È arrivato il via libera di Comuni e assemblea del circondario all’Accordo territoriale per gli ambiti produttivi sovracomunali. Una tappa fondamentale per l’adozione del nuovo Pug intercomunale prevista tra settembre e ottobre prossimi. Un percorso iniziato nel 2021, con l’approvazione delle linee di indirizzo per la redazione del Pug, e proseguito prima con l’assunzione della proposta di Piano in forma associata e poi con una serie di incontri pubblici sul territorio.
Un filone partecipativo sfociato nella raccolta di ben 572 osservazioni inviate dai cittadini. Cinque gli ambiti individuati per il rilancio del tessuto economico e industriale locale. Il più esteso è l’hub di Imola lungo la provinciale Selice e le vie Lasie, 1° Maggio e Gambellara con oltre 1.600 ettari e 1.200 imprese. Previste azioni di rigenerazione urbana e ambientale con migliorie dell’accessibilità e delle infrastrutture verdi. Poi c’è quello San Carlo nell’area logistica e manifatturiera di Castel San Pietro Terme e Castel Guelfo, a sud dell’autostrada A14, lungo San Carlo, Colunga e via Poggio. Pronto un programma di potenziamento del Tpl, forestazione e mitigazioni ambientali. L’ambito produttivo di pianura Fossatone, nel margine nord e ovest di Medicina con le vie da Vinci e San Vitale, è caratterizzato da media logistica, scarsa interferenza ecologica e buona accessibilità. Una zona suscettibile di sviluppi in coerenza con il Pums e gli interventi di riqualificazione e drenaggio. Limitate possibilità di espansione per l’area di pianura Osteria Grande, a Castel San Pietro, con direttrici di sviluppo nelle vie Veneto e Lombardia. Azioni concentrate all’interno del territorio urbanizzato con priorità alle aziende esistenti e interventi di riqualificazione. Per la Valle del Santerno, a Borgo Tossignano e Casalfiumanese con aziende medio-piccole e presenza di aree dismesse, lo sviluppo sarà in continuità al tessuto produttivo esistente lungo la Montanara con attenzione alla compatibilità ambientale. L’Accordo approvato individua una serie di operazioni: rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio produttivo esistente, forestazione e mitigazioni ambientali e miglioria dell’accessibilità pubblica e privata con potenziamento di Tpl e ciclabili. Ma anche la dotazione di spazi verdi attrezzati, servizi pubblici e comunità energetiche nonché la gestione delle criticità idrauliche con nuove vasche di laminazione e infrastrutture per il drenaggio sostenibile. Le trasformazioni, quindi, saranno subordinate alla sostenibilità ambientale, idraulica e paesaggistica con il coinvolgimento attivo del Circondario nelle fasi attuative. Gli sviluppi dovranno prevedere una quota massima di superficie potenzialmente consumabile, nei limiti del 2% metropolitano, calcolato sul territorio dei comuni circondariali. Quote aggiuntive? Solo per funzioni di rilievo metropolitano e a fronte di intesa tra Circondario e Città Metropolitana. Paletti vincolanti che il Comune di Dozza ha formalizzato con un atto di indirizzo poi approvato dall’assemblea circondariale: “La necessità è quella di individuare adeguate misure di compensazione ambientale quando arriveranno i primi accordi per lo sviluppo di nuove aree produttive che porteranno a un inevitabile consumo di suolo”, ha rimarcato il sindaco dozzese Albertazzi. Parere diverso per la lista di minoranza dozzese Cambiamento: “Il Comune poteva ambire a essere ambito produttivo sovracomunale di Pianura come Osteria Grande e utilizzare l’aumento delle aree produttive del 2%. Invece di insegnare agli altri Comuni come fare compensazioni ambientali, cominci a farle nelle aree produttive di Toscanella”.
Per il presidente del Circondario, Marco Panieri “l’approvazione dell’accordo è il frutto di un lavoro condiviso tra i dieci Comuni per rafforzare l’attrattività economica e la sostenibilità ambientale delle aree produttive. Così anticipiamo l’adozione del nuovo Pug e poniamo le basi per uno sviluppo ordinato, competitivo, rispettoso di ambiente e territorio in grado di generare opportunità per le imprese, i lavoratori e le comunità locali”, conclude il sindaco.
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