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rivoluzione globale in arrivo? Per ora è solo una fase di studio « LMF Lamiafinanza


Trading 24 ore su 24 alla Borsa di Londra 
Il London Stock Exchange valuta l’apertura continuativa per rispondere a una finanza globale sempre più interconnessa

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In un contesto finanziario segnato da trasformazioni rapide e interdipendenza globale, la Borsa di Londra (London Stock Exchange, LSE) sta valutando una svolta storica: l’introduzione del trading 24 ore su 24. L’iniziativa, ancora in fase di studio, mira a migliorare l’efficienza dei mercati, aumentare la competitività del LSE e attrarre investitori istituzionali e retail da ogni parte del mondo, in particolare da Asia e Americhe. Se implementata, rappresenterebbe uno dei cambiamenti più significativi per il mercato britannico dalla digitalizzazione dei listini.

Una finanza che non dorme mai

L’espansione degli orari di contrattazione risponde a un’esigenza chiara: i mercati sono sempre più globali, interconnessi e dipendenti da eventi che non seguono il fuso orario di Londra. L’attuale sessione operativa del LSE dalle 8:00 alle 16:30 ora locale rischia di apparire limitante per una platea di investitori che opera in modo asincrono rispetto alla City.

Con l’introduzione del trading continuo, la Borsa di Londra potrebbe colmare un gap strategico e posizionarsi come un hub finanziario always-on, capace di offrire accesso costante ai mercati e reattività in tempo reale rispetto agli eventi geopolitici, macroeconomici o aziendali. In questo senso, la proposta intercetta la crescente domanda di flessibilità e velocità, due valori chiave nell’economia digitale.

Vantaggi: flessibilità, liquidità, accessibilità

Tra i principali benefici ipotizzati, spicca la possibilità per gli investitori di reagire rapidamente alle notizie globali, senza dover attendere l’apertura ufficiale del mercato. Ciò potrebbe ridurre la volatilità che spesso si concentra nelle prime ore della sessione diurna, distribuendo in modo più uniforme i volumi e abbassando gli spread.

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L’aumento della liquidità è un altro vantaggio previsto. Con più ore disponibili per la negoziazione, il flusso degli ordini aumenterebbe, favorendo condizioni di esecuzione migliori e rendendo il mercato più attrattivo per gli operatori di alta frequenza e per i gestori attivi. Questo effetto potrebbe inoltre contribuire a ridurre i costi di transazione, rendendo il mercato più competitivo anche per gli investitori retail.

Inoltre, un LSE aperto h24 attirerebbe con maggiore forza i capitali provenienti da fusi orari distanti, incentivando una diversificazione geografica della base investitori, in particolare da parte di soggetti asiatici e medio-orientali. Si tratterebbe di un’evoluzione naturale del posizionamento di Londra come piazza finanziaria globale, soprattutto in un’epoca post-Brexit in cui la City deve rinnovare il proprio appeal internazionale.

Impatti sulle aziende quotate

Per le società quotate al LSE, l’orario esteso rappresenterebbe un’ulteriore finestra di visibilità internazionale. La possibilità di essere scambiate anche fuori dall’orario tradizionale le renderebbe più accessibili a una gamma più ampia di investitori, aumentando il flottante attivo e potenzialmente migliorando la valutazione di mercato. In un periodo in cui le IPO europee faticano a decollare — il primo semestre del 2025 ha visto solo 38 quotazioni contro le 74 dello stesso periodo nel 2021, secondo EY Global IPO Trends — la maggiore apertura del mercato potrebbe essere una leva per rendere più attraente la quotazione sul listino britannico.

Tuttavia, occorrerà valutare con attenzione gli impatti sul piano operativo e di governance. Una maggiore esposizione temporale potrebbe anche aumentare i rischi reputazionali legati alla volatilità e alla gestione della comunicazione finanziaria.

Il confronto con altri mercati

Non sarebbe la prima volta che un mercato si muove verso il trading esteso. Il NASDAQ statunitense offre già da anni sessioni di pre-market (dalle 4:00 alle 9:30) e after-hours (dalle 16:00 alle 20:00), coprendo quasi l’intero ciclo giornaliero. Anche la Borsa di Hong Kong consente agli investitori un accesso anticipato ai titoli, così come diverse piazze asiatiche hanno adottato modelli flessibili.

L’LSE può quindi ispirarsi a queste esperienze per implementare un sistema robusto e scalabile. Tuttavia, dovrà affrontare anche le sfide emerse altrove: dalla gestione delle risorse umane (turni di lavoro, stress operativi) alla cybersecurity, fino alla necessità di un aggiornamento normativo per garantire equità, trasparenza e integrità nei processi di negoziazione.

Oltre alla questione tecnologica che richiederà un’infrastruttura ad alta resilienza e bassissima latenza, il nodo principale sarà quello normativo. Il LSE dovrà collaborare con FCA (Financial Conduct Authority) e HM Treasury per definire un quadro di regole che garantisca stabilità, protezione degli investitori e rispetto delle normative antiriciclaggio. Il rischio, in caso contrario, è che il trading notturno diventi terreno fertile per manipolazioni di mercato o attività speculative non controllate.

Un altro punto critico riguarda la sostenibilità sul piano umano: non tutte le attività legate alla borsa possono essere automatizzate, e il personale operativo dovrà essere supportato da nuove politiche di welfare, formazione e organizzazione del lavoro.

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Saldo e stralcio

 

Attualmente, il LSE ha avviato una consultazione informale con stakeholder, broker e aziende quotate per raccogliere feedback e valutare l’effettiva fattibilità dell’operazione. Nessuna data ufficiale è stata ancora fissata, ma secondo indiscrezioni riportate da Financial News, il progetto potrebbe essere testato inizialmente su strumenti derivati o titoli specifici, con un approccio graduale.

Il trading 24 ore su 24 alla Borsa di Londra rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la posizione della City come hub finanziario globale, soprattutto in un’epoca in cui la competizione tra borse mondiali si gioca sul terreno dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’accessibilità. Se ben progettata, questa riforma potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui investitori e aziende interagiscono con il mercato, dando vita a un ecosistema più dinamico, reattivo e inclusivo.

Tuttavia, il successo del progetto dipenderà dalla capacità del LSE di coniugare ambizione tecnologica e prudenza regolamentare, coinvolgendo attivamente gli stakeholder e tutelando la sostenibilità del sistema. Una rivoluzione silenziosa che, se realizzata, potrebbe fissare un nuovo standard globale per il trading del futuro.



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