L’One Big Beautiful Bill Act, o Legge di riconciliazione del bilancio, approvato in via definitiva dal 119º Congresso degli Stati Uniti, è ora effettivo.
Al suo interno una vasta gamma di politiche fiscali e di spesa che costituiscono il nucleo del programma di secondo mandato del presidente Donald Trump. Ma entriamo nel dettaglio. Il primo punto consiste in realtà nell’estensione dei tagli fiscali già sottoscritti da Trump nel 2017 nel corso del suo primo mandato, il cosiddetto Tax Cuts and Jobs Act, e che avrebbero dovuto venir meno. Queste norme saranno prolungate ulteriormente; quindi, oltre il termine fissato al dicembre 2025 e alcune saranno rese stabili. È inoltre previsto l’aumento delle detrazioni standard di 1.000 dollari per le persone fisiche e di 2.000 dollari per le coppie sposate, ma solo fino al 2028.
La riforma del Medicaid
La nuova Legge ha varato un programma di tagli sull’assistenza sanitaria. Tra le diverse misure, in primo piano la modifica che prevede la reiscrizione obbligata al servizio di assistenza non più una volta all’anno ma ogni sei mesi. A tale novità si aggiungono verifiche sul reddito e sulla residenza più capillari. Al riguardo, l’Ufficio Bilancio del Congresso ha stimato in 12 milioni il numero di cittadini statunitensi che perderanno del tutto la copertura sanitaria garantita da Medicaid. Ad oggi, sono più di 71 milioni i cittadini che ne beneficiano.
Aumento della detrazione fiscale statale e locale
Tra le misure approvate compare anche l’aumento del limite di detrazione sulle imposte statali e locali. Attualmente, il limite massimo per la detrazione delle imposte federali è di 10.000 dollari. Tale limite scade quest’anno e la nuova legge lo innalza a 40.000 dollari, ma dopo cinque anni tornerà a 10.000 dollari.
Stop agli incentivi per l’energia pulita, più bonus invece per chi produce CO2
Approvata anche la riduzione drastica delle agevolazioni fiscali per l’energia pulita. In pratica, i crediti d’imposta per i veicoli elettrici, per l’impiantistica solare ed eolica e più in generale per le rinnovabili, incluso l’utilizzo dell’idrogeno, saranno o immediatamente eliminati o progressivamente ridotti e/o rimodulati in senso decrescente. Al contrario, le multinazionali del petrolio, del gas e del carbone saranno autorizzate a beneficiare dei crediti d’imposta che in origine dovevano limitarne le emissioni di CO2.
Ripristinato il bonus ammortamento al 100%
Le imprese possono ora dedurre immediatamente i beni qualificati messi in opera dopo il 19 gennaio 2025, eliminando la riduzione graduale precedentemente prevista. Si prevede che questa modifica favorisca un’accelerazione degli investimenti di capitale in tutti i settori d’attività d’impresa. In particolare, per le spese in beni destinati a una produzione qualificata, il bonus sale al 100%, ma solo fino al 2029.
Spese in ricerca e sviluppo
I costi di ricerca nazionali sono ora completamente deducibili, mentre quelli esteri potranno essere ammortizzati ma in 15 anni. Le imprese che hanno capitalizzato le spese di R&S nazionali nel periodo 2022-2024 possono optare per una deduzione di recupero che potrebbe migliorare significativamente il flusso di cassa delle imprese impegnate nell’innovazione. Inoltre, le piccole imprese che ne hanno diritto possono scegliere di applicare retroattivamente l’espansione totale agli anni fiscali che iniziano dopo il 2021, consentendo loro di modificare le dichiarazioni precedenti e recuperare i costi precedentemente ammortizzati.
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