.408 oggi.

A Benevento l’officina del futuro per i professionisti di domani

Per Giancarlo Stefanucci, responsabile territoriale della Fim Cisl Irpinia-Sannio, «il decremento ha investito esclusivamente le piccole e piccolissime realtà. La crisi, in particolare, ha colpito quelle che operano nell’indotto legato all’automotive». Vanno bene le costruzioni. Da 3.585, in un anno si è arrivati a 3.611 ditte con un consolidamento nell’arco di tempo esaminato dello 0,50%. «A spingere spiega Flavian Basile, presidente Ance sono soprattutto gli investimenti pubblici legati al Pnrr. Sono risorse europee ma che funzionano solo se a livello locale ci sono imprese strutturate, tecnici competenti e una pubblica amministrazione in grado di programmare e bandire con efficacia. Benevento, da questo punto di vista, sta dimostrando di saper fare sistema».





Source link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari