La proposta per l’introduzione di permessi retribuiti per visite mediche è legge. Come funziona la novità?
Lavoratori e lavoratrici affette da malattie oncologiche, invalidanti e croniche potranno beneficiare di permessi retribuiti per per esami e cure mediche.
A prevederlo è la nuova legge n. 106/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dopo un iter parlamentare lungo più di 2 anni.
Non solo permessi retribuiti per esami e cure mediche, il testo normativo prevede anche disposizioni per la conservazione del posto di lavoro dei dipendenti.
Permessi retribuiti per visite e cure mediche: a chi spettano e come funzionano
La proposta di legge con misure di sostegno per i malati oncologici taglia il traguardo. Il lungo iter parlamentare si è chiuso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La legge n. 106/2025 prevede una serie di novità per i lavoratori e le lavoratrici affette da malattie oncologiche e invalidanti, tra cui la possibilità di ottenere ulteriori permessi retribuiti per visite, esami strumentali e cure mediche.
Come si legge all’articolo 2 della legge, i dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche o da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità oltre il 74 per cento, a partire dal 1° gennaio 2026 avranno diritto alla fruizione di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito.
La condizione deve essere accertata ed è necessaria una prescrizione da parte del medico di medicina generale o di un medico specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata.
Tali permessi, come detto, possono essere utilizzati per per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche e cure mediche frequenti.
Alle ore di permesso aggiuntive si applica la disciplina prevista per i casi di gravi patologie richiedenti terapie salvavita. Lavoratori e lavoratrici che le richiedono e le utilizzano hanno diritto all’indennità economica determinata nelle misure e secondo le regole previste dalla normativa vigente in materia di malattia e alla relativa copertura figurativa.
Le ore di permesso ulteriori si sommano ai benefici già previsti dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Permessi retribuiti per visite e cure mediche anche ai dipendenti con figli con disabilità
Il diritto alle 10 ore aggiuntive di permesso retribuito per visite, esami strumentali e cure mediche è riconosciuto anche ai dipendenti pubblici e privati con figli minorenni affetti da disabilità.
Allo stesso modo dei permessi per i dipendenti, i figli devono risultare affetto da malattie oncologiche, in fase attiva o in follow-up precoce, ovvero da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari almeno al 74 per cento.
Nel settore privato, si legge al comma 3 dell’articolo 2, l’indennità è viene pagata direttamente dai datori di lavoro, i quali potranno recuperare le somme anticipate successivamente, tramite il conguaglio con i contributi dovuti all’ente previdenziale.
Nel settore pubblico, invece, le amministrazioni competenti provvedono alla sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche nonché del personale per il quale è prevista la sostituzione obbligatoria nel rispetto della contrattazione collettiva nazionale.
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