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servono pozzi e riserve idriche per combattere la siccità


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Un intervento atteso e concreto che arriva dopo le richieste avanzate da Coldiretti Sardegna come una delle azioni da attivare subito per affrontare l’emergenza siccità. La Regione ha pubblicato il bando per la realizzazione di riserve idriche aziendali, bacini antincendio e opere di ricerca dell’acqua nel sottosuolo, con una dotazione finanziaria di 10,5 milioni di euro.

 

Una misura importante per i territori più esposti alla crisi idrica, come la Nurra e l’area del Nord Sardegna, dove la mancanza d’acqua sta continuando a mettere a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole. Una azione tanto attesa da Coldiretti che aveva rilanciato con forza questa necessità anche nelle scorse settimane, in particolare durante la manifestazione a La Corte, nel Sassarese, sottolineando l’urgenza della pubblicazione del bando e annunciandone l’imminente uscita. Oggi, le richieste hanno trovato riscontro.

 

“Finalmente abbiamo uno strumento operativo per intervenire in modo mirato nei territori più colpiti dalla siccità – sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – si tratta di una delle richieste che avevamo avanzato alla Regione per dare risposte concrete alle imprese agricole, che potranno ora contare su un sostegno in più per garantire la raccolta e l’utilizzo dell’acqua. È una misura utile, che va nella direzione giusta e che può fare rifiatare i nostri agricoltori e allevatori in una fase ancora così delicata”.

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Il bando permette alle aziende agricole di accedere a contributi in conto capitale per la realizzazione di interventi che aumentino la capacità di raccolta e utilizzo dell’acqua in ambito aziendale. In particolare, saranno finanziabili i costi per la costruzione di riserve idriche, bacini antincendio e la ricerca di risorse idriche nel sottosuolo, come ad esempio nuovi pozzi.

 

L’aiuto potrà coprire fino al 60% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 50.000 euro ad azienda. Si prende atto della scelta della Regione di aumentare il limite massimo a intervento ai 50 mila euro rispetto a quanto preventivato inizialmente. Questo determina la possibilità di maggiori investimenti a intervento, ma limita il numero degli interventi possibili. Coldiretti comunque accoglie positivamente l’apertura del bando che permetterà di intervenire celermente contro la siccità. Le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda e gli interventi completati entro il 31 dicembre 2026.

 

“È un risultato importante, che conferma la bontà delle proposte fatte da Coldiretti – aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – l’acqua è il vero nodo strategico dell’agricoltura del presente e del futuro. Questo bando è un tassello ma serve continuare a costruire una visione più ampia e per questo continuiamo a rilanciare le proposte che abbiamo portato già nei tavoli della politica: nuove infrastrutture, tempi certi per la realizzazione e procedure più snelle per garantire alle aziende gli strumenti per resistere ai cambiamenti climatici”.



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