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Matera, il sindaco Nicoletti: “La città sia guida autorevole del Mezzogiorno”


“Vogliamo rendere Matera una città più accogliente, sostenibile ed equa, con servizi efficienti e accessibili in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini residenti e dei cittadini ‘temporanei’, con un ruolo autorevole di guida del Mezzogiorno d’Italia non solo per quanto riguarda il turismo, le politiche culturali e creative, l’innovazione, ma in generale per lo sviluppo dell’economia e delle imprese in una prospettiva europea e internazionale”.

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E’ uno dei passaggi dell’intervento del sindaco della città dei Sassi, Antonio Nicoletti (centrodestra), che in serata ha presentato al Consiglio comunale le sue linee programmatiche.
Nicoletti – eletto nel ballottaggio dell’8 e del 9 giugno scorso – ha inoltre messo in evidenza che “la Basilicata sta affrontando due transizioni complicate perché epocali: il progressivo declino dei combustibili fossili e la crisi del settore automotive.

In questo scenario, Matera è già in cammino con l’obiettivo di valorizzare il suo ruolo di capitale culturale e trasformarlo in leva di sviluppo economico”.
Secondo il primo cittadino, “il turismo è fondamentale ma da solo non basta: occorre dare nuovo impulso all’industria manifatturiera. Serve attrarre investimenti, quindi nuove e grandi imprese capaci di potenziare il tessuto delle pmi locali e migliorare l’ecosistema industriale del territorio. Per riuscirci non servono gli aiuti a pioggia ma una strategia che preveda scelte specifiche sui settori su cui puntare con vantaggi localizzativi mirati e il coinvolgimento di tutti gli attori dello sviluppo. Per farlo – ha continuato – serve un piano integrato per lo sviluppo dell’industria che affianchi al turismo la crescita di settori strategici e in armonia con le nostre potenzialità come l’agroindustria, la manifattura creativa, la cultura e la tecnologia. Matera può diventare un vero laboratorio di sviluppo per l’intera regione, ma – ha concluso Nicoletti – serve una visione condivisa, realistica e misurabile”.

Di seguito il testo presentato dal sindaco Nicoletti con le linee programmatiche di mandato 2025-2030.

Matera, dal bisogno al sogno – Linee Programmatiche Sindaco Antonio Nicoletti – Mandato politico amministrativo 2025-2030

SOMMARIO

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INTRODUZIONE: LA CITTÀ DELLA CULTURA E DEL DIALOGO

MATERA, UN PATRIMONIO DI PERSONE: WELFARE E SERVIZI PER I CITTADINI

SASSI E NON SOLO: RECUPERARE, PRESERVARE, INNOVARE

TURISMO, UNA RISORSA PER TUTTI

MOBILITÀ SOSTENIBILE E DESIGN FOR ALL

MATERA MOTORE DI SVILUPPO: RICERCA, IMPRESE E OCCUPAZIONE

SPORT E TEMPO LIBERO, FORMAZIONE E CITTADINANZA

LA CITTÀ DEI CITTADINI

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UN COMUNE EFFICIENTE E RESPONSABILE

RESTITUIRE BELLEZZA ALLO SPAZIO URBANO E DARE CERTEZZA ALLE FAMIGLIE

MATERA, CITTÀ SOSTENIBILE E RESILIENTE

 

Introduzione: la città della cultura e del dialogo

Spesso le città hanno dei termini che ne descrivono il carattere. Parigi è “la ville lumière”, Roma è “la città eterna”, Bologna è “la dotta”, Bari è “la città del levante”, e così via. Se pensiamo alla città di Matera, questo carattere distintivo è espresso oggi dalla locuzione “città della cultura”.

Un’associazione di parole che sembra ormai naturale, ma non è il frutto del caso, quanto invece di un’azione volitiva espressa negli anni, prima da pochi, poi da molti, che ha portato a risultati tangibili e riconosciuti a livello internazionale. Grazie all’impegno di singoli, associazioni e istituzioni, teso verso un obiettivo sempre più condiviso, oggi Matera è città patrimonio Unesco, è stata Capitale Europea della Cultura, sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo.

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“Cultura” significa coltivare oggi per raccogliere in futuro; per noi vuol dire impegnarsi e operare per raggiungere degli obiettivi comuni. “Dialogo” significa sapersi confrontare in modo costruttivo, con il desiderio di reciproca comprensione.

Proprio questo impegno proiettato verso il futuro ci consegna oggi la lezione più importante alla base di questo programma. Lavorare insieme per obiettivi condivisi, in una dimensione di dialogo e nella ricerca della reciproca comprensione, può generare benefici per la collettività molto più e molto meglio rispetto al praticare individualismo e competitività sfrenata.

Queste linee programmatiche, nate a partire dal programma discusso e condiviso con gli elettori, integrato e aperto al dialogo con il Consiglio Comunale, rispondono agli obiettivi di migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine di Matera, di dare una prospettiva di sviluppo sostenibile alle imprese, consolidandole e assecondandone le ambizioni di crescita, di rafforzare l’offerta di servizi al cittadino, di migliorare la dotazione di strutture di ricerca e di alta formazione,

di affrontare i problemi delle aree periferiche e dei borghi, di qualificare e innovare lo spazio urbano, di aggiornare la capacità e gli strumenti di gestione del patrimonio dei Sassi, del Centro Storico e dell’altopiano murgico, oggi interessati da trasformazioni che hanno tempi molto più veloci di quelli di adattamento della società, della pubblica amministrazione e spesso anche del tessuto economico locale.

Oltre la durata del mandato, i grandi obiettivi verso cui vogliamo tendere hanno orizzonti ampi.

