Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

Greenwashing, interrogazione Dori (AVS): su iniziative normative contrasto fenomeno


Richiedi prestito online

Procedura celere

 

image_print
Atto Camera

Roma – Interrogazione a risposta scritta 4-05642

presentato da

DORI Devis

testo di

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Martedì 29 luglio 2025, seduta n. 519

DORI. — Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

il gruppo Fileni ha avviato nel 2022 l’iter autorizzativo per la costruzione di un nuovo allevamento avicolo in località Cavallara, nel comune di Maiolo (Rimini), in un’area della Valmarecchia di elevato pregio ambientale, già tutelata da vincoli paesaggistici, idrogeologici e urbanistici;

l’area in questione ospitava un allevamento dismesso nel 2009 e i relativi capannoni sono crollati nel 2012, senza che vi sia stata alcuna attività produttiva successiva o richiesta di mantenimento delle autorizzazioni;

ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e della normativa regionale dell’Emilia-Romagna, l’assenza di continuità temporale e funzionale impedisce di classificare il progetto come ristrutturazione di un impianto esistente, il sito è quindi da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo insediamento produttivo intensivo;

l’area è inoltre classificata dal Piano territoriale paesaggistico regionale (deliberazione della giunta regionale n. 1731 del 2020) come «zona di fragilità paesaggistica e idrogeologica», che esclude nuovi insediamenti zootecnici, dal Piano di tutela delle acque come area a vulnerabilità idrica elevata, dove è prioritario ridurre il carico zootecnico e favorire la rinaturalizzazione e dal regolamento urbanistico del comune di Maiolo come zona destinata alla rigenerazione ecologica, non idonea a nuovi impianti produttivi;

l’azienda Fileni, nei propri documenti ufficiali e nel bilancio di sostenibilità 2023, si presenta come promotrice di pratiche agricole biologiche, trasparenti e coerenti con i criteri Global reporting initiative (Gri), tuttavia l’impianto di Cavallara risulta incoerente con i criteri dell’allevamento biologico, mancando spazi di uscita all’aperto per gli animali e adottando modalità produttive proprie del ciclo intensivo; inoltre, non risulta alcuna consultazione pubblica con le comunità locali prima dell’avvio del progetto, in contrasto con gli indicatori Gri relativi alla partecipazione degli stakeholder. Nel bilancio Gri Fileni mancano anche i dati su impatti locali (acqua, emissioni, biodiversità) e si riscontrano lacune strutturali nella rendicontazione ambientale;

a ciò si aggiungono gravi elementi di non conformità già emersi in altri stabilimenti Fileni e segnalati anche dall’inchiesta Report del 2023 e dal rapporto Lav 2024, rilevando 13 violazioni ambientali in 5 allevamenti solo nelle Marche;

nel gennaio del 2024, l’Agcm ha sanzionato Fileni per pratiche commerciali scorrette, in particolare per dichiarazioni ingannevoli sull’origine italiana delle materie prime e la reale produzione «bio» dei mangimi e a settembre 2024 il tribunale di Ancona ha emesso quattro decreti penali di condanna per «getto pericoloso di cose» per esalazioni moleste provenienti da allevamenti Fileni;

nonostante ciò il certificatore internazionale B-Lab ha confermato lo status di B-Corp a Fileni al termine della sua indagine interna, pur evidenziando «opportunità di miglioramento» e imponendo all’azienda l’adozione di nuove linee guida comunicative;

tali incongruenze configurano un possibile caso di greenwashing sistemico, ovvero la presentazione distorta di un progetto come sostenibile a fronte di evidenze contrarie, e pongono un problema di trasparenza e coerenza rispetto agli impegni ambientali dichiarati. Il progetto contrasta, inoltre, ad avviso dell’interrogante, con le più recenti linee guida europee e nazionali in materia di mitigazione climatica, che individuano gli allevamenti intensivi come tra i maggiori contributori alle emissioni di gas serra (metano, ammoniaca, CO2) e all’inquinamento delle falde acquifere –:

se i Ministri interrogati non ritengano di adottare iniziative di competenza in relazione ai profili ambientali, idrologici e paesaggistici;

se non intendano adottare iniziative di carattere normativo al fine di rafforzare i presidi rispetto ai fenomeni di greenwashing in contrasto con la nuova direttiva dell’Unione europea CSRD sulla trasparenza aziendale.
(4-05642)

image_pdfimage_print






Source link

Contabilità

Buste paga

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura