Nel pieno di una fase espansiva per il comparto digitale italiano, la crescita dell’Ict trova una nuova conferma nell’ampliamento della base associativa di Anitec-Assinform. Da gennaio 2025, ben 18 nuove imprese hanno aderito all’associazione di Confindustria che rappresenta l’ecosistema dell’Ict e dell’elettronica di consumo. Una mossa che consolida il ruolo di riferimento dell’organizzazione e offre una fotografia aggiornata di un settore in rapida trasformazione, dove le sinergie tra infrastrutture, servizi e innovazione diventano fondamentali.
“L’ampliamento della base associativa testimonia l’interesse crescente verso i temi dell’innovazione digitale”, ha dichiarato Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform. “Un segnale che riflette la dinamicità di un comparto sempre più integrato con il sistema produttivo e industriale del Paese, e che continua a crescere in modo sostenuto”.
Secondo il Rapporto “Il Digitale in Italia 2025”, il mercato digitale nazionale ha raggiunto 81,6 miliardi di euro nel 2024 e punta a quota 93 miliardi entro il 2028. Una traiettoria in salita che posiziona il settore come snodo cruciale della modernizzazione economica italiana.
Nuove adesioni, nuova energia per la filiera digitale
L’ingresso di realtà come Fibercop, Netflix Services Italy, Impresoft Engage e Nexting, tra le altre, amplia la rappresentanza dell’associazione a settori e modelli di business sempre più eterogenei. Da produttori di tecnologie a fornitori di piattaforme, da attori della connettività a specialisti in AI e analytics, il panorama associativo si fa più rappresentativo della complessità dell’industria digitale attuale.
Le nuove aziende associate sono: Beghelli, Comm.it, Confindustria Brescia, Dexai, Ecocerved, Errepi Net, Fibercop, Ggallery, Impresoft Engage, Infoteam Service, Lodestar, Microgate, Netflix Services Italy, Nexting, Novaconnect, Overlab, Quin e Syllotips. Tutte contribuiscono ad arricchire il dibattito su policy, regolazione e innovazione.
Questo ampliamento avviene in un momento di forte attenzione al tema della trasformazione digitale del Paese, non solo sul fronte tecnologico ma anche su quello normativo, istituzionale e culturale.
Il ruolo centrale dei digital enabler
La crescita Ict è guidata da un gruppo di tecnologie abilitanti che stanno trasformando l’intero sistema economico: cloud, big data, cybersecurity, intelligenza artificiale e Internet of Things. Tra queste, l’AI si distingue per la rapidità di diffusione, con una crescita del +38,7% tra il 2023 e il 2024, e un valore complessivo vicino ai 900 milioni di euro.
Tuttavia, l’adozione resta ancora limitata nel tessuto produttivo italiano. Solo l’8,2% delle imprese con almeno dieci dipendenti utilizza soluzioni di AI, con forti disparità tra grandi aziende e piccole e medie imprese. Questo gap rappresenta uno dei principali nodi su cui agire con politiche di sostegno, incentivi e formazione.
Banda ultralarga, prerequisito per la digitalizzazione
Uno degli elementi chiave per sostenere la crescita ICT è rappresentato dall’infrastruttura. La disponibilità di banda ultralarga è oggi un prerequisito tecnico e strategico per abilitare la diffusione di servizi digitali avanzati in tutti i settori: smart city, e-health, industria 4.0, scuola digitale, intelligenza artificiale.
Anitec-Assinform è da anni protagonista nel confronto istituzionale su questi temi, promuovendo lo sviluppo omogeneo delle reti a livello nazionale. Per una panoramica completa delle applicazioni innovative della banda ultralarga, puoi consultare questo approfondimento di CorCom.
L’infrastruttura diventa, quindi, non solo supporto tecnico, ma vero fattore di competitività industriale e coesione territoriale.
Governance rafforzata per guidare la fase post-Pnrr
A conferma del rafforzamento strutturale dell’associazione, va ricordato che a fine giugno 2025 è stato rinnovato il Consiglio Generale di Anitec-Assinform per il quadriennio 2025-2029. L’elezione, avvenuta durante l’assemblea del 24 giugno a Milano, ha confermato Massimo Dal Checco alla presidenza e ha introdotto una composizione rappresentativa della varietà dell’industria digitale nazionale.
Il nuovo Consiglio nasce con il mandato esplicito di accompagnare il Paese nel post-Pnrr, contribuendo alla definizione delle strategie per la transizione digitale. Tra i temi centrali: digitalizzazione della pubblica amministrazione, rafforzamento delle competenze tech, cybersicurezza, cloud, infrastrutture di rete e sostenibilità digitale.
La governance aggiornata completa un percorso di consolidamento che, insieme all’ampliamento della base associativa, rafforza la capacità di Anitec-Assinform di rappresentare un comparto in costante evoluzione.
Le sfide ancora aperte
Nonostante la traiettoria positiva, permangono fragilità strutturali. Il ritardo nell’adozione tecnologica da parte delle Pmi, la carenza di competenze digitali specialistiche, i divari infrastrutturali e territoriali, e la frammentazione normativa sono elementi che limitano il pieno potenziale della crescita Ict.
Secondo il Digital Intensity Index europeo, solo il 26% delle Pmi italiane ha un livello alto di digitalizzazione, contro l’83% delle grandi imprese. Un dato che evidenzia la necessità di una strategia nazionale coerente e inclusiva. Il ruolo delle associazioni di rappresentanza diventa quindi cruciale non solo per incidere sulle policy ma anche per fornire linee guida operative e aggregare buone pratiche.
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