«Siamo felici di tener fede ad un impegno preso con i roveretani ormai qualche anno fa – ha commentato Giuseppe Consoli, presidente di Trentino Sviluppo – ovvero quello di rendere gli edifici della storica Manifattura Tabacchi sempre più vicini e permeabili alla città. Aperti allo sguardo, che potrà presto spaziare tra il dentro e il fuori. Ma, soprattutto, aperti all’incontro e al confronto, grazie alle diverse attività e alle occasioni di incontro che qui proponiamo pensando non solo agli imprenditori insediati ma anche, più in generale, agli appassionati di innovazione e alla cittadinanza».
Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca, ha continuato: «Sono certo che questa ancora maggior apertura del compendio alla città e al territorio darà i suoi frutti. Anche i giovani della zona, a partire dalla scuola che c’è proprio qui di fronte, potranno incuriosirsi e trovare nelle aziende, startup e centri di ricerca insediati in Progetto Manifattura nuove interessanti opportunità formative e lavorative, contribuendo a rendere questo luogo ricco di storia, uno scenario di innovazione e sviluppo futuro».
«Saluto con piacere – ha detto Carlo Fait, assessore del Comune di Rovereto – l’abbattimento del muro, che la Manifattura possa essere permeabile alla vista della gente, verso i giardini e siti di produzione. L’apertura al pubblico, prevista anche nella progettualità dell’architetto Kengo Kuma, si realizza dopo 150 anni di chiusura. Le mura erano sormontate da filo spinato, a delimitare il perimetro fiscale dell’Opificio Tabacchi. Mi fa piacere perché la Manifattura ha dato benessere e lavoro a tutta la Vallagarina: quasi in ogni famiglia c’era qualcuno che lavorava. Adesso, dopo la chiusura, grazie a Trentino Sviluppo continuerà a garantire lavoro, ovviamente non più manifatturiero ma di tecnologie innovative e green».
Il concetto di “permeabilità visiva” espresso nel Master Plan realizzato nel 2010 dal team di progettazione internazionale composto da Arup, Kengo Kuma e Carlo Ratti, è stato rispettato lungo via delle Zigherane, dove si trovano gli accessi principali al nuovo compendio, mentre sul lungo Leno e sul lato est, a confine con i vigneti, era rimasto lo storico muro di cinta.
L’intervento che parte oggi prevede l’estensione del concetto iniziale anche sulle rimanenti parti del muro di cinta esistente, non tutelate dalla sovrintendenza. I lavori avverranno in due parti d’opera distinte. Si partirà infatti dall’abbassamento del muro che delimita la Manifattura a est, lungo la stradina che costeggia il vigneto e porta alla ciclopedonale verso il Leno. Poi, si interverrà sul tratto che va dall’angolo sud ovest di via delle Zigherane e costeggia la ciclopedonale sul lungo Leno fino alla scalinata della Be Factory.
I lavori consisteranno nella demolizione del tamponamento e delle pilastrature del muro esistente per un’altezza di circa 2 metri, cui seguirà l’installazione di una recinzione metallica in analogia con quella già utilizzata su via delle Zigherane.
Le opere, appaltate da Trentino Sviluppo all’impresa Edildrena Srl per un importo di 274.246 euro per lavori oltre oneri della sicurezza pari a 14.1090 euro, dureranno 130 giorni e si concluderanno entro dicembre 2025.
Nei prossimi mesi il cantiere potrà comportare temporanee modifiche alla viabilità. (m.d.c.)
Il service audio e video dell’evento è disponibile su richiesta scrivendo a comunicazione@trentinosviluppo.it.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio Stampa
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