Il 2024 è stato un anno di consolidamento e sviluppo per Polifin, la holding della famiglia Bosatelli che controlla Gewiss, Costim e Chorus Life. Il valore della produzione consolidata ha raggiunto 857 milioni di euro, mentre il patrimonio netto si attesta a 1 miliardo. In forte crescita l’Ebitda, che ha segnato un +83% rispetto all’anno precedente, chiudendo a quota 78 milioni. «Fin dall’inizio abbiamo creduto in un modello di impresa fondato sull’autonomia operativa delle controllate, unite però da un’identità culturale comune e da una visione condivisa del futuro – sottolinea Fabio Bosatelli, presidente della holding -. Polifin è questo: un ecosistema solido, ma dinamico, pronto a rispondere alle sfide della modernità senza rinunciare alle sue radici familiari».
Autonomia e strategia comune
Il modello operativo di Polifin si fonda sull’autonomia delle partecipate e su una strategia comune che si sviluppa lungo tre direttrici: rafforzamento industriale, investimenti sostenibili e
infrastrutture per la trasformazione urbana. In questa direzione si inserisce anche la revisione dell’assetto organizzativo, con nuove politiche di gestione delle performance, programmi di sviluppo dei talenti e maggiore condivisione degli obiettivi industriali.
«Polifin è il risultato di una visione imprenditoriale di lungo periodo che valorizza la tradizione industriale italiana integrandola con le migliori tecnologie e competenze gestionali – rimarca Paolo Cervini, amministratore delegato di Polifin, Gewiss e Costim -. Il nostro obiettivo è costruire un gruppo sempre più resiliente, aperto all’innovazione e capace di generare impatto positivo sulle comunità e i territori in cui operiamo».
Le quattro aree principali
L’ecosistema Polifin copre quattro aree principali: sistemi elettrotecnici (Gewiss), edilizia integrata (Costim), tecnologie per l’illuminazione e progetti immobiliari ad alto contenuto tecnologico. Tutto questo si integra nel progetto ChorusLife – già realizzato a Bergamo e in fase di attuazione a Linate, Trieste, Pietra Ligure e Cagliari – che propone un modello urbano replicabile basato su un mix di spazi residenziali, sportivi, culturali e commerciali, integrati da tecnologie per la mobilità elettrica, la domotica e i servizi alla persona.
Costim ha ridotto le perdite
Sul piano industriale, il gruppo ha rafforzato l’integrazione tra le società. In particolare, Gewiss ha superato i 110 milioni di euro di Ebitda, mentre Costim, attiva lungo tutta la filiera del costruito, ha ridotto le perdite operative, passando da -32 a -7 milioni di euro di Ebitda, anche grazie al supporto finanziario della capogruppo, che ha investito 41 milioni di euro. Per allinearsi ai criteri di best practice del gruppo Gewiss, nel 2024 si è anche proceduto con svalutazioni e accantonamenti per un valore approssimativo di 65 milioni di euro.
«Polifin – conclude Bosatelli – si distingue oggi come il primo gruppo italiano in grado di presidiare direttamente l’intera filiera immobiliare e industriale, grazie a un ecosistema integrato che abbraccia costruzioni, impiantistica, illuminazione, smart building e rigenerazione urbana. Attraverso le sue controllate operative, il gruppo ha sviluppato un modello industriale sinergico e replicabile, capace di generare valore tangibile non solo sul piano economico, ma anche per i territori e la società».
La trasformazione digitale
A partire dalla seconda metà del 2024, Polifin ha avviato un percorso di revisione dei bilanci e dei meccanismi di governance, con l’adozione di un piano triennale 2025-2027 che punta in particolare sull’ampliamento del portafoglio tecnologico, l’internazionalizzazione delle attività e nuove operazioni di fusioni e acquisizioni. Imprescindibili la trasformazione digitale e la sostenibilità: le società partecipate del gruppo hanno infatti intrapreso un percorso condiviso di innovazione, integrando intelligenza artificiale, automazione, piattaforme cloud e IoT industriale nei processi produttivi, logistici e commerciali.
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