Vogliamo rendere Matera una città più accogliente, sostenibile ed equa, con servizi efficienti e accessibili in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini residenti e dei cittadini “temporanei”, con un ruolo autorevole di guida del Mezzogiorno d’Italia non solo per quanto riguarda il turismo, le politiche culturali e creative, l’innovazione, ma in generale per lo sviluppo dell’economia e delle imprese in una prospettiva europea e internazionale. È dalla creazione di una dimensione nazionale e internazionale, infatti, che potremo capitalizzare al massimo le opportunità derivanti da una Capitale Europea della Cultura, luogo elettivo di produzioni cinematografiche, entrato nell’immaginario collettivo come antico e nuovo al tempo stesso, scrigno di valori che nelle rapide trasformazioni in atto dobbiamo preservare e recuperare, ma al tempo stesso e trasformare in risorsa per lo sviluppo.

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Questi obiettivi si declinano nei temi chiave di una città come Matera, antica e identitaria, ma aperta all’innovazione e proiettata verso il futuro.

Matera è un luogo eterno, un paesaggio naturale che si è fatto città, con un’identità e un carattere tanto forti e distintivi, quanto capaci di parlare al mondo e di ispirare nuove visioni.

Matera è innanzitutto una città, fatta dai suoi abitanti, famiglie, associazioni, imprese. Ognuno con le sue difficoltà, le sue aspettative, le sue aspirazioni, i suoi sogni.

La scelta del titolo di questo programma, “Matera, dal Bisogno al Sogno”, sintetizza l’attenzione e gli obiettivi dell’amministrazione nel quinquennio 2025-2030: da un lato la volontà di rilanciare Matera in un ruolo sempre più internazionale, dall’altro l’impegno a occuparsi concretamente dei bisogni di ogni segmento della comunità, in un periodo storico in cui il disagio assume forme e dimensioni nuove, da affrontare quindi con particolare cura e attenzione.

L’impegno dell’azione amministrativa sarà quello di tutelare e valorizzare il rapporto tra i cittadini e la Città, creando spazi di confronto aperto, diretto e continuo, per consentire a tutti di esprimere le proprie reali necessità e realizzare le proprie aspettative, i propri progetti e i propri sogni.

 

Matera, un patrimonio di persone: welfare e servizi per i cittadini

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La principale ricchezza di una città sono le persone che la vivono, la curano, la trasformano. È ad essi che si rivolge principalmente l’azione dell’amministrazione comunale.

Potenzieremo i servizi per le fasce più vulnerabili e fragili, con un’attenzione anche alle esigenze di quelle fasce intermedie che, per le dinamiche socioeconomiche e la caduta del potere di acquisto, risultano progressivamente escluse dall’accesso ai servizi per la persona.

Con le riforme in atto negli anni recenti, l’Ambito Territoriale Sociale Urbano “Città di Matera” è la nuova modalità organizzativa dei servizi sociali a livello comunale. Per garantire la qualità della vita e pari opportunità per tutti, la prevenzione delle condizioni di bisogno o di svantaggio delle persone e delle famiglie, la realizzazione di adeguati servizi sociali e servizi di welfare, in un sistema integrato con gli altri attori del territorio nel rispetto del principio di sussidiarietà, adotteremo il “Piano comunale dei servizi sociali e sociosanitari”, con durata triennale, che rappresenta oggi lo strumento di programmazione delle politiche sociali e sociosanitarie del territorio, nonché lo strumento strategico e funzionale per progettare gli interventi e le prestazioni che definiscono il Sistema integrato dei servizi sociali. Alla base del Piano ci sarà l’analisi e la valutazione dei bisogni, sia espressi che meno manifesti, analisi da realizzare attraverso un dialogo diretto per macroaree tematiche (famiglie e minori, politiche di genere, salute mentale, disabilità, anziani, dipendenze, inclusione sociale e nuove povertà, immigrazione, giovani) con interlocutori che siano “portavoce”, poiché in possesso di una specifica conoscenza del territorio nei suoi diversificati bisogni e aspettative.

Vogliamo disegnare un modello di welfare orientato alla costruzione di un sistema equo di interventi e servizi sociali e socio-sanitari, con una visione condivisa e responsabile. Vogliamo valorizzare le capacità e le potenzialità della comunità, anche promuovendo la conoscenza diretta fra le persone, e fra le persone e le istituzioni un lavoro di comunità inteso come valorizzazione e attivazione delle risorse proprie delle istituzioni tutte (territoriali e sovra-locali), e della società civile organizzata (cooperazione, volontariato, sindacati, enti ecclesiali, organizzazioni altre e cittadini).

È necessario il consolidamento delle buone prassi del sistema di welfare tradizionale attraverso la rete dei servizi sociali e socio-sanitari e, al contempo, puntare all’attuazione di un welfare innovativo capace di creare nuovi servizi alle persone e alle famiglie, focalizzati sulla qualità delle cure ma anche su autonomia, conciliazione, assistenza e inclusione sociale attiva. Tutto questo sarà possibile anche attraverso una maggiore valorizzazione della cultura del partenariato, con strutture e organizzazioni stabili in grado di garantire un assetto di Servizio Sociale Professionale territoriale, funzionale alle esigenze del Comune (che necessita di un consolidamento e potenziamento dell’assetto organizzativo, tecnico e amministrativo), e adeguato alle esigenze dei cittadini.

A titolo esemplificativo e in accordo con l’analisi dei bisogni, intendiamo realizzare azioni come l’implementazione del Servizio di Assistenza educativa domiciliare e dell’assistenza scolastica e per la formazione; l’attivazione di Servizi per il contrasto alle povertà, per il lavoro itinerante e di prossimità al fine di raggiungere nei propri contesti di vita le persone con fragilità e in particolare anziani, giovani e adolescenti; il sostegno alle capacità genitoriali e la prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini; il miglioramento del servizio degli Asili Nido e l’implementazione delle Ludoteche; l’attivazione dei percorsi di autonomia per persone con disabilità; l’implementazione di servizi semiresidenziali e l’attivazione di servizi residenziali (dopo di noi) per persone con disabilità; la promozione dell’housing sociale e dell’housing temporaneo; iniziative di inclusione socio-lavorativa di soggetti svantaggiati e l’attivazione di Tirocini sociali; il miglioramento del servizio di accoglienza in casa di riposo; l’attivazione di Centri diurni per anziani (affetti da demenza senile, alzhaimer, etc.) e per il supporto psicologico; il sostegno alle famiglie in difficoltà e alle famiglie monogenitoriali, attraverso incentivi e misure di welfare per l’accesso alla casa e ai servizi essenziali; l’implementazione di servizi di trasporto qualificati verso le strutture sanitarie per garantire l’accesso alle cure.

Perseguendo l’operatività e l’efficacia dei tavoli tematici, attraverso le attività di co-progettazione tra pubblico e terzo settore, potranno essere definiti interventi e livelli di servizi con la condivisione di obiettivi e risorse.

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Le associazioni di volontariato potranno essere coinvolte nella realizzazione di un presidio fisso e integrato per consulenze, progettualità, rilevazione dei bisogni, da affiancare ai servizi di quartiere al servizio di anziani e categorie fragili.

Progetti per l’“invecchiamento attivo” come condizione di benessere personale e, insieme, come fattore di crescita sociale, dovranno aiutare il dialogo intergenerazionale, coinvolgendo scuole e terzo settore.

 

Sassi e non solo: Recuperare, preservare, innovare

La conservazione e il recupero architettonico, urbanistico, ambientale dei Sassi e del prospiciente altipiano murgico, con la loro salvaguardia, gestione e valorizzazione, devono tornare al centro dell’attività programmatoria del Comune. I Sassi sono il simbolo della rinascita della nostra città, ma nella loro valorizzazione turistica sono ancora lontani dall’aver espresso appieno il loro potenziale di catalizzatore delle energie positive e delle potenzialità di sviluppo della nostra comunità. Ma, come dicono gli anglosassoni, “first thing first”.

A trent’anni e più dall’inizio del recupero, i Sassi, non più quartieri vuoti ma pieni di vita, vanno posti al centro di nuova cura e nuove attenzioni, sia tecnico-pratiche che amministrative, gestionali e soprattutto strategiche. La tutela e il recupero devono essere oggetto dell’azione di governo, al pari della gestione e della valorizzazione compatibile. Molti sono i temi che giacciono irrisolti.

È necessario affrontare il tema delle subconcessioni in scadenza o giunte oltre il loro termine

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naturale, sia nel rispetto di chi ha investito negli anni in residenze o attività, sia in considerazione del valore universale del complesso monumentale materano. La delicatezza di un tema come il rinnovo e l’adeguamento dei canoni, inoltre, non dev’essere un vincolo o un pretesto per non affrontare questo tema che interessa una parte crescente di cittadini, nella consapevolezza che il perdurare dell’attuale situazione di incertezza danneggia tutti, compresi i privati.

Attraverso il dialogo con il Governo sarà perseguito, inoltre, il rifinanziamento della Legge n.771/86, al fine di riavviare gli interventi di restauro conservativo e recupero urbano, nonché per la revisione completa di opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Sarà necessario operare per il rafforzamento e il potenziamento dell’Ufficio Sassi per poter garantire una competente azione tecnico-amministrativa sia in risposta delle crescenti esigenze dei cittadini e degli imprenditori, sia a supporto della qualità delle scelte tecniche necessarie alla corretta gestione e alla valorizzazione.

Con un rinnovato piano di gestione del sito Unesco, si dovranno individuare e adottare le soluzioni atte a preservarne il valore universale, componendo e mitigando i rischi derivanti dallo sviluppo del turismo di questi anni e degli anni a venire.

Attraverso la redazione di un nuovo Programma Biennale, si potrà realizzare un’operazione ricognitoria e conoscitiva, assente da tempo, per conoscere quali sono le condizioni di uso e di conservazione attuali, le esigenze e le opportunità. Tale documento traccerà le linee future per migliorare i servizi, la composizione delle attività, l’accessibilità e la vivibilità, a garanzia dei residenti, delle loro necessità e aspettative, di quelle degli imprenditori e dei turisti, e compatibilmente con le inderogabili esigenze di tutela del sito.

Come una vera e propria città nella città, nei Sassi vanno erogati servizi adeguati alle specifiche esigenze di una popolazione che non è solo quella residente. Apriremo un presidio di polizia locale, dei Vigili del Fuoco e di primo soccorso, con personale formato per garantire assistenza sia ai residenti che ai tanti turisti che popolano i due rioni. Allo stesso tempo vanno armonizzati gli orari di accesso alla ZTL e fornito un efficiente servizio di trasporto pubblico.

Soprattutto, i Sassi, con il loro carattere identitario, dovranno tornare ad essere luogo di promozione del rapporto tra uomo e tempo, tra saperi e città, tra storia e produzione di futuro.

