Un investimento senza precedenti: 1 miliardo di euro per l’agricoltura italiana, distribuito in tre anni. È quanto prevede Coltivaitalia, il disegno di legge collegato alla prossima Legge di Bilancio 2026, presentato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Il piano, che coprirà il periodo 2026-2028, si articola su tre pilastri strategici: olivicoltura; coltivazione di cereali e proteine vegetali (in particolare per la mangimistica); rafforzamento del settore zootecnico.
Olivicoltura: ricostruire la filiera nazionale
Uno degli obiettivi chiave è rilanciare l’intera filiera dell’olio d’oliva, spesso penalizzata da calamità fitosanitarie e dalla necessità di importazioni per soddisfare il consumo interno. Il governo punta a ricostruire la capacità produttiva non solo nelle aree colpite, come la Puglia, ma in tutta Italia.
Coltivaitalia è il disegno di legge collegato alla prossima Legge di Bilancio 2026, presentato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida
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Cereali e proteine vegetali: più autonomia nella mangimistica
Coltivaitalia riprende e potenzia l’azione del Fondo per la Sovranità Alimentare, nato nel 2023, con un focus sulla soia e altri legumi da destinare all’alimentazione animale. L’obiettivo è chiaro: ridurre la dipendenza dall’estero e rafforzare la produzione nazionale per sostenere filiere zootecniche più solide.
Zootecnia: meno import, più allevamento italiano
Il terzo pilastro del piano è dedicato alla zootecnia, settore in cui l’Italia importa ancora un’elevata quota di animali da allevamento. Con Coltivaitalia, il governo mira a una maggiore autosufficienza, coerentemente con la visione di sovranità alimentare promossa a livello nazionale.
Giovani agricoltori: oltre 100 milioni in incentivi
Uno degli aspetti più innovativi del piano è l’impegno per il ricambio generazionale. Sono previste misure specifiche per le imprese guidate da under 40, tra cui: oltre 100 milioni di euro in agevolazioni; accesso agevolato al credito; la disponibilità di 8.000 ettari di terre pubbliche da destinare ai giovani in comodato gratuito per 10 anni.
Uno degli aspetti più innovativi del piano è l’impegno per il ricambio generazionale under 40
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Contratti di filiera e semplificazione amministrativa
Gran parte delle risorse sarà destinata al rafforzamento dei contratti di filiera, uno strumento chiave per aumentare la competitività delle imprese agricole e la sostenibilità del sistema agroalimentare.
Nel disegno di legge (20 articoli) trovano spazio anche: semplificazione dei rapporti tra Stato e imprese agricole; tracciabilità dell’origine degli oli miscelati in etichetta; creazione di una banca dati dei terreni incolti (cosiddetti “terreni silenti”) da rimettere in produzione.
Ricerca e innovazione: 13,5 milioni per il futuro del settore
Una quota importante, 13,5 milioni di euro, sarà riservata alla ricerca agricola, con progetti su miglioramento genetico delle colture; agromeccanica di precisione; assunzione di personale tecnico-scientifico.
Il piano Coltivaitalia arriva in un momento cruciale: la Commissione Europea ha infatti proposto, per il periodo 2028-2034, un taglio di 86 miliardi alla PAC. Per l’Italia, ciò significherebbe 8 miliardi di euro in meno in sette anni. Il miliardo stanziato dal governo nazionale rappresenta quindi una risposta concreta a queste riduzioni, per proteggere e valorizzare il comparto agroalimentare italiano.
Coltivaitalia è più di un piano di investimenti: è una strategia di rilancio strutturale per garantire all’agricoltura italiana competitività, sostenibilità e futuro.
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