Mapei chiude il 2024 con un fatturato consolidato di 4,4 miliardi di euro, in crescita de l4,7% rispetto all’anno precedente. Un risultato al di sopra della performance del mercato mondiale delle costruzioni, attestata al 2,3%. Senza la penalizzazione dai tassi di cambio, la crescita reale a cambi costanti sarebbe stata superiore all’8%.
Continua così il trend positivo che negli ultimi 5 anni ha visto la multinazionale italiana leader nel settore della chimica per l’edilizia proseguire sulla strada della crescita, migliorando il fatturato di circa il 60% dal 2020.
«Il Gruppo ha registrato un incremento di fatturato in ogni area geografica in cui opera con crescita a doppia cifra in America Latina (+28,3%), e a tripla cifra in Medio Oriente (+130,3%), un’area in grande espansione dove stiamo investendo molto – dichiara Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei –. Nel 2024 abbiamo acquisito l’azienda saudita Bitumat, leader nei sistemi impermeabilizzanti, e inaugurato il nuovo stabilimento di Tabuk, nella regione di Neom, dove sono in corso numerosi progetti di sviluppo previsti dal piano Vision 2030. Ci siamo rafforzati anche in Europa con le acquisizioni di Wecal nei Paesi Bassi e Wykamol nel Regno Unito, aziende specializzate rispettivamente in soluzioni per l’isolamento e le coperture e in sistemi per l’impermeabilizzazione e la ristrutturazione, e in Nord America con l’acquisto della canadese Diaplas, specializzata in profili e finiture per pavimenti e pareti».
Nella geografia del gruppo si conferma preponderante l’incidenza dell’Europa che nel 2024 contribuisce al 52% del fatturato globale, notevole anche l’apporto del Nord America stabile al 31%.
«La nostra formula per perseguire l’obiettivo di una crescita continua e responsabile è semplice: cogliere le opportunità esterne e, al tempo stesso, continuare a investire nelle nostre aziende, fabbriche, uffici, per rafforzare la nostra capacità produttiva ed essere vicini ai nostri clienti e ai grandi progetti infrastrutturali», commenta Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei. «Nel corso del 2024 abbiamo acquisito immobilizzazioni materiali per oltre 213 milioni di euro, e anche per il prossimo anno proseguiremo su questa strada. Nel primo trimestre del 2025 abbiamo già aperto un nuovo stabilimento produttivo in Egitto, nella Città del decimo Ramadan, a nord ovest del Cairo per rispondere alle crescenti richieste del mercato in Nord Africa. In Italia abbiamo inaugurato una nuova sede commerciale a Catania mentre proseguono i lavori del nuovo sito di Modugno, vicino a Bari, che sarà a pieno regime a partire dal 2026».
Lo scorso anno Mapei ha inaugurato nuovi stabilimenti in Portogallo (Cantanhede), Regno Unito (Speke) e Danimarca (Vejen), trasferito la sede di Olomouc (Repubblica Ceca) in una nuova struttura più moderna e aperto la prima sede in Cile, a Pudahuel.
«Nel nostro futuro vediamo ancora una crescita equilibrata, fatta di acquisizioni strategiche per entrare in nuove aree o migliorare la nostra offerta e, soprattutto, investimenti nei nostri asset in Italia e all’estero – conclude Veronica Squinzi -. Questo è il nostro modo di fare impresa, migliorando un passo alla volta insieme al mercato, alle nostre persone e alle comunità dove operiamo, perché nessuno cresce da solo».
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