CREMONA – La Zona Logistica Semplificata (Zls) dei porti fluviali di Cremona e Mantova è stata istituita, ma tarda a mollare gli ormeggi. Perché possa spiegare le vele e diventare pienamente operativa c’è bisogno di «condizioni operative e normative solide per dimostrarsi davvero attrattiva agli occhi degli investitori, con ricadute economiche positive sull’intero sistema produttivo lombardo».
Lo sottolineano l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, il presidente dell’amministrazione provinciale di Cremona, Roberto Mariani, e di Mantova Carlo Bottani che hanno deciso di scrivere una lettera aperta ai parlamentari del territorio, «in qualità di componenti del Comitato di indirizzo della Zls». Nella lettera rivolgono «alcune riflessioni e priorità essenziali per garantire un concreto sviluppo di questa iniziativa».
Questi temi il 4 luglio «sono già stati oggetto di comunicazione formale indirizzata ai ministri Tommaso Foti e Giancarlo Giorgetti, ma riteniamo altrettanto importante coinvolgere attivamente anche voi, in veste di rappresentanti istituzionali dei territori coinvolti». E quali sono le «condizioni operative e normative solide» che servono? «In primo luogo — scrivono i tre —, riteniamo indispensabile garantire la copertura finanziaria per il credito d’imposta destinato agli investimenti nelle Zls anche per l’anno 2026, al fine di mantenere la continuità di questa leva incentivante, di cui la nostra Zls appena costituita non ha potuto usufruire. In secondo luogo, appare fondamentale stabilizzare il credito d’imposta come misura strutturale, attribuendo risorse dedicate o, almeno, trasformandolo in uno strumento di programmazione pluriennale. Una misura di durata definita — ad esempio 3 o 7 anni — consentirebbe alle imprese di pianificare investimenti significativi con maggiore certezza, incentivando così l’insediamento e lo sviluppo nelle aree Zls, esprimendone tutto il loro potenziale. L’attuale situazione normativa, invece, presenta elementi di incertezza che rischiano di scoraggiare gli investimenti. Infine, proponiamo di semplificare le modalità di accesso al credito d’imposta ampliando la finestra temporale per la dichiarazione delle spese ammissibili. L’ampliamento temporale, infatti, permetterebbe una maggiore coerenza con la programmazione industriale e le tempistiche di investimento, facilitando inoltre la presentazione di spese effettive e semplificando le procedure amministrative, rendendo così più agevole e fluido l’accesso allo strumento».
Quindi la conclusione: «Siamo convinti che la Zls dei porti fluviali di Cremona e Mantova rappresenti una grande opportunità per i nostri territori e, più in generale, per la competitività del sistema logistico del Nord Italia. Vi chiediamo, pertanto, di proporre e sostenere in Parlamento quanto sopra richiesto, contribuendo a garantire strumenti robusti a favore dell’insediamento di nuovi investimenti e dell’ampliamento e sviluppo di opportunità occupazionali e infrastrutturali».
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