Ascolta
Ha preso il via il progetto di ricerca e trasferimento tecnologico della Filiera Integrata Frutta Esotica Italiana Mazzoni (FITOLIMA), iniziativa di grande rilevanza scientifica, territoriale ed industriale, guidata per l’Università degli Studi di Palermo dalla prof.ssa Gennara Cavallaro, docente di Tecnologia Farmaceutica del Laboratorio di Polimeri Biocompatibili del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF).
Il progetto di Filiera, presentato in risposta all’Avviso pubblico prot. n. 182458 del 22 aprile 2022 (MIPAAF) da una compagine costituita da aziende agricole e dall’Università di Palermo, come partner per il progetto di ricerca, e finanziato dal Ministero della Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), ha come obiettivo generale quello di creare una filiera qualificata e sostenibile nel territorio italiano per la produzione di frutta esotica di qualità e, in particolare, di avocado; obiettivo specifico del progetto di ricerca è quello di individuare derivati e prodotti trasformati del frutto di seconda scelta dell’avocado valutandone le potenzialità in termini di produzione e commercializzazione nei settori alimentare, nutraceutico, cosmetico e dei dispositivi medici.
«Il progetto FITOLIMA – spiega la prof.ssa Gennara Cavallaro – vede protagonisti ricercatori del Dipartimento STEBICEF, con competenze che vanno dalla Chimica degli Alimenti, alla Biochimica, alla Microbiologia e alla Tecnologie Farmaceutiche, insieme a ricercatori del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (SEAS), esperti in ambito di Economia Applicata e del Dipartimento per la Promozione della Salute, Materno-Infantile, di Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza (PROMISE), con conoscenze specifiche in campo metabolico e biologico.
Grazie al lavoro di un team multidisciplinare di ricercatori e all’impiego di tecnologie all’avanguardia presenti nei dipartimenti coinvolti e presso ATeN Center – Advanced Technology Network Center dell’Università di Palermo – prosegue la prof.ssa Cavallaro – il progetto permetterà la profilazione composizionale dei composti bioattivi contenuti nei derivati dell’avocado, tra i quali l’olio, valutandone anche l’attività biologica in vitro e in vivo. Un aspetto centrale sarà inoltre la trasformazione di questi derivati in materiali e formulazioni solide e fluide, stabili e utilizzabili in applicazioni in ambito alimentare, cosmetico, nutraceutico e come componenti di dispositivi medici. In parallelo, FITOLIMA si propone di effettuare anche la caratterizzazione del microbiota del frutto di avocado e dei suoi derivati (i.e. olio) e di esplorare anche l’attività antimicrobica dei derivati dello stesso frutto. Infine, il progetto prevede una linea di intervento nella quale verrà esplorata la sostenibilità ambientale dello stesso e l’allestimento di un processo che preveda la tracciabilità dell’avocado italiano e l’individuazione di indicatori e standard internazionali di reporting di sostenibilità per le imprese produttrici».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link