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il piano di Fondazione Cariplo e Regione • Secondo Welfare


Favorire l’inclusione e la riattivazione dei giovani promuovendo nuove reti multi-attore, e rafforzando quelle già esistenti, nella consapevolezza che nessuno possa risolvere il problema dei Neet da solo ma che sia necessario fare sistema, mettendo in comune conoscenze, competenze, strumenti e visioni.

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È l’obiettivo al centro dell’accordo firmato da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo per contrastare il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non si formano (l’acronimo Neet sta appunto per Not in Education, Employment or Training). Per farlo l’ente pubblico e la Fondazione stanzieranno complessivamente 40 milioni di euro – finanziato al 50% da ciascun ente – a cui si aggiungeranno ulteriori 10 milioni di Intesa Sanpaolo per un totale di 50 milioni di investimento.

Un’alleanza inedita tra un ente pubblico, uno filantropico e uno privato che, in un’ottica di secondo welfare, uniscono così forze, energie e risorse per intercettare, accompagnare e rilanciare il percorso di vita e di crescita professionale di giovani lombardi a rischio di esclusione sociale ed economica. Ma andiamo con ordine.

Obiettivi specifici e coordinamento

Oggi in Italia ci sono circa 1,4 milioni di Neet. Di questi, più di 150.000 vivono in Lombardia (terza regione in Italia per numerosità). Una popolazione numerosa ed eterogenea che, anche a causa dei mutamenti demografici in atto, è necessario sostenere con tutte le risorse disponibili e mettendo in campo misure capaci di intervenire sui vari livelli del problema. In questo senso i firmatari dell’accordo intendono:

  • attivare percorsi personalizzati di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, con particolare attenzione ai territori più fragili;
  • creare reti territoriali di presa in carico, che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali;
  • introdurre metodologie educative e formative innovative, attraverso laboratori esperienziali, attività pratiche e percorsi di mentoring individuale, per rafforzare le competenze, la motivazione e l’autonomia dei giovani coinvolti.

Per coordinare tutto questo nascerà un tavolo permanente: una cabina di regia condivisa, che avrà il compito di guidare, monitorare e aggiornare le azioni, valutandone l’impatto reale.

Il bando ZeroNeet

Le iniziative saranno selezionate con il bando “ZeroNeet – Reti di opportunità per l’inserimento occupazionale e le competenze che verrà pubblicato con l’obiettivo di finanziare progettualità rivolte al contrasto del fenomeno Neet tra i 15 e i 29 anni, in particolare verso quelli più distanti dal mercato del lavoro, come gli inattivi e persone con fragilità multidimensionali.

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Un aspetto fondamentale, come detto, sarà la promozione di reti territoriali stabili, che coinvolgono diversi stakeholder attivi a livello locale, con l’obiettivo di una presa in carico personalizzata rispetto alle esigenze dei Neet tramite interventi integrati e coordinati.

Il contributo massimo previsto per ciascun progetto potrà variare da 400.000 euro a 600.000 euro, in funzione dell’estensione del territorio interessato. Oltre ad azioni di intercettazione i progetti dovranno prevedere interventi di riattivazione e inserimento lavorativo, tra cui attività laboratoriali, percorsi formativi e tirocini extracurriculari. Prima dell’avvio della progettualità, alle reti territoriali sarà garantito da Fondazione Cariplo un servizio di accompagnamento e sostegno metodologico finalizzato alla definizione delle progettazioni definitive.

Un intervento in linea con la nuova struttura di Fondazione Cariplo

L’accordo tra la Regione e Fondazione Cariplo rientra nel nuovo modello di intervento adottato dall’ente filantropico che, come vi avevamo raccontato, nel 2025 ha scelto di aggiungere alle sue tradizionali aree di intervento (Ambiente, Ricerca scientifica, Servizi alla persona e Arte e cultura) una quarta area denominata “Attività Filantropiche Trasversali e Sfide di Mandato”, per intervenire in ambiti giudicati cruciali per la riduzione delle disuguaglianze e per lo sviluppo del territorio.

Uno di questi è, appunto, quello dei giovani e in particolare dei Neet (le altre sono l’autonomia delle persone con disabilità e il sostegno alla crescita dei bambini da zero a sei anni) su cui la Fondazione, come conferma l’accordo siglato, intende operare in una logica integrata e partecipata, facendo tesoro delle conoscenze acquisite negli scorsi anni (in primis NEETwork e Network in rete).

Una prima alleanza strategica che va in questa direzione è quella con Intesa Sanpaolo, la banca conferitaria e di riferimento per Fondazione Cariplo, che ha confermato l’investimento di altri 10 milioni di euro annunciato dal CEO Carlo Messina nel febbraio scorso.

 

Foto di copertina: Dương Nhân, PExels





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