Nel panorama attuale del turismo, il territorio non è più solo lo sfondo del viaggio: è protagonista e narratore. Dai borghi storici alle aziende agricole, dai ristoratori ai centri di ricerca, si sta formando una rete capillare e collaborativa che trasforma il viaggio in esperienza. È questa la visione che emerge dal Rapporto sull’innovazione tecnologica nel turismo, dove le esigenze dei viaggiatori si intrecciano con l’evoluzione digitale e la valorizzazione delle specificità locali. Secondo i dati, il 62% dei turisti italiani desidera strumenti digitali per approfondire la conoscenza del luogo che visita. Ma più di un semplice navigatore o una guida: si parla di ia, storytelling, realtà aumentata, mappe esperienziali e percorsi interattivi. Il 52% degli intervistati, inoltre, vorrebbe entrare nel vivo della produzione locale, visitare aziende che integrano tecnologia nei propri processi e raccontano il territorio attraverso esperienze multisensoriali.
Il Viaggiatore Digitale: l’intelligenza artificiale ridisegna le vacanze
L’estate del 2025 ha segnato un vero punto di svolta nell’immaginario e nella pratica del viaggio: per la prima volta, milioni di italiani hanno scelto di farsi accompagnare dall’intelligenza artificiale nelle decisioni legate alle vacanze. Non più semplici suggerimenti da amici o agenzie, né ricerche generiche online: il 29% dei viaggiatori ha adottato l’Ai come consulente personale, capace di proporre destinazioni personalizzate, itinerari su misura ed esperienze costruite intorno alle passioni individuali. Secondo l’Hospitality & Travel Report 2025 di Adyen, realizzato su un campione di 40.000 consumatori in 27 Paesi, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore turistico è cresciuto del 77% rispetto all’anno precedente. Un dato che conferma una trasformazione profonda: il turista digitale non cerca solo informazione, ma interazione. E questa nuova forma di mobilità intelligente si integra perfettamente con l’evoluzione dell’ecosistema turistico territoriale, dove tecnologia, cultura e sostenibilità convergono per offrire esperienze autentiche e coinvolgenti.
Tecnologie al servizio dell’identità locale
La tecnologia, lontana dal rendere freddo il rapporto con il luogo, lo amplifica. Un museo può offrire una visita immersiva attraverso la realtà virtuale, una cantina può guidare il visitatore tra vigne e processi produttivi con tavoli interattivi, un ristorante può raccontare la storia di ogni ingrediente attraverso QR code e video brevi. Grazie al digital storytelling, ogni spazio diventa narrativo e l’esperienza turistica diventa educativa, coinvolgente e memorabile.
Una rete di attori: il valore dell’ecosistema locale
Ciò che rende possibile questa trasformazione non è solo la tecnologia, ma la sinergia tra attori diversi:
- Le imprese turistiche e agroalimentari, che aprono le loro porte a percorsi esperienziali e sostenibili.
- Gli enti locali, che incentivano la digitalizzazione e la valorizzazione culturale.
- Le università e i centri di ricerca, che offrono know-how e innovazione a servizio del territorio.
- I produttori agricoli e ristoratori, che raccontano tradizione e territorio con linguaggi nuovi.
In questo contesto, il progetto europeo TASTE – Transformative Approaches for Sustainable Food in Tourism, finanziato nell’ambito del programma SMP-COSME-2023-TOURSME-01, gioca un ruolo strategico. A partire da luglio 2025, saranno finanziati almeno 40 progetti che promuovano pratiche sostenibili nel turismo alimentare. L’obiettivo non è solo supportare le PMI, ma trasformare il turismo gastronomico da semplice esperienza culinaria a viaggio sensoriale consapevole, valorizzando il patrimonio alimentare locale e le storie che lo rendono unico.
Tra le iniziative finanziabili:
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Eventi gastronomici locali con impatto culturale e turistico
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Storytelling digitale per narrare prodotti e tradizioni
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Soluzioni smart food per ottimizzare risorse e offerte
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Certificazioni ambientali per una sostenibilità reale
Strutture ricettive: quando l’ospitalità diventa innovazione
Anche l’ospitalità si evolve. In Sicilia, ha lanciato un bando da 135 milioni di euro per ristrutturare e digitalizzare alberghi, B&B, campeggi e case vacanza.
Nel quadro delle politiche di rilancio del settore turistico, l’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana ha pubblicato un bando da 135 milioni di euro, finanziato dal Fondo sviluppo e coesione 2021–2027. L’iniziativa è rivolta a imprese alberghiere ed extra-alberghiere (hotel, B&B, campeggi e case vacanza) di ogni dimensione, con l’obiettivo di promuovere investimenti produttivi che migliorino l’offerta ricettiva, ne elevino la qualità e incentivino la destagionalizzazione, valorizzando anche il recupero sostenibile di immobili storici.
Il bando prevede contributi a fondo perduto da 50.000 a 3,5 milioni di euro, assegnati in regime “de minimis” (fino a 300.000 euro) o “in esenzione” (per importi superiori), con percentuali variabili a seconda della dimensione aziendale. I progetti devono riguardare interventi di ampliamento, riqualificazione, riattivazione o riconversione edilizia, e rispettare almeno una delle finalità strategiche: sostenibilità, digitalizzazione o miglioramento dell’offerta turistica.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 15 ottobre 2025, tramite la piattaforma online dell’Irfis.
Qui, la tecnologia non è fine a sé stessa, ma strumento per creare ambienti più inclusivi, efficienti e accoglienti.
Il viaggio come racconto collettivo
Il turismo non è più un’azione individuale, ma un processo collettivo che coinvolge chi parte e chi accoglie. Viaggiare oggi significa entrare in relazione con chi vive il territorio, chi lo conserva, chi lo reinventa. L’innovazione turistica non è solo tecnologica, ma sociale, culturale e narrativa. È nella connessione tra persone, sapere e paesaggio che prende forma il nuovo turismo: inclusivo, evoluto e profondamente umano.
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