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Da Taormina a Lima, la cultura oltre i confini. Un ponte tra Mediterraneo e Pacifico, nel segno della letteratura come atto di dialogo e riconoscimento reciproco


TAORMINA – Dal 21 al 23 luglio, Taobuk ha partecipato alla Feria Internacional del Libro di Lima, portando con sé una storia culturale nata a Taormina e germogliata negli anni con coerenza e visione. La presenza del festival in Perù, nell’anno in cui l’Italia è paese ospite d’onore, ha rappresentato un momento prezioso di scambio e riflessione in uno spazio – il Padiglione Italiano – che ha fatto del dialogo tra culture sorelle la propria vocazione. Un attraversamento non solo geografico, ma simbolico: perché parlare di cultura, oggi, significa riconoscere il valore dei ponti, e continuare a costruirli. A partire dal volume celebrativo Oltre i confini di un sogno (Giulio Perrone Editore) Taobuk ha portato con sé la propria storia e il proprio modo di intendere la cultura come ascolto e visione condivisa. Durante l’incontro Costruire cultura. Festival, visioni e letteratura del presente, con il presidente e direttore artistico di Taobuk Antonella Ferrara, il direttore esecutivo Alfio Bonaccorso e la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Lima Silvia Vallini, si è avviato un confronto su come un festival possa diventare spazio pubblico, laboratorio di senso, luogo di cittadinanza attiva. Tra le pagine del libro che ripercorre la storia del festival, troviamo le voci di autori, artisti e intellettuali, tra cui tre giganti della letteratura sudamericana ospiti a Taobuk nelle edizioni passate: Luis Sepúlveda, Isabel Allende e Mario Vargas Llosa. Le parole di quest’ultimo, tratte da un’intervista del 2020, hanno regalato uno dei momenti più intensi dell’incontro, riaffermando il principio essenziale della libertà come responsabilità condivisa. Nel secondo appuntamento, Superare confini. Dagli Appennini alla Sicilia, il confronto tra Antonella Ferrara, Alfio Bonaccorso e Claudio Pozzani, direttore del Festival Internazionale di Poesia di Genova, ha messo al centro l’Italia dei festival, rilanciando una geografia culturale fatta di luoghi non centrali ma capaci di accogliere il mondo, di ospitare il pensiero, di generare incontro. L’esperienza di Taobuk a Lima si conclude con la consapevolezza che il confronto culturale genera sempre nuove domande, fertili riflessioni e orizzonti da esplorare. Un’eredità di parole che risuonano, pensieri che germogliano, e una promessa: continuare a costruire ponti, ovunque ci sia desiderio di ascolto e visione. Un sentito ringraziamento va a tutte le istituzioni che hanno reso possibile la partecipazione italiana alla FIL di Lima, frutto di un lavoro corale che ha coinvolto il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con l’Ambasciata d’Italia a Lima, l’Istituto Italiano di Cultura di Lima e la Camera di Commercio Italiana del Perù, il Ministero della Cultura con la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali e il Centro per il Libro e la Lettura, l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e l’Associazione Italiana Editori (AIE).

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