Tecnologia, innovazione e sostenibilità al servizio della salute delle persone. Con in più la bellezza, dentro, fuori e tutto intorno: ulteriore valore aggiunto di un modernissimo Ospedale da 299 posti letto, 9 sale operatorie e 10 sale diagnostiche, immerso delicatamente in un paesaggio speciale, tra gli ulivi e il mare.
“L’ospedale di Monopoli-Fasano è completato” – ha affermato il presidente Emiliano – e da oggi cominciano tutte le operazioni di trasferimento delle funzioni dall’ospedale San Giacomo di Monopoli in questa nuovissima struttura. È un’operazione lunga e articolata: bisogna spostare personale e macchinari.
Essendo una macchina industriale molto complessa e particolarmente evoluta, occorre anche fare in modo che il personale si impadronisca pienamente della nuova struttura, la conosca a fondo, la faccia funzionare il più in fretta possibile, ma in maniera assolutamente attenta e prudente, sia per la propria tutela che per quella dei pazienti.
All’evento inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, anche l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati, il direttore generale della ASL Bari, Luigi Fruscio, i sindaci di Monopoli, Angelo Annese e Fasano, Francesco Zaccaria, assieme ad autorità e istituzioni locali, operatori sanitari, progettisti, tecnici, imprese e associazioni.
“Tra Bari e Brindisi – ha aggiunto Amati – non c’era un ospedale per curare le malattie tempo-dipendenti, cioè quelle che se non si interviene subito, il paziente muore. Così decidemmo di realizzare questo ospedale. Si posó la prima pietra nel 2018 e adesso abbiamo l’abbiamo completato.
É stata realizzata un’opera meravigliosa che alla fine servirà a salvare la vita alle persone”.
Per il direttore generale ASL Bari, Luigi Fruscio, «il nuovo ospedale è una grande realizzazione di cui andare fieri. Non solo perché il nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano è un’eccellente opera dell’ingegno umano in campo sanitario ma, soprattutto, perché è il prodotto dell’impegno, delle competenze e del lavoro di squadra delle persone e delle istituzioni tutte.
L’inaugurazione e il trasferimento
Il taglio del nastro segna l’avvio del programma di trasferimento delle unità operative attualmente attive nel “S. Giacomo” di Monopoli, che si svilupperà parallelamente al completamento dell’allestimento del Nuovo Ospedale.
Un percorso molto complesso che sarà realizzato in diverse fasi sino all’ingresso del primo paziente entro la fine dell’anno, sempre garantendo la continuità assistenziale e la sicurezza delle cure. Si comincia già dal 28 luglio, quando saranno allocati nel “Monopoli-Fasano” la Direzione medica e quella amministrativa, gli uffici tecnici e la sorveglianza sanitaria.
Successivamente, tra il 1° e il 15 novembre, si procederà al trasferimento di attività specialistiche ambulatoriali, Dialisi, Terapia del dolore, Endoscopia digestiva, Servizio Immunotrasfusionale (SIT), Farmacia e Laboratorio analisi.Nel periodo 16-18 novembre sarà trasferito il Servizio lavanderia e sarà attivato il Centro smistamento vitto.
La fase più importante sarà quella in agenda tra 19 e 25 novembre, che riguarderà il trasferimento delle attività assistenziali, nell’ordine: Neurologia e Stroke Unit, Medicina interna, Chirurgia Generale, Ortopedia, Urologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia e UTIC, Rianimazione, Pronto Soccorso, Blocco operatorio e Area materno-infantile (Ostetricia e ginecologia, Pediatria e Neonatologia).
Un team internazionale
Il nuovo Ospedale Monopoli-Fasano è stato ideato da un team internazionale di progettisti (Manens, Pinearq, Sàito) in grado di rappresentare l’evoluzione della società pugliese contemporanea attraverso un’opera di livello eccellente, inserita nel paesaggio degli ulivi e delle masserie utilizzando concetti innovativi di permeabilità, resilienza e sostenibilità.
L’Ospedale in cifre
L’edificio sorge su un’area pari a 178.000 metri quadri, ha una superficie lorda di circa 63.000 metri quadri e un volume complessivo di 295.000 metri cubi.
La struttura si sviluppa su tre livelli (più un quarto interrato) e dispone di 299 posti letto ospitati in 150 camere di degenza, 9 sale operatorie (comprese 3 sale per Chirurgia ambulatoriale, oltre a 1 sala autoptica e 2 sale rosse di emergenza-urgenza), parcheggio per 742 posti auto e un impianto fotovoltaico con potenza di 915 kWp.
Offerta sanitaria e tecnologia
L’Ospedale è stato realizzato con le principali discipline mediche e chirurgiche, servizio psichiatrico di diagnosi e cura, dipartimento materno-infantile, terapie intensive e servizi ambulatoriali e diagnostici di supporto.
