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“Le nostre imprese minacciate dagli hacker”


Attacchi informatici alle imprese che provocano gravi danni, la Confartigianato corre ai ripari e stipula un accordo con la polizia postale per proteggere i propri iscritti. La firma al protocollo d’intesa è stata fatta ieri mattina dalla presidente regionale Moira Amaranti e dal dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cybernetica per le Marche Lorenzo Sabatucci. Unire le forze servirà a fermare i tanti tentativi di hackeraggio che non hanno risparmiato nemmeno il presidente di Confartigianato Ancona e Pesaro-Urbino, Graziano Sabbatini, titolare di una azienda che fa produzione di maglieria, a Padiglione di Osimo, la Point Tricot. “Sei mesi fa – ha detto a margine dell’incontro con la stampa convocata per la stipula dell’accordo – è successo anche alla mia attività. Era arrivata una mail con un indirizzo di un nostro collaboratore su cui c’era un allegato che per errore è stato aperto ma fortunatamente mia sorella ha avuto la prontezza di staccare tutti i cavi del computer e siamo riusciti a bloccare il danno che è stato minimo, abbiamo perso solo due ore di lavoro ma i dati erano tutti salvi. Si è spento il pc ed è comparsa una scritta che diceva di collegarsi ad un determinato sito per ottenere i nostri dati e la riattivazione. La persona che aveva aperto l’allegato è una persona con esperienza che lavora da 25 anni davanti al computer ed è preparata, però in un momento di attenzione più bassa può capitare a chiunque. Fortunatamente tutti i giorni noi facciamo il backup quindi i dati sono salvi”.

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Attacchi informatici che possono portare le aziende anche al fallimento. “E’ successo un anno fa ad una impresa di Recanati che lavorava nel settore della meccanica – ha rivelato Enzo Mengoni, presidente Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo – un hacker gli ha bloccato il sito e il sistema informatico e ha dovuto pagare molti soldi per sbloccarli. Aveva una sessantina di dipendenti, poi non ha resistito alla spesa”. Un rischio che è sempre dietro l’angolo “da quando la digitalizzazione è ormai a pieno nelle nostre vite – ha osservato la presidente Amaranti – dipendiamo dalle piattaforme digitali e questo aumenta i crimini informatici e le minacce di attacchi”. “Il protocollo firmato – continua la presidente regionale – ridà fiducia alle nostre imprese che non riescono a far fonte a queste minacce. La polizia è un partner strategico”.

Il patto si divide in due parti, una operativa e una di formazione che spetterà alla polizia postale. “Terremo delle lezioni – ha indicato Sabatucci della polizia postale – il protocollo consente di avere punti di riferimento certi, individua le persone a cui fare riferimento, cureremo l’attività specifica per rendere edotti impiegati e funzionari che lavorano nelle imprese. Importante è la denuncia tempestiva, prima arriva prima li prendiamo”. Il dirigente della polizia postale ha indicato almeno tre regole per la sicurezza cibernetica come “la gestione delle password, più sono complesse meno vengono individuate, e vanno cambiate spesso. Attenzione agli interlocutori esterni, non si scarica e non si clicca su link sconosciuti. Attenzione alla messaggistica di whatsapp web, da pc, meglio non scaricarla, non vanno condivise informazioni personali nelle comunicazioni di lavoro né a fornitori né a clienti. La sicurezza dell’azienda parte anche dal singolo operatore”.



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