Fino a 15mila euro per chi rinnova e fino a 8mila per chi
demolisce: domande dal 4 settembre al 6 ottobre 2025
Trieste, 1 ago – “Attraverso il bonus per il refitting o la
demolizione delle unità da diporto, la Regione fornisce un aiuto
concreto a chi possiede una barca datata e desidera riportarla a
nuova vita o smaltirla correttamente, sostenendo nel contempo il
comparto cantieristico regionale, che rappresenta una delle
eccellenze della nostra economia”.
Queste le parole dell’assessore alle Attività produttive e
Turismo Sergio Emidio Bini a commento dell’approvazione da parte
della Giunta regionale del “Bando per la concessione di un bonus
per il refitting e la demolizione di unità da diporto ai sensi
dell’articolo 9 della legge regionale 3 dicembre 2024 n. 11
(Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore
nautico regionale)” per l’anno 2025.
La misura prevede contributi a fondo perduto fino al 75% della
spesa sostenuta, a favore di privati, imprese, associazioni e
Comuni, per il refitting (la ristrutturazione e l’ammodernamento
delle imbarcazioni) di unità da diporto con oltre vent’anni di
vita e possedute da almeno due anni oppure il loro smaltimento.
Il bando è stato strutturato attraverso un procedimento a
sportello e le domande potranno essere inoltrate dal 4 settembre
al 6 ottobre 2025, attraverso il sistema di Istanze online (Iol)
della Regione.
L’assessore ha osservato che “questo contributo ha una doppia
finalità: da un lato favoriamo l’ammodernamento delle
imbarcazioni private, garantendo così maggiore sicurezza e
sostenibilità; dall’altro generiamo un effetto leva sull’intera
filiera della nautica, con benefici per cantieri, artigiani e
fornitori di materiali e servizi”.
L’Amministrazione regionale ha stanziato 260.000 euro per
ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, per un totale di 780.000
euro, dedicati esclusivamente alla misura per il refitting e la
demolizione, all’interno di una manovra triennale più ampia da
3,7 milioni di euro per lo sviluppo della nautica regionale.
“Sosteniamo una nautica moderna, responsabile e accessibile – ha
rimarcato Bini -. Questo intervento aiuta chi vuole investire
sulla propria imbarcazione ma, soprattutto, consolida una visione
in cui la filiera marittima non è solo economia, ma cultura,
innovazione e tutela del nostro mare e della costa”.
Nel dettaglio, il bonus per il refitting parte da 3.000 euro per
le unità fino a 5 metri e aumenta di 500 euro per ogni metro
ulteriore fino a raggiungere un massimo di 15.000 euro, calcolato
proporzionalmente anche per le frazioni di metro. Per quanto
riguarda invece la demolizione, il contributo parte da 2.500 euro
per le unità fino a 10 metri, con un incremento di 250 euro per
ogni metro oltre i 10, fino al massimo di 8.000 euro e anche in
questo caso è prevista la proporzionalità per le misure
intermedie.
Il bando è aperto alle persone fisiche residenti in Friuli
Venezia Giulia e ai soggetti giuridici con sede o unità operativa
sul territorio regionale (purché possiedano il natante da almeno
due anni alla data di presentazione della domanda) e anche ai
Comuni che intendono procedere alla demolizione di imbarcazioni
abbandonate, comprese quelle a remi e i relitti.
Tra le spese ammissibili per il refitting figurano quelle
sostenute dal 1 gennaio 2025 per lavori su impianti elettrici,
idraulici e meccanici, falegnameria, riverniciature, trattamenti
anti-osmosi, rifacimento dello scafo, sostituzione di componenti
strutturali e di arredo, tappezzerie, vele, tendalini e cordami.
È ammesso anche l’acquisto di mobilio e attrezzature
tecnologiche. Per i privati, in caso di interventi eseguiti in
economia su natanti non immatricolati, sono finanziabili le sole
spese per i materiali, purché congrue e documentate.
Per quanto riguarda la demolizione, anche in questo caso sono
considerate ammissibili le spese sostenute dal 1 gennaio 2025,
inclusi i costi di recupero e smaltimento e le amministrazioni
comunali possono richiedere il contributo per più imbarcazioni.
Maggiori informazioni saranno reperibili a breve sul sito web
della Regione.
ARC/MA/al
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