La dotazione dell’Ospedale prevede inoltre 14 letti tecnici, di cui 8 di Osservazione breve intensiva (OBI) e 6 di recovery room, 32 postazioni di Day service medico, oncologico e posti rene per Dialisi, un blocco parto con 3 sale parto/travaglio, 1 sala parto in acqua e 1 sala per le emergenze ostetriche (attiva h24).
Rilevante l’investimento in tecnologia, in particolare per il sistema di tracciamento del paziente dal letto di degenza al tavolo operatorio e per la Diagnostica per immagini, che può contare su 10 sale con apparecchiature di ultima generazione (1 Tc 128 e 1 Tc 256 slice, 2 RM da 1,5 Tesla, 2 RX, 2 mammografi 3D, 2 ecografi) capaci di velocizzare i tempi e migliorare la qualità delle diagnosi, oltre a una fornitura dedicata al Pronto Soccorso, con 1 sala Tc, 2 sale RX e 1 sala ecografia.
I costi
L’opera è costata circa 116.000.000 di euro (IVA inclusa), comprese 4 perizie di variante e 3 varianti migliorative, finanziati con fondi FSC 2007-2013 e FESR 2014-2020 e con altre risorse regionali.
L’idea progettuale dell’ “Ospedale in un parco”
L’edificio è un esempio di “green architecture”, secondo l’idea progettuale dell’«Ospedale in un parco», che mira ad integrare profondamente l’architettura con la natura, privilegiando l’uso di volumi bassi.
L’Ospedale flessibile e a misura d’uomo
L’uso della luce naturale, del disegno biofilico – ispirato cioè ai canoni della natura – come fonte di benessere e di materiali caldi e legati alla tradizione e all’ambiente locale sono caratteristici delle realizzazioni dell’architetto catalano Albert De Pineda, progettista e direttore artistico del nuovo ospedale e tra i massimi esperti internazionali di architettura sanitaria.
Il concetto di “ospedale in blocchi”
Dal punto di vista tecnico, la progettazione si basa su efficacia ed efficienza dei processi di cura, di assistenza e di supporto, con una attenzione alta per la sicurezza di pazienti e operatori.
La disposizione degli ambienti è stata curata anche per esaltare l’ergonomia lavorativa ed il benessere organizzativo, con un’enorme pensilina d’ingresso, vero e proprio “biglietto da visita” dell’edificio assieme alla spaziosa “agorà”, la piazza che caratterizza la hall interna e anche un asilo aziendale, risultato del recupero di uno stabile rurale ubicato nei pressi dell’edificio sanitario.
Il corpo principale dell’ospedale ospita i percorsi sanitari, gli uffici amministrativi e le zone di accoglienza; ciascun blocco funzionale si sviluppa attorno ad una delle “corti”. I singoli blocchi funzionali sono serviti dai percorsi interni (distinti per pazienti, personale e utenti esterni), che allo stesso tempo ne definiscono l’autonomia spaziale e funzionale e garantiscono l’interconnessione e lo scambio tra le varie attività.
La sostenibilità
Gli impianti tecnologici sono concepiti per il massimo contenimento dei consumi energetici, grazie all’uso delle fonti rinnovabili di energia, sviluppando una visione progettuale integrata per quanto riguarda la qualità ambientale riservata agli utenti.
L’efficientamento energetico (l’edificio consumerà il 30% di energia in meno), l’economicità della gestione e della manutenzione, i sistemi di sicurezza antincendio.L’irrigazione delle aree a verde e a giardino, inoltre, avviene attraverso un ciclo di recupero delle acque piovane.
La struttura è rispettosa anche dei principi definiti dagli obiettivi di sviluppo sostenibile lanciati dall’Onu.
La bellezza che cura
Dal paesaggio rurale alle opere d’ingegno, architettoniche ed artistiche. C’è tutto questo nel Nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano, dove anche la bellezza è “strumento” di cura. Intorno all’edificio sono stati eretti 2 km di “muretti a secco”, una lavorazione unica realizzata con la pietra naturale – riconosciuta nel 2018 dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’Umanità.
La pregevole architettura sanitaria è infine ulteriormente valorizzata dalla creatività degli artisti vincitori del Concorso internazionale ”Arte e Sanità Puglia 2023 – L’importanza dell’arte contemporanea nel processo di cura”, finalizzato alla realizzazione di opere d’arte destinate all’abbellimento dell’edificio ospedaliero, così come previsto dalle disposizioni della legge n. 717 del 1949.
All’esterno, è prevista una enorme scultura di acciaio, alta sino a dieci metri, mentre all’interno dell’ospedale faranno bella mostra di sé i grandi pannelli decorativi esposti lungo i 60 metri del perimetro della hall e nove tele collocate negli spazi di attesa e di passaggio.
Link dichiarazione Emiliano
Link dichiarazione Amati
Link dichiarazione Montanaro
Link dichiarazione Fruscio
Link dichiarazione Annese
Link dichiarazione Zaccaria
Il presidente Emiliano inaugura il Nuovo Ospedale Monopoli-Fasano: tecnologia e innovazione, un modello per la Sanità pubblica pugliese
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