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“Un miliardo destinato all’agricoltura” – il Giornale


“Il governo aggiunge un altro mattone alla strategia per restituire centralità all’agricoltura e lo fa con un provvedimento che abbiamo chiamato Coltiva Italia”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato il nuovo ddl varato ieri dal Consiglio dei ministri, che prevede investimenti per un miliardo di euro nei prossimi tre anni per sostenere il settore agricolo. Un pacchetto corposo, ha spiegato la premier in un video pubblicato sui social, “per sostenere le produzioni nazionali strategiche, diminuire così la nostra dipendenza dall’estero, migliorare l’accesso al credito delle nuove imprese, facilitare l’imprenditoria giovanile anche attraverso il recupero di oltre 8mila ettari di terreni abbandonati o silenti”.

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Tra i punti cardine del ddl, infatti, ci sono le misure per la valorizzazione dei giovani agricoltori: 8.417 ettari di terreni pubblici verranno concessi in comodato gratuito per dieci anni a ragazzi tra i 18 e i 41 anni, con la possibilità di acquisto finale al 50% del valore iniziale. A questa misura si aggiunge un sostegno all’accesso al credito, per facilitare nuovi insediamenti imprenditoriali in un Paese che, come evidenziato dal dossier, è al 20simo posto in Europa per la presenza di titolari agricoli under 40.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha spiegato che “gli interventi previsti nei prossimi tre anni sono risorse aggiunte agli 11 miliardi già investiti nel settore, che fanno del governo Meloni l’esecutivo che più ha investito in Agricoltura”. Il provvedimento, ha aggiunto il ministro, punta anche a rafforzare la “sovranità alimentare del paese intesa come garanzia di approvvigionamento di prodotti alimentari italiani sia per i nostri cittadini che per l’export”.

Per accelerare i tempi, è stata richiesta l’urgenza. “Stimiamo ha dichiarato Lollobrigida di poter dimezzare i tempi di approvazione. La previsione, formulata insieme al ministro Foti, è di arrivare a investire le prime risorse a partire da marzo 2026 per registrare un impatto a partire dai tre anni successivi”.

“Un segnale importante di attenzione per l’agricoltura italiana e un riconoscimento della sua strategicità, in direzione opposta rispetto alle folli scelte della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen di tagliare del 20% le risorse della Pac”, hanno commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il segretario Gesmundo. Coldiretti auspica ora che “il Parlamento rafforzi e approvi rapidamente il testo perché si tratta di risorse indispensabili per lo sviluppo delle filiere agroalimentari, soprattutto davanti ai dazi e a una prospettiva come quella del bilancio Ue 2028-2034”.

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Il pacchetto prevede inoltre il rafforzamento dei contratti di filiera per il frumento, con un credito d’imposta dal 20% al 40% per contratti triennali o quinquennali, con prezzo fisso lungo tutta la durata. Obiettivo: stabilizzare i mercati e assicurare un reddito certo agli agricoltori.

Non manca una misura simbolica quanto sostanziale: il piano olivicolo, con uno stanziamento di 300 milioni di euro anche in risposta alla crisi causata dalla Xylella, per rilanciare un comparto identitario per molte regioni del Sud.



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