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Sostenibiltà leva per l’eccellenza | MilanoFinanza News



I protagonisti dell’evento «Sustainability Heroes» celebrati nell’edizione 2025 di SME EnterPRIZE

l 2025 si preannuncia come un altro anno da record per le temperature globali, con un aumento medio di +2,4°C in Europa rispetto ai livelli preindustriali. Il budget di carbonio residuo, ovvero la quantità di gas serra che può ancora essere emessa in atmosfera per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, continua a diminuire: 235 Gt CO2 a partire dall’inizio del 2025, pari a una riduzione del 15% rispetto al 2024. A questi ritmi, il budget rimanente verrebbe esaurito in soli 6 anni.

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Dati allarmanti che si inseriscono in una tendenza consolidata, in cui gli effetti del cambiamento climatico si fanno sempre più evidenti. Nel 2024 le perdite economiche causate da disastri naturali hanno raggiunto i 318 miliardi di dollari, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. Di queste, ben 181 miliardi non erano coperti da assicurazione, lasciando intere comunità e sistemi economici esposti a gravi rischi. Le catastrofi naturali legate al clima – come alluvioni, ondate di calore, incendi, siccità ed eventi meteorologici estremi – sono aumentate di oltre cinque volte tra il 1970 e il 2023, passando da 65 a 349 eventi all’anno, attestandosi a 336 eventi nel 2024. Una tendenza che impone risposte urgenti e coordinate a livello globale, in cui governi, imprese e investitori pongano al centro dell’attenzione la transizione climatica e ambientale a supporto della stabilità finanziaria e della crescita economica.

La sfida demografica

Sfide parimenti urgenti sono legate all’evoluzione demografica, con l’età media a livello globale prevista in aumento da 30,9 anni nel 2025 sino ai 42,1 anni alla fine del secolo. Nell’Unione Europea è stimato che entro il 2030 il 23,5% della popolazione sarà over 67 anni di età. La maggiore longevità, combinata alla diminuzione del tasso di natalità, cambierà sempre più la piramide demografica mettendo sotto pressione la sostenibilità dei sistemi pensionistici. Altra sfida legata ai cambiamenti demografici è la maggiore esigenza di accesso alle cure sanitarie. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la Banca Mondiale, le spese sanitarie globali a carico diretto dei cittadