La parola d’ordine sarà internazionalizzazione. E farà da sfondo a tre giornate di networking, formazione ed incontri B2B, tra circa un centinaio di imprenditori africani ed italiani, con l’intento di facilitare partenariati duraturi, creare valore condiviso e aprirsi a nuovi mercati. Ma soprattutto, sarà un appuntamento imperdibile per tutte quelle aziende che vorranno inserirsi nel marketplace agricolo dedicato al mercato africano, che consentirà loro di trovare nuovi clienti e fornitori e per quelle istituzioni che vorranno rafforzare relazioni diplomatiche solide e positive, migliorando così l’immagine dell’Italia come partner affidabile ed interessato allo sviluppo dell’Africa e che in generale, vorranno sposare un approccio multifattoriale che mirerà a promuovere lo sviluppo, gestire la migrazione, garantire la sicurezza e rafforzare le relazioni diplomatiche ed economiche con il continente africano. Cavalcando questi obiettivi e amplificandoli, IDA International (Iniziativa per lo Sviluppo dell’Africa), – ONG fondata nel 2009, con sede a Dakar in Senegal, ed altri uffici operativi e di rappresentanza in diversi Stati africani, nonché organizzazione con status consuntivo speciale presso il
Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), realtà che promuove, attraverso attività imprenditoriali e culturali, i principi attivi di un mondo migliore e contribuisce, attraverso la cooperazione internazionale, allo sviluppo del continente africano, in partnership con MoreNews, il più grande gruppo di editoria online privata in Italia, con oltre 500.000 lettori al giorno, e in collaborazione con altri autorevoli enti ed associazioni, organizzerà dal 14 al 16 aprile 2026, in Piemonte, a Torino, “FACILITARE L’INCONTRO TRA PMI ITALIANE ED AFRICANE”, un evento che vedrà l’incontro tra un centinaio di imprenditori africani ed italiani, per avviare lo sviluppo di nuovi progetti e il sostegno attivo di iniziative esistenti, rendendo così le PMI protagoniste del Cambiamento Globale e valorizzando il potenziale umano e tecnologico dei due continenti.
“L’evento” afferma Andrea Giannetto, presidente di IDA International “si focalizzerà su ricerca, formazione e sostegno a diversi progetti con scambi tra scuole, università e aziende, ma darà spazio anche alla transizione energetica ed ecologica, favorendo non solo lo scambio di tecnologie, prodotti e servizi ma anche la creazione di partenariati e collaborazioni, e verranno altresì organizzati incontri su infrastrutture digitali che riuniranno start up di entrambi i continenti per individuare le migliori iniziative a supporto del settore manifatturiero. Si tratterà in particolare l’intera filiera dell’Agricoltura, per la quale sono stati creati due slogan ad hoc: “Dal campo alla tavola”, occasione per rappresentare lo scambio di materie prime, prodotti, macchinari, servizi e tecnologie dell’intero settore agricolo e
“Made in Africa Italian Style”, una filosofia comprovata che permette lo scambio di competenze e la creazione di partnership per sviluppare prodotti concepiti in Italia e realizzati in Africa.”
IDA, del resto, dal 2014 promuove infatti la filosofia dell’alimentazione etica, attraverso la certificazione “NourDign” (Cibo e Dignità), certificazione che insieme all’etichettatura degli alimenti è importante per promuovere un’alimentazione più sostenibile, etica e rispettosa dei diritti umani: essa garantisce che gli alimenti siano prodotti, trasformati e commercializzati secondo standard sociali, ambientali ed etici.
Dunque, in definitiva, una kermesse imperdibile, che non si esaurirà nei tre giorni torinesi ma che proseguirà nel tempo in quanto IDA ne darà poi seguito organizzando anche qualificati appuntamenti annuali e missioni operative, sia in Africa che in Italia.
“Si fornirà così un supporto concreto” conclude Giannetto “finalizzato ad agevolare l’espansione delle imprese italiane oltre i confini nazionali, nel continente africano, negoziando accordi commerciali, promuovendo un ambiente favorevole agli investimenti, amplificando l’immagine e la qualità dei prodotti italiani sui mercati internazionali e favorendo la loro esportazione”.
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