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Il piemonte ripropone la legge 18 per sostegno a imprese turistiche con 15 milioni di euro


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Dopo più di 15 anni, la regione Piemonte rilancia la legge 18/99, che aveva segnato un cambiamento decisivo nell’offerta turistica locale in vista delle Olimpiadi di Torino 2006. Il nuovo bando 2025 mette a disposizione quasi 16 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le piccole e medie imprese che operano nel settore ricettivo piemontese. Questi fondi mirano a rinnovare e ampliare le strutture turistiche del territorio, puntando a migliorare la qualità dell’accoglienza per i visitatori.

Ripresa della legge 18/99 e il suo ruolo storico nel turismo piemontese

La legge 18/99 rappresenta una tra le iniziative più rilevanti adottate dal Piemonte per potenziare l’offerta turistica negli anni intorno al 2000. In particolare, era stata studiata per preparare il territorio a ospitare i giochi olimpici invernali di Torino 2006, creando una base solida per lo sviluppo delle strutture ricettive. Con quei finanziamenti si supportò la nascita e l’ammodernamento di hotel, agriturismi e altre tipologie di ospitalità, ponendo il Piemonte in una posizione più competitiva rispetto ad altre regioni italiane.

Dal 2010 non veniva più stanziato un bando di tale portata. Nel 2021, durante la pandemia, la stessa legge aveva consentito di erogare il Bonus turismo, destinato a fornire un aiuto economico urgente alle imprese colpite dal lockdown. L’anno seguente, il provvedimento si era rivolto alle strutture dedicate al turismo all’aria aperta. Ora, con l’edizione del 2025, si applaude il ritorno di uno strumento che vuole favorire una crescita complessiva dell’ospitalità nel Piemonte, con una dotazione finanziaria importante e modalità di accesso più ampie rispetto al passato.

Dettagli del nuovo bando 2025 e categorie di imprese ammesse

Il bando, annunciato da Alberto Cirio e Paolo Bongioanni, prevede 15.870.000 euro da destinare a contributi a fondo perduto. Le imprese che chiedono aiuto devono presentare progetti di investimento di almeno 20.000 euro. Il contributo regionale coprirà il 50% della somma investita, fino a un massimo di 60.000 euro per ogni richiesta. Il massimale di spesa su cui si basa il calcolo è di 120.000 euro.

Possono accedere sia strutture alberghiere classiche sia altre modalità ricettive diverse, come b&b, affittacamere, alberghi diffusi, residence, agriturismi che offrono ospitalità e perfino campeggi e villaggi turistici. Questa ampia apertura mira a sostenere un comparto molto vario che contribuisce in modo significativo al flusso turistico della regione.

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Sono ammissibili investimenti per miglioramenti, ampliamenti e riqualificazioni. La legge esclude invece la costruzione di nuovi edifici: non pervenissero richieste per nuovi immobili, ma si finanziano interventi su strutture esistenti o riaperture di quelle chiuse.

Tipologie di spese ammesse e interventi finanziabili

La legge 18/99 nel suo rilancio desidera anche spingere la qualità della recezione. Si finanziano lavori sugli arredi, sulle camere, servizi igienici, spazi comuni come reception o ristoranti, nonché elementi esterni quali dehor e piscine. Possono essere inserite anche attrezzature per il ricovero e la manutenzione di biciclette e moto, un aspetto importante visto l’interesse crescente per il turismo slow e outdoor.

Inoltre il bando sostiene chi interviene per aumentare la disponibilità di posti letto, per migliorare l’accessibilità abbattendo barriere architettoniche e per ottimizzare il risparmio energetico. Sono ammessi servizi aggiuntivi destinati a nuclei familiari, come aree gioco per bambini, componenti fondamentali nell’accoglienza rivolta alle famiglie.

Non rientrano invece tra le spese finanziabili i materiali di consumo e le spese correnti. Il bando privilegia investimenti tangibili e duraturi, pensati per lasciare un segno permanente nel tessuto turistico piemontese.

Tempistiche, criteri di partecipazione e ambiti di intervento

Il bando sarà reso pubblico entro la fine di luglio 2025 e rimarrà aperto fino al 30 settembre. La selezione dei progetti che otterranno i finanziamenti si concluderà entro dicembre dello stesso anno. Possono partecipare anche imprese di recente costituzione, purché rispettino le regole sulla edificazione: niente nuovi edifici ma interventi su immobili esistenti o riapertura di strutture interrotte.

Gli enti proponenti devono focalizzarsi su azioni che migliorino l’esperienza turistica sul territorio piemontese, puntando a creare un’offerta che risponda alle esigenze di comfort, accessibilità e innovazione negli spazi ricettivi. L’investimento riguarda sia ambiti interni, come camere e spazi comuni, sia esterni, considerati fondamentali per attirare turisti interessati a natura e outdoor.

L’obiettivo è sostenere una rete di imprese più ricettiva e competitiva, in grado di attrarre visitatori e tenere il Piemonte tra le mete preferite da chi sceglie il turismo nazionale e internazionale durante tutto l’anno.

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