Il governo italiano è pronto ad attuare il piano per affrontare i dazi al 15% degli USA: ecco cosa c’è da sapere a riguardo
Roma, 29 luglio 2025 – Di fronte all’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Unione Europea per limitare i dazi al 15%, il governo italiano ha delineato un articolato piano di sostegno per le imprese tricolori più colpite. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato la creazione di una task force permanente alla Farnesina con l’obiettivo di accompagnare le aziende italiane durante le prossime fasi dei negoziati commerciali con Washington.
La task force e il dialogo con le imprese per affrontare i dazi
Nel primo incontro, tenutosi il 28 luglio, Tajani ha voluto mettere al centro il confronto diretto con le principali associazioni di categoria, sottolineando che grazie all’intesa si è evitato lo scenario peggiore rappresentato da dazi al 30%. La task force agirà come punto di riferimento stabile per monitorare l’evoluzione delle trattative e definire le priorità settoriali da tutelare, con particolare attenzione a comparti strategici come il viti-vinicolo, la meccanica, l’agroalimentare e la farmaceutica.
Per oggi è prevista inoltre una riunione al Ministero delle Imprese con il ministro Adolfo Urso e Tajani, incentrata sull’impatto delle nuove tariffe e sulle azioni da intraprendere per attrarre investimenti esteri.
Il piano di sostegno economico e la strategia europea
Il governo Meloni intende mettere a disposizione fino a 25 miliardi di euro, ricorrendo a fondi europei e in parte al Pnrr, per avviare un meccanismo di ristori a favore delle attività più colpite dai dazi. Tuttavia, ogni intervento diretto di sostegno economico dovrà ottenere l’autorizzazione della Commissione Europea, che vigila sugli aiuti di Stato, per evitare distorsioni nel mercato unico.
Parallelamente, Palazzo Chigi si prepara a valutare con attenzione gli effetti concreti delle tariffe, evitando allarmismi e puntando a un approccio pragmatico. Il confronto con Bruxelles è serrato, con il ministro Tajani che insiste sulla necessità di rivedere anche il rapporto euro-dollaro, sollecitando la Bce a intervenire per ridurre il costo del denaro tramite politiche monetarie più accomodanti, come un possibile quantitative easing.
Diplomazia e diversificazione dei mercati
Accanto alla strategia di sostegno interno, l’Italia potenzia il suo impegno diplomatico per diversificare i mercati di destinazione delle esportazioni. La Farnesina ha avviato un piano d’azione volto a rafforzare l’export oltre gli Stati Uniti, con missioni programmate in India, Giappone, Messico, Arabia Saudita, e iniziative di partenariato economico con la Turchia, consolidando la cosiddetta “Via del Cotone”, un corridoio commerciale indo-mediterraneo verso il Pacifico.
Tajani ha inoltre annunciato una riforma organica del Ministero degli Esteri, finalizzata a renderlo più efficiente e vicino alle esigenze delle imprese italiane, con la creazione di un’Unità operativa per l’export dotata di canali di comunicazione diretti per supportare le aziende nel contrastare l’impatto dei dazi.
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