Luoghi come la Casa delle Tecnologie Emergenti nell’ex ospedale di San Rocco e il laboratorio dell’Agenzia Spaziale Italiana in Piazzetta Garibaldi, in cui ricerca e innovazione trovano ospitalità in uno dei paesaggi più antichi del mondo, danno concretezza al progetto di Matera capitale dell’innovazione – direzione verso cui tendere con il supporto dei principali attori del mondo della ricerca e dell’alta formazione. I Sassi possono fungere da catalizzatori anche per iniziative come questa, che dovranno arricchire il portato simbolico di Matera, andando a integrare con funzioni strategiche la ricca dotazione di complessi a vocazione prevalentemente turistica e culturale come Casa Noha, i Musei della Civiltà Contadina, Casa di Ortega, il Musma, ecc.

Sarà ripreso e completato il progetto del Quartiere degli artieri, a sostegno di un settore, quello dell’artigianato artistico, che nei Sassi trova naturale collocazione.

Bisognerà, inoltre, consentire l’apertura al pubblico del Parco della Storia dell’Uomo, integrando il sistema di visita dei presidii presenti nel Parco delle Chiese Rupestri con quelli presenti nel sistema urbano (Vicinato a Pozzo, Museo Demo Etno Antropologico) e sulla Murgia (dal Villaggio Trincerato alle chiese, alla “Cittadella dello Spazio”).

Con un adeguato piano di gestione, dovrà essere finalmente riaperto al pubblico il sistema di visita del circuito urbano delle chiese rupestri.

Sarà ripreso e portato avanti il progetto di recupero e valorizzazione del sistema degli ipogei di Piazza Vittorio Veneto, cuore nascosto della città, che potrebbe costituire, se recuperato e reso opportunamente fruibile, una straordinaria risorsa per migliorare il racconto della nostra storia.

Come Matera ci insegna, la città non è solo quella dei “pieni”, delle architetture, ma anche quella dei “vuoti”, delle cavità, che vanno riempite di funzioni e valori se vogliamo proseguire lungo la strada dello sviluppo. Se questo è vero nella realtà urbana dei Sassi, tale discorso interessa anche il periurbano. C’era un tempo che ci sembra ormai lontano, in cui le cave dismesse erano dei non luoghi, gli spazi in cui venivano riversati materiali di ogni tipo, spesso vere e proprie discariche.

Quei tempi sono lontani, e come in piccolo per Casa Cava, oggi anche le grandi cave possono diventare vuoti da riempire non di volumi ma di funzioni. Nel passato ci sono stati progetti di valorizzazione del “sistema delle cave storiche”. Oggi, a partire da Cava del Sole – progetto da riportare ai fasti del 2019 per l’importanza strategica che riveste nel sistema dello spettacolo e della cultura non solo materana ma di tutta questa parte di Mezzogiorno – possiamo riprendere un progetto di scala territoriale che individui nelle cave dismesse delle vere e proprie opportunità a sostegno del territorio. In tale direzione possono concorrere il pubblico e il privato insieme, affinché questi monumentali residui dell’economia estrattiva si possano trasformare in luoghi per la creazione e l’erogazione di servizi di varia natura, nuovi “contenitori produttivi” legati a progetti per l’economia della cultura e lo sviluppo sostenibile (cultura e creatività, turismo, innovazione, ambiente).

 

Turismo, una risorsa per tutti

Il turismo e l’accoglienza rappresentano uno dei principali segmenti economici su cui Matera deve continuare a investire, rafforzando il posizionamento della città nei mercati internazionali e nazionali, e individuando gli strumenti per coniugare la presenza dei turisti – cittadini “temporanei” – nell’armonia della vita della città.

Per accogliere le sfide e rilanciare lo sviluppo della città nel settore, sarà sviluppato con le imprese del settore un programma strategico che individui obiettivi, priorità e strumenti, chiamando ciascuno alla responsabilità delle scelte e delle azioni – a partire ovviamente dalle Istituzioni.

Con opportuno supporto scientifico, il sistema pubblico-privato si doterà di un piano strategico del turismo, che dovrà garantire uno sviluppo sostenibile e armonioso del settore. Non c’è semplicemente da promuovere la città come destinazione, ma bisogna preservarne il patrimonio e l’identità, creando le condizioni perché i flussi possano essere non solo concentrati sul centro storico e i Sassi, ma interessino anche altre aree urbane con potenziale ancora inespresso. Matera e il suo turismo dovranno entrare in relazione attiva con un contesto più ampio di reti territoriali, che si snodano tra i principali hub di accesso di Puglia, Basilicata e Campania. Attraverso l’implementazione dei rapporti con i vettori aerei, i tour operator nazionali e internazionali, i media, la città dovrà sviluppare un sistema di promo-commercializzazione maturo ed efficiente.

 

Eventi come Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo per il 2026 dovranno essere progettate e attuate per creare nuove occasioni di partecipazione e di  rogrammazione non solo di programmi culturali, ma anche di luoghi e attori che stabilizzino, con il loro protagonismo, il ruolo di una città culturale dinamica e vibrante. Scuole, università e altri partner pubblici e privati dovranno essere partecipi e protagonisti di una nuova stagione di programmazione del futuro di una città che ha ancora tanto da esprimere nel settore.

La programmazione pluriennale di eventi culturali e artistici dovrà essere adeguatamente veicolata nei canali di comunicazione al fine di favorire non solo il posizionamento della città nell’immaginario del turista, ma anche la programmazione del viaggio e l’accesso a nuovi mercati.

Sul territorio, sarà prioritario lavorare ad azioni che concorrano all’incremento della permanenza media. Cultura e arte dovranno essere anche un’opportunità di crescita per i giovani artisti e i creativi locali, in una Matera che dovrà tornare ad essere attrattiva per artisti e operatori delle diverse discipline della contemporaneità.

