La Pubblica Amministrazione si trova al centro di una trasformazione sistemica con una doppia sfida: governare la transizione digitale e ripensare in chiave strategica la gestione della propria catena del valore.
Di questo si è parlato nel convegno “Innovazione nella PA: il motore della modernizzazione del Paese”, ospitato alla Camera dei Deputati e pensato come spazio di confronto tra istituzioni, imprese ed esperti del settore pubblico e privato.
Due le direttrici essenziali per la trasformazione della macchina pubblica:
- la digitalizzazione come leva per l’efficienza dei servizi
- il procurement come infrastruttura operativa da potenziare.
Verso una PA intelligente e anticipatrice
Al convegno è emersa una visione condivisa: innovare la PA significa dotarla non solo di tecnologie, ma di una solida capacità progettuale in grado di anticipare i bisogni di cittadini e imprese.
Mario Nobile, Direttore AgID, ha richiamato la visione di uno Stato agentico (Agentic State) con all’interno una PA proattiva nel fornire servizi innovativi. Per Nobile i dati confermano che il cambiamento è in atto: oltre 40 milioni di transazioni su PagoPA e più di 2,3 miliardi di fatture elettroniche. Ma resta centrale la sfida dell’integrazione, dove l’AI va adottata mantenendo saldo il ruolo del pensiero critico umano.
Mauro Minenna, Direttore ACI Informatica, ha sottolineato la necessità di piattaforme interoperabili e regole comuni per la gestione dei dati pubblici. “Non possiamo più pensare a dati locali disuniti, servono competenze pubbliche e private per una governance efficace”, ha dichiarato, citando, come esempio, l’analisi contestualizzata degli incidenti stradali per ottenere informazioni utili ai fini della prevenzione.
Sul fronte delle infrastrutture e dei sistemi informativi, Alessandro Bacci, Direttore dei Sistemi Informativi del MEF, ha ribadito l’urgenza di investire su competenze, attrattività per i giovani talenti e ripensare i modelli organizzativi della PA ispirati alle best practice del settore privato.
Come costruire infrastrutture intelligenti per una PA resiliente
Massimiliano De Carolis, CEO di Sirti Digital Solutions, ha evidenziato il passaggio dall’economia digitale a quella dell’intelligenza artificiale. “Dati, rete ed energia sono asset strategici del futuro: vanno protetti, distribuiti e valorizzati”, ha dichiarato, sottolineando la necessità per la PA di dotarsi di infrastrutture scalabili, resilienti e capaci di dialogare con l’ambiente. “Le nuove sfide, crescita di dati, rischi climatici e cyber, richiedono data center distribuiti, sensoristica ambientale, tecnologie predittive e agenti intelligenti capaci di personalizzare l’accesso ai servizi pubblici. In Italia non manca la tecnologia, ma infrastrutture pronte ad accoglierla”, ha affermato.
Così come l’AI è una sfida sistemica, fondamentale è anche il tema della resilienza, in un contesto segnato da eventi estremi e quello della cybersecurity, con il cybercrime in forte crescita. “Serve un ecosistema che protegga i dati e garantisca apertura, continuità e capacità computazionale diffusa”, ha aggiunto, ricordando l’impegno di Sirti Digital Solutions al fianco della PA: “Collaboriamo per non far restare l’Italia indietro. La tecnologia va integrata in modo strategico”.
Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna ha rafforzato il punto, spiegando come l’AI applicata alla rete elettrica consenta di prevenire instabilità e aumentare la resilienza. “I recenti blackout in Spagna potevano essere previsti: in Italia siamo più stabili, ma dobbiamo continuare a investire in previsione e adattamento” ha concluso.
Infrastrutture e reti: il ruolo della cooperazione pubblico-privato
La rete è un’infrastruttura spesso invisibile ma centrale per l’innovazione digitale. Mario Manfredoni Director Sales South Europa di Juniper Networks ha sottolineato come la rete debba essere pronta per accogliere l’AI, citando la collaborazione virtuosa e sinergica attraverso Sirti tra pubblico e privato. Questa cooperazione si riflette anche nel procurement: Domenico Casalino, Public sector Advisor, ha evidenziato la necessità di superare un approccio giuridico-formale in favore di una logica progettuale e strategica, capace di selezionare le migliori soluzioni sul mercato, promuovere la sostenibilità e incentivare la partecipazione delle imprese. “In un contesto sempre più interconnesso, nessun attore può operare da solo: è l’ecosistema nel suo complesso a dover funzionare in modo coordinato” ha tenuto a sottolineare.
Resilienza digitale e attrattività del sistema Paese
La sicurezza e la resilienza digitale sono oggi pilastri imprescindibili per una PA moderna. L’Ammiraglio di Divisione, Francesco Procaccini, Responsabile VI Reparto ICT Informatica cyber e telecomunicazioni, dello Stato Maggiore della Difesa, ha indicato come priorità la certezza dei dati, la connettività sicura e la capacità di difesa cibernetica, con tecnologie già disponibili come digital twin, cyber agent e strumenti di intelligenza artificiale, da adottare con adeguate garanzie di controllo e sicurezza.
A questa visione si collega l’intervento di Giorgio Beleffi Responsabile nuove tecnologie del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha posto l’accento sulla necessità di attrarre investimenti esteri verso infrastrutture strategiche. Grazie al nuovo quadro normativo e al supporto del PNRR, il sistema Paese può diventare realmente competitivo, facendo leva su competenze già esistenti e tecnologie di frontiera come il quantum computing.
Le direttrici di sviluppo
Il convegno ha lanciato un messaggio chiaro: la modernizzazione della PA passa per un disegno integrato, dove tecnologie digitali, gestione intelligente delle risorse, resilienza infrastrutturale e collaborazione pubblico-privato sono componenti di una strategia comune.
L’intelligenza artificiale rappresenta la sfida e l’opportunità più grande, come ha sottolineato De Carolis: “L’AI impatterà ogni direttrice. Non c’è settore che ne sarà escluso. La sfida più importante sarà costruire modelli adattivi, scalabili e sicuri per tutti”.
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