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CIA – Agricoltori Italiani – Cia Cuneo: nuovi finanziamenti regionali anti-fitopatie nel segno della prevenzione


Con una dotazione finanziaria di oltre 2,1 milioni di euro, la Regione Piemonte ha attivato il nuovo bando per “Investimenti per la prevenzione di danni di tipo biotico”, rivolto a imprenditori agricoli e Enti pubblici operanti sul territorio regionale.

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“È una misura molto attesa dalle aziende agricole del nostro territorio -dichiara Pietro Busso, responsabile del Settore Finanza agevolata di Cia Cuneo- perché consente di accedere a finanziamenti importanti per interventi strutturali di prevenzione, che sono ormai diventati indispensabili per tutelare coltivazioni di alto valore economico e agronomico. In particolare, il comparto florovivaistico e quello dei piccoli frutti stanno subendo pressioni crescenti da parte di fitopatie favorite dalla diffusione di insetti come la Popillia. Il bando offre quindi un’occasione concreta per intervenire in modo efficace e durevole, con una copertura dell’80% della spesa: una percentuale rilevante”.

La misura, che rientra nella programmazione dello Sviluppo Rurale 2023–2027, mira a incentivare interventi strutturali destinati a proteggere le colture dalle fitopatie attraverso sistemi di protezione fisica, in particolare contro insetti dannosi come la Popillia japonica, sempre più diffusa in diverse aree del Piemonte. Il termine per presentare domanda è fissato al 30 settembre 2025.

Gli investimenti ammissibili riguardano la realizzazione di impianti per la produzione sotto rete anti-insetto, con una maglia non superiore a 16 mmq, destinati ai comparti ortofrutticolo, vitivinicolo e florovivaistico. Sono comprese anche le strutture di sostegno, le porte anti-intrusione, l’acquisto di materiali pacciamanti durevoli (in ambito vivaistico), nonché il materiale necessario per l’adeguamento o l’integrazione di strutture esistenti. Gli investimenti dovranno essere realizzati su terreni già presenti nel fascicolo aziendale e dovranno garantire efficacia come barriera contro l’ovideposizione della Popillia japonica, oltre che mantenere funzionalità, uso agricolo e destinazione per almeno cinque anni. In caso contrario, i materiali dovranno essere sostituiti a spese del beneficiario. Il contributo in conto capitale previsto è pari all’80% delle spese ammesse, che sale al 100% per gli Enti pubblici. Il bando fissa una spesa minima ammissibile di 1.000 euro e una massima di 150.000 euro per ciascun progetto.

I beneficiari del bando sono gli imprenditori agricoli, singoli o associati, con l’esclusione degli operatori che si occupano esclusivamente di selvicoltura e acquacoltura, oltre agli Enti pubblici. Possono partecipare soggetti ubicati in tutto il Piemonte. Il sistema di selezione prevede una griglia di punteggi che premia, tra gli altri, gli interventi localizzati in aree infestate o tampone (con priorità ai primi), i giovani agricoltori, gli Iap e coltivatori diretti, le aziende iscritte al Registro ufficiale degli operatori professionali  e autorizzate all’emissione del passaporto delle piante, nonché quelle che operano secondo il metodo biologico o integrato (SQNPI). Un punteggio specifico è attribuito anche in base alle colture a rischio, con priorità per vivai, piccoli frutti e pesco, e in base alla percentuale di Sau aziendale investita dalle colture protette.

Per essere ammessi al contributo, i progetti dovranno raggiungere un punteggio minimo di 11. In caso di parità, la priorità sarà data al richiedente più giovane.

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Busso sottolinea: “È importante ricordare che il sistema calcola automaticamente il punteggio sulla base dei dati dell’anagrafe agricola, ad eccezione della certificazione SQNPI, che deve essere autodichiarata. Invitiamo tutti i nostri associati interessati a verificare i propri dati aziendali e le superfici dichiarate, in modo da evitare errori o esclusioni. Il nostro ufficio è a disposizione per affiancare le aziende in ogni fase della domanda”.

Dal momento dell’ammissione, i beneficiari avranno 7 mesi di tempo per completare almeno il 70% degli interventi, rendicontare le spese sostenute e presentare la domanda di saldo tramite il portale dedicato. Il mancato rispetto dei tempi o delle percentuali di realizzazione potrà comportare riduzioni proporzionali o la decadenza del contributo.

“Abbiamo già ricevuto richieste di chiarimento e assistenza, segno che il bando risponde a un’esigenza reale e diffusa -conclude Busso-. È fondamentale che le aziende interessate si attivino il prima possibile, per evitare affollamenti nell’ultima fase. Cia Cuneo è pronta a offrire consulenza tecnica, verifica di ammissibilità e supporto operativo completo nella compilazione delle domande”. 



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