La tassa di soggiorno dovrà essere concentrata sugli effettivi impieghi per il settore turistico, con finalità aderenti lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e di promozione turistica, con il monitoraggio dell’efficacia di bandi, eventi, spettacoli e iniziative del settore, anche in riferimento alle relative ricadute sociali e di impatto sulla comunità.

Saranno potenziati strumenti per la promozione degli eventi e dell’offerta e, con il supporto delle nuove tecnologie (come per esempio l’Internet delle Cose – introdotto con la Casa delle  Tecnologie Emergenti) sarà possibile monitorare servizi e presenze in tempo reale, anche con il sostegno di partner pubblici e privati.

Un rinnovato rapporto di collaborazione con la vicina Puglia e con le zone a potenziale vocazione turistica della Basilicata dovrà sostenere la qualificazione del ruolo di Matera, baricentro di un sistema turistico territoriale ampio, ricco di un’offerta che va dalla cultura all’ambiente, al mare, all’enogastronomia, al cicloturismo, al turismo rurale, religioso, del lusso, ecc.

 

Saranno valorizzati asset strategici come la prossimità degli aeroporti (presso cui avviare  interlocuzioni e presìdi di comunicazione stabili) e dei porti turistici; si cercheranno con autorevolezza spazi di collaborazione con iniziative private dal potenziale dirompente, come ad esempio il Treno della Dolce Vita, che in Matera vede una delle sue tappe più prestigiose.

Le tradizioni e il patrimonio culturale materiale e immateriale dovranno essere ulteriormente valorizzati, ad esempio promuovendo la candidatura Unesco della Festa della Bruna, promuovendo la realizzazione di un luogo che racconti in modo emozionale l’esperienza di

Matera 2019, o promuovendo connessioni con percorsi Unesco come la via Appia Regina Viarum, la rete dei cammini, i percorsi di turismo religioso (dai santuari del territorio come Picciano, la Palomba ecc, fino ai percorsi dei pellegrini come ad es il Santuario di Viggiano già gemellato con la città dei Sassi), alcuni luoghi del mare, distanti da Matera una percorrenza “accettabile” per molte categorie di viaggiatori, soprattutto internazionali. A tal proposito verrà promosso il rafforzamento del rapporto territoriale e turistico tra Matera e la costa del Metapontino.

Fondamentale sarà il lavoro sullo sviluppo delle reti di connessione, dei servizi di trasporto, infrastrutture, da implementare con l’indispensabile supporto delle istituzioni regionali e nazionali. Tra queste, particolare attenzione andrà posta nel potenziamento del servizio di trasporto verso l’aeroporto di Bari Palese e il servizio di trasporto pubblico, anche su ferro, con l’area di Bari e l’entroterra lucano.

 

 

Mobilità sostenibile e design for all

La città deve essere pronta a rispondere alle esigenze di mobilità delle diverse componenti di  domanda (fasce di età, residenti, turisti, ecc.) con soluzioni innovative, efficienti e sostenibili.

Tra le priorità da affrontare durante i cinque anni di mandato vi è la necessità di ridurre il traffico veicolare privato, di regolare e gestire i flussi di autobus extraurbani, turistici e non, di potenziare il trasporto pubblico locale perseguendo soluzioni più sostenibili. Abbiamo come riferimento ideale il cosiddetto modello di “città dei 15 minuti”, in cui tutti i luoghi della città e i servizi essenziali (supermercati, parchi, scuole, cinema, strutture dello sport e della cultura, ecc.) siano raggiungibili in un arco temporale di 15 minuti a piedi, in bici o con i mezzi pubblici che non prevedano l’uso dell’auto privata. A tal fine promuoveremo lo sviluppo di una rete di trasporti pubblici “green”, con autobus elettrici e navette che colleghino le principali zone della città, inclusi i quartieri periferici. Per centrare tali obiettivi si dovrà partire da una valutazione e un’analisi aggiornata del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, che oltre a una migliore individuazione e ottimizzazione delle ZTL urbane, dovrà consentire la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali per incentivare la mobilità lenta e ridurre il traffico veicolare, migliorando la rete dei servizi di TPL per sostenere la crescente domanda derivante dai borghi e dalle aree periferiche.

A concorrere alla fluidificazione del traffico, alla riduzione dell’uso del mezzo proprio e al decongestionamento del centro cittadino, potranno concorrere sia interventi infrastrutturali (si pensi al necessario completamento della Tangenziale Ovest), sia interventi tecnologici come ad esempio sistemi per il monitoraggio del traffico e della sosta in tempo reale.

Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, anche turistica, sarà opportuno rafforzare la dotazione di percorsi ciclopedonali in ambito urbano ed extraurbano, anche promuovendo l’utilizzo del servizio di “bike sharing”, individuare e realizzare aree attrezzate per la sosta dei camper, provvedere all’installazione nei punti della città, considerati strategici, delle colonnine deputate alla ricarica elettrica dei mezzi privati, attivare il sistema di gestione software della Ztl tariffata al fine non soltanto di “monetizzare” gli ingressi in città dei bus turistici ma anche di monitorare il numero di autobus in transito e adeguare le politiche di mobilità in termini di sostenibilità.

La sicurezza di pedoni e automobilisti potrà essere migliorata intervenendo sull’impiantistica stradale, con strumenti e tecnologie atte a favorire la riduzione la velocità veicolare e a migliorare la visibilità degli attraversamenti. Con gli istituti scolastici e di concerto con la Polizia locale, saranno promossi programmi di educazione stradale e civica nelle scuole.

