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Giornata mondiale dei nonni, fino a 19mila euro risparmiati grazie al loro aiuto


La Giornata mondiale dei nonni e degli anziani si celebra la quarta domenica di luglio e nel 2025 la ricorrenza cade di domenica 27.

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La celebrazione è stata istituita da papa Francesco per onorare e riconoscere il ruolo dei nonni e degli anziani nella famiglia e nella società. L’annuncio è stato fatto dopo la recita dell’Angelus del 31 gennaio 2021.

Il ruolo dei nonni nelle famiglie italiane

Il ruolo affettivo dei nonni nella famiglia ha un valore incalcolabile, ma anche dal punto di vista economico i nonni ricoprono una posizione che porta un vantaggio strategico alle famiglie, soprattutto in un’Italia sempre più segnata dai bassi salari e dalla fragilità del welfare.

Cercare di quantificare il valore dei nonni sotto il profilo puramente monetario svilisce certamente il loro ruolo che, invece, è inestimabile sotto il profilo umano. Proviamo comunque a fare dei calcoli.

Ogni giorno, circa 12 milioni di nonni e nonne partecipano alla vita familiare con un apporto che, se misurato in termini monetari, rappresenterebbe una vera e propria manovra finanziaria parallela. Secondo stime recenti, il valore del loro contributo arriva a 45 miliardi di euro all’anno, come ha rilevato il sindacato Uil. In termini pratici, ogni famiglia che può contare sull’aiuto dei nonni risparmia fino a 19.288 euro l’anno.

Questo dato sintetizza un insieme di prestazioni che spaziano dalla cura gratuita dei nipoti (babysitting) all’assistenza economica diretta, fino alla sostituzione di altri servizi pubblici o privati. Si tratta in pratica di un sistema di welfare familiare ombra senza il quale i costi sociali sarebbero molto maggiori.

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Nonni babysitter

Una delle attività più diffuse tra i nonni è la cura dei nipoti. Secondo la Uil, circa un terzo dei nonni italiani si prende cura regolarmente dei bambini in età prescolare o scolare. Se si considera un impegno medio di 20 ore settimanali, e un costo per babysitter che in Italia oscilla tra 10 e 15 euro l’ora, il risparmio stimato per ogni famiglia si colloca tra 10.400 e 15.600 euro all’anno.

E senza l’aiuto dei nonni, molti genitori sarebbero costretti a ridurre l’orario lavorativo, con conseguenze su stipendio e assegno pensionistico.

Risparmio sul cibo: cucinare a casa al posto della mensa

“Hai mangiato?”, è il classico tormentone con il quale le nonne italiane accolgono i nipoti. Altro canale di risparmio è rappresentato dai pasti cucinati dai nonni, in alternativa alla mensa scolastica. In Italia, il costo della mensa varia tra 2 e 6,60 euro per pasto, a seconda del reddito e del Comune. Se i nonni si occupano di preparare pranzo e cena per un nipote in età scolare, il risparmio per famiglia può oscillare tra 360 e 1.188 euro annui per bambino. La preparazione dei pasti in casa ha inoltre ricadute positive anche sulla salute dei più piccoli.

Sostegno economico diretto

I nonni italiani spesso contribuiscono direttamente alle spese delle famiglie. Secondo dati riportati da Coldiretti e Federanziani, il contributo economico diretto varia tra 1.800 e 2.500 euro all’anno, e può includere:

  • acquisti scolastici;
  • spese mediche;
  • corsi sportivi e attività extrascolastiche;
  • paghette;
  • piccoli prestiti o anticipi in caso di difficoltà.

Una famiglia su tre, secondo una indagine Coldiretti, riceve un sostegno economico attivo e continuativo dai nonni.

Ma i nonni, è bene ricordarlo, soprattutto nelle aree rurali spesso sostengono anche imprese familiari, supervisionano le attività agricole e aiutano nella gestione logistica. Si tratta di un apporto spesso non retribuito.

Per sintetizzare, per usare le parole di Coldiretti, il ruolo dei nonni in Italia “vale ogni anno come una Finanziaria”.

Nonni obbligati a intervenire in caso di bisogno

Si ricorda, per concludere, che la legge italiana riconosce formalmente il ruolo economico dei nonni. L’articolo 316-bis del Codice Civile stabilisce che se i genitori non possono provvedere al mantenimento dei figli, il dovere ricade sugli ascendenti, ossia proprio sui nonni. In casi documentati, è possibile che siano chiamati a contribuire direttamente alle spese di mantenimento dei nipoti. La giurisprudenza ha anche aperto la strada a forme di accesso all’assegno unico universale in caso di affidamento, e ha riconosciuto il diritto alla pensione di reversibilità per nipoti orfani e inabili, grazie alla sentenza 88/2022 della Corte Costituzionale.

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