Sul Burc n.146 del 24 luglio 2025 è pubblicata la legge n. 36/2025 con la quale la Regione Calabria ha modificato la sua legge 15 maggio 2024, n. 25, recante “Interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio”.
Ricordiamo che la predetta legge calabrese n. 25/2024 – clicca qui per approfondire – è finalizzata a superare le difficoltà finanziarie dei soggetti che, nell’ambito degli interventi edilizi che beneficiano del Superbonus e di altri bonus edilizi, dopo aver praticato lo sconto in fattura e acquisito il relativo credito fiscale ai sensi del Decreto Rilancio (DL 34/2020), non riescono a monetizzarlo per l’intervenuta congestione del sistema delle cessioni dei crediti.
La Calabria, che ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D. Lgs. n. 165/2001 non può essere cessionaria del credito, attraverso questa norma regola gli enti pubblici economici e/o le società partecipate non incluse nell’elenco richiamato dal D.L. n. 11/2023 che possono essere annoverate tra “Altri soggetti” ai quali può essere effettuata la cessione del credito d’imposta ai sensi dell’art.121, comma 1, del decreto n.34/2020 e s.m.i..
La legge regionale n. 36/2025 di modifica (in allegato), approvata il 21 luglio scorso dal Consiglio regionale, precisa alcuni aspetti ed amplia la capacità d’intervento. Le modifiche, spiega la relazione illustrativa, “mantengono la legge pienamente in linea con lo ius superveniens di cui al Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11, con cui è stata ridefinita la disciplina attinente alla circolazione dei crediti fiscali ex art. 21 del Decreto Legge n. 34/2020 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 77/2020, definendo altresì in modo puntuale il perimetro del principio della competenza concorrente in materia di coordinamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 117 comma 2 della Costituzione”.
Ancora inattuata la legge calabrese del 2024
Nel corso del dibattito in Consiglio regionale, è stato tra l’altro evidenziato che la legge regionale n. 25 del 2024 risulta ancora inattuata a oltre un anno dalla sua approvazione, che non sono state emanate le Linee guida attuative e non è stata ancora avviata la piattaforma online per il monitoraggio della gestione dei crediti, con conseguenti ritardi e difficoltà per le imprese.
I 4 articoli della legge di modifica
La nuova legge è composta da quattro articoli. “L’articolo 1” spiega la relazione illustrativa “indica la modifica al comma dell’art. 1 della Lr. 25/2024, specificando la possibilità di utilizzo ad una platea più ampia; l’art. 2 propone la modifica del comma 5 dell’art. 2 della l.r. 25/2024 eliminando un riferimento interno alla norma di facile confusione ed aggiungendo allo stesso articolo il comma 5bis che propone il perimetro d’intervento creditizio e fiscale dei soggetti e degli operatori; l’art. 3 con la modifica al comma 2 dell’art. 3 della L.r. 25/2024, sostituisce un richiamo normativo con l’effettiva funzione dei crediti richiamati; infine l’art. 4 introduce la clausola d’invarianza finanziaria”.
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