Mobilità significa anche miglioramento dell’accesso ai servizi di trasporto; a tal fine potenzieranno i servizi di connettività digitale, con la digitalizzazione delle informazioni sul trasporto pubblico urbano e con la creazione di aree Wi-Fi gratuite in città, dalle piazze ai parchi.

Per quanto riguada il miglioramento dell’accessibilità, sarà redatto e implementato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, per promuovere strumenti di monitoraggio, progettazione e pianificazione e realizzazione di interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici e degli spazi pubblici e urbani per tutti. Dal centro storico ai rioni e ai borghi, verrà attuato un piano straordinario per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Nell’attività degli uffici, nella progettazione degli interventi e nelle azioni da realizzare, verrà  richiesta l’adozione dei principi di progettazione per l’accessibilità universale e il design for  sll, per realizzare una città veramente accessibile e inclusiva.

Matera motore di sviluppo: ricerca, imprese e occupazione

La Basilicata sta affrontando due transizioni complicate perché epocali: il progressivo declino dei combustibili fossili e la crisi del settore automotive. In questo scenario, Matera è già in cammino con l’obiettivo di valorizzare il suo ruolo di capitale culturale e trasformarlo in leva di sviluppo economico. In tal senso il turismo è fondamentale ma da solo non basta: occorre dare nuovo impulso all’industria manifatturiera. Serve attrarre investimenti, quindi nuove e grandi imprese capaci di potenziare il tessuto delle PMI locali e migliorare l’ecosistema industriale del territorio.

 

Per riuscirci non servono gli aiuti a pioggia ma una strategia che preveda scelte specifiche sui settori su cui puntare con vantaggi localizzativi mirati e il coinvolgimento di tutti gli attori dello sviluppo.

Per farlo, serve un piano integrato per lo sviluppo dell’industria che affianchi al turismo la  crescita di settori strategici e in armonia con le nostre potenzialità come:

• l’agroindustria, passando dalla sola produzione alla trasformazione e valorizzazione  delle materie prime locali;

• la manifattura creativa, rilanciando le competenze e l’esperienza maturata nell’export del distretto del salotto attraverso il design e l’innovazione.

• la cultura e la tecnologia, come settori a forte valore aggiunto, legati al posizionamento internazionale di Matera.

Matera può diventare un vero laboratorio di sviluppo per l’intera regione, ma serve una visione condivisa, realistica e misurabile.

Matera, con la sua capacità attrattiva e con il suo patrimonio di persone e di competenze, è una risorsa per le imprese, da quelle artigiane e del made in Italy, a quelle del design e dell’industria creativa, a quelle della filiera agroalimentare (dalla produzione, alla trasformazione, alla commercializzazione), a quelle della filiera del mobile imbottito, a quelle tecnologiche e dell’innovazione. È necessario realizzare un ambiente che favorisca la crescita e l’innovazione locale, consolidando le produzioni e le attività sul territorio e creando opportunità di avvicinamento ai mercati. Solo a titolo di esempio, con il supporto di strumenti di finanziamento e agevolativi regionali e nazionali, si promuoveranno strumenti di incentivazione delle start-up e delle imprese artigiane, si opererà per favorire l’accesso agli strumenti per l’innovazione e la formazione professionale, per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in particolare per i giovani, si lavorerà insieme alle imprese, per consentire un nuovo futuro alle zone produttive esistenti, per venire incontro alle esigenze delle imprese presenti sul territorio e per creare nuovi fattori di vantaggio localizzativo.

Nel settore delle industrie culturali e creative, sarà fondamentale l’attivazione della ZES Cultura, progetto sostenuto dalla Regione Basilicata e attuato con il sostegno del Governo nazionale, e il potenziamento dei servizi per il settore culturale a partire da quello cinematografico (riprendendo e attuando il progetto del Centro Sperimentale di Cinematografia) e della cultura (ISIA).

 

 

Sport e tempo libero, formazione e cittadinanza

Allo sport è riconosciuta un’alta valenza sociale e educativa, di promozione del benessere psicofisico, di socializzazione e di prevenzione del disagio sociale. Per poterlo esercitare correttamente e far sì che oltre alla dimensione ludica amatoriale, siano date ai giovani atleti

materani anche opportunità di crescita agonistica, si ravvisa la necessità di alcune azioni come ad esempio un rinnovamento delle strutture sportive esistenti, con rifunzionalizzazione e ammodernamento delle strutture e degli arredi, e con la proposta di realizzazione di un’areaurbana   lo Sport, che diventi spazio unico di accoglienza e aggregazione per atleti, appassionati e famiglie, dotato di strutture all’avanguardia per migliorare le prestazioni sportive, adatto anche per ospitare eventi nazionali e internazionali in discipline compatibili.

Si valuterà l’adozione dello strumento dei Voucher Sportivi, finalizzati a sviluppare e garantire concretamente il principio del diritto allo sport, supportando le famiglie che versano in condizione di disagio economico e sociale e le Associazioni e le società sportive dilettantistiche presenti sul territorio.

L’adozione degli strumenti di partenariato pubblico-privato, come ad esempio la finanza di progetto, potrà sostenere e favorire la realizzazione di nuove strutture sportive.

Attraverso l’implementazione di nuovi servizi e degli elevati standard qualitativi delle strutture ricettive, Matera già definita “Capitale dell’accoglienza” potrà inoltre essere attrattiva per il migliorare il rapporto tra la città e quella fascia specifica di “ospiti” qualificati, come gli studenti universitari e i giovani nell’età della formazione. Esiste infatti un segmento di utenti della città che spesso non sono oggetto di attenzione da parte delle politiche di sviluppo e gestione di servizi:

gli studenti fuori sede e i cittadini che cercano spazi e occasioni di relazione. Lo sport, così come le iniziative culturali ad esempio nei rioni, o di avvicinamento alla scoperta del patrimonio storico culturale cittadino ecc., possono creare occasioni di affezione: un piccolo, ulteriore passo per migliorare l’attrattività di Matera per le giovani generazioni, contribuire al contrasto dell’emigrazione giovanile e, insieme ad altri fattori su cui investire come il potenziamento dell’offerta formativa di livello universitario, per favorire l’avvicinamento di nuovi cittadini.

 

La città dei cittadini

Il Comune è il diretto interlocutore dei cittadini, responsabile della qualità dei servizi e degli spazi urbani; il risultato dell’azione amministrativa, nel complesso dei servizi erogati e delle attività di amministratori e funzionari, ha ricadute dirette sulla vita degli abitanti. Un buon governo ha in seria considerazione il rapporto tra l’amministrazione e i cittadini, che sono corresponsabili della qualità urbana e del destino della città, al pari delle istituzioni. Questo è tanto più vero in una città come Matera, dove l’attivismo civico ha generato, negli anni, i benefici che l’hanno portata ad essere, da vergogna nazionale, simbolo di riscatto e di successo. Anche per questo sarà prioritario favorire un’azione di coinvolgimento e di dialogo costante con i cittadini nella doppia direzione della comunicazione e dell’ascolto attivo, per la costruzione di conoscenza condivisa e con l’obiettivo di attuare un’azione di vera e propria “accountability”, ovvero di rendicontazione dell’operato pubblico, di aggiornamento dello stato di avanzamento di progetti e programmi, oltre che di acquisizione di suggerimenti e di idee.Verrà istituito uno spazio di confronto, che preveda iniziative di partecipazione e incontri tematici, per ascoltare le istanze dei cittadini dei rioni e per rispondere appieno alle loro aspettative, coinvolgendoli direttamente nelle decisioni riguardanti la città, la polis, per un vivo e rinnovato protagonismo comunitario. Realizzeremo uno spazio di condivisione rionale, una sorta di “vicinato esteso”, in cui attraverso una rivisitazione moderna del modello di vicinato si possa riproporre la vera partecipazione per arrivare nel breve periodo alla creazione di “sportelli territoriali di prossimità” nei singoli rioni per supportare famiglie, anziani e giovani in tutte le loro esigenze quotidiane.

Le attività di ricognizione e censimento degli spazi pubblici nei rioni e l’avvio di programmi di valorizzazione e di investimento saranno inoltre il volano per il sostegno alle associazioni locali, cuore pulsante della nostra comunità. Promuoveremo la creazione di capitoli di bilancio mirati alla realizzazione di progetti socio-culturali e di integrazione.

 

Un Comune efficiente e responsabile

Il buon governo passa anche attraverso una corretta gestione della spesa pubblica. Garantire gli equilibri di spesa è fondamentale per sostenere nel tempo servizi di qualità sotto il profilo tecnicoeconomico. Puntiamo a una gestione trasparente e attenta delle risorse mediante la definizione di una “mappa delle priorità” basata sulle reali necessità dei cittadini e delle esigenze della città. Strumenti come studi di fattibilità e analisi costi-benefici e gli studi di impatto sulla comunità dovranno diventare di utilizzo ordinario, a supporto delle decisioni e dell’azione amministrativa.

Sarà dato nuovo impulso alla partecipazione a bandi pubblici, regionali, nazionali ed europei per individuare canali di finanziamento per i diversi settori di interesse pubblico, da quelli ordinari a quelli più strategici. Sarà dato nuovo impulso agli strumenti di collaborazione pubblico-privato previsti dal codice dei contratti pubblici, anche con riferimento, ad esempio, ai partenariati per l’innovazione. Ciò anche per dare impulso all’individuazione e sperimentazione di servizi urbani innovativi, mettendo a valore la vocazione di città dell’innovazione, acquisita anche grazie a Matera 2019, e la presenza di progetti come la Casa delle Tecnologie Emergenti, con potenziali partner di valenza nazionale e internazionale (si pensi ad esempio al polo dell’osservazione della Terra).

Per ridurre i costi di gestione ed erogazione dei servizi, alla naturale scadenza dei contratti si potranno approfondire le modalità per l’erogazione diretta di alcuni servizi, da improntare su standard di qualità e secondo la logica di efficienza ed efficacia di un piano industriale e di gestione rispondente alle esigenze dei cittadini, garantendo e qualificando le risorse umane e le relative competenze acquisite negli anni.

Alcuni di questi servizi da rendere oggetto di valutazioni di fattibilità potranno essere la gestione dei rifiuti e igiene urbana, che dovrà prevedere un servizio di raccolta differenziata efficiente, con frequenti aggiornamenti dei punti di raccolta, raccolte speciali e informazione sui risultati di sostenibilità, aree di conferimento ben attrezzate e sistemi di tracciabilità dei rifiuti. Con la logica dell’economia circolare il rifiuto va concepito come una risorsa e non come un costo sempre crescente.

Per le zone non servite dai servizi idrici a rete, si opererà per consentire, attraverso la raccolta, la conservazione e la depurazione, l’approvvigionamento di acqua potabile, oltre che la raccolta dei reflui domestici a canoni concordati.

La realizzazione e l’ulteriore implementazione del progetto del Gemello Digitale previsto dalla Casa delle Tecnologie Emergenti consentirà di dotare il palazzo comunale in primis, e le altre infrastrutture pubbliche (strade, edifici, spazi verdi), di un sistema di monitoraggio dello stato manutentivo, per consentire interventi rapidi e mirati atti a garantire la sicurezza e l’efficienza.

L’edificio comunale dovrà essere completato, aggiornando il progetto originario e dotando pertanto la struttura di un’aula consiliare e di luoghi adeguati, in particolare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Riveste priorità anche l’efficientamento energetico della struttura comunale, così come degli altri edifici di proprietà pubblica.

Un’attenzione particolare sarà rivolta alla qualificazione del personale e all’efficientamento della struttura amministrativa, operando di concerto con i sindacati e con il personale.

Nel rinnovamento amministrativo rientrano anche gli interventi che dovranno consentire la modifica di strumenti come lo Statuto e il Regolamento, anche per dare concreta attuazione agli strumenti dei Comitati di Quartiere.

Restituire bellezza allo spazio urbano e dare certezza alle famiglie

La città di Matera è stata luogo di sperimentazione e di qualità urbana. È necessario tornare a perseguire, senza compromessi, la qualità dello spazio pubblico e dell’architettura, individuando soluzioni di compatibilità tra le esigenze dei cittadini e la qualità del paesaggio, affinché Matera, nel centro come nei quartieri, sia un luogo sempre più vivibile per i suoi cittadini, accogliente e attrattivo per i turisti, funzionale per le imprese e le attività produttive.

Una riflessione potrà partire dalla revisione degli strumenti urbanistici vigenti e dell’attività di redazione del Piano Strutturale, dall’individuazione di strumenti che non escludano, laddove compatibile, utile e opportuno, interventi di rigenerazione urbana e piani di recupero, nel rispetto delle caratteristiche morfologiche e tipologiche degli edifici. Eventuali interventi dovranno garantire la qualità e il miglioramento dello spazio urbano, con attenzione e rigore nel miglioramento della dotazione di servizi. Si potranno così promuovere interventi che diano spazio a nuove attività commerciali e servizi di vicinato, con il miglioramento sismico degli edifici e il miglioramento dell’efficienza energetica, integrando nuovi spazi verdi e di socializzazione con parchi e aree pedonali che possano servire da punti di aggregazione socio culturali.

Un progetto vitale per la città riguarda l’area che va dallo Stadio XXI Settembre a tutto il rione Piccianello, con le emergenze dello Stadio stesso, della Fabbrica del carro, della ex Barilla, dell’area mercatale. Un asse che può unire il centro storico con l’area delle cave monumentali, con il Parco e con la Puglia. In questa importante porzione di territorio concorrono interessi pubblici e privati, che, se opportunamente armonizzati e guidati, possono creare una nuova realtà urbana in cui ad avvantaggiarsi della trasformazione urbana sarebbe non soltanto il rione, ma la città intera.

Il Piano Strutturale, infine, dovrà guardare al futuro, definendo il rapporto tra la città esistente e il territorio, anche con l’individuazione delle zone in cui poter rispondere al fabbisogno abitativo non adeguatamente soddisfatto. Zone già fortemente urbanizzate e antropizzate dovranno avere l’opportunità di migliorare la dotazione di servizi. L’azione di governo del territorio dovrà contemperare le aspettative dei privati e le esigenze di qualità del paesaggio urbano, individuando al contempo nuove aree da destinare in modo prioritario alla realizzazione di programmi di intervento e di gestione di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, agevolata e convenzionata.

A tal proposito, sarà necessario avviare una pianificazione condivisa e strategica con gli enti preposti, in primis l’ATER, per dare risposta concreta alla necessità di edilizia pubblica. Tra le priorità, l’individuazione e la messa a disposizione di suoli comunali per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, da destinare sia all’edilizia agevolata che a quella sovvenzionata, anche con il coinvolgimento attivo dell’ATER nella fase di progettazione e attuazione degli interventi, al fine di assicurare tempi certi e qualità costruttiva.

Con il supporto da richiedere formalmente alla Regione Basilicata, si cercherà una nuova dotazione di risorse straordinarie, da destinare specificamente alla realizzazione di nuovi alloggi a canone sociale.

 

Tutto questo, da inserire in un quadro programmatorio coerente, potrà segnare un punto di svolta nella gestione delle politiche abitative, contribuendo a rafforzare il diritto alla casa e a contrastare le situazioni di disagio sociale ed economico.

 

Matera, città sostenibile e resiliente

Matera, che nella sua storia ha rappresentato un modello di insediamento urbano sostenibile e resiliente, deve essere all’avanguardia anche nella gestione delle risorse e dell’ambiente.

Per questo, sarà rafforzata la dotazione del verde urbano con la piantumazione di alberi e la creazione di orti urbani, per migliorare la qualità dell’aria e la vivibilità della città.

L’adozione di pratiche per la gestione della risorsa idrica potranno favorire interventi anche sperimentali per la raccolta e l’uso delle acque meteoriche, anche attivando un confronto costante con AQL per il monitoraggio e la programmazione degli interventi di manutenzione e gestione della rete idrica.

Saranno realizzati investimenti in fonti di energia rinnovabile per ridurre il consumo di risorse fossili e abbattere l’impatto ecologico degli edifici pubblici e favorire la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili.

Con il supporto di ARPAB e con la strumentazione in dotazione del progetto del Gemello Digitale, verranno inserite di centraline per il monitoraggio ambientale e della qualità dell’aria.

Verranno realizzati progetti finalizzati alla riduzione del randagismo canino e felino, con il supporto delle associazioni ambientaliste e animaliste e sulla base del fabbisogno di nuovi canili o gattili, con la mappatura dei focolai e la creazione di un database per incentivare le adozioni e rendere accessibili ai cittadini le informazioni relative ai servizi erogati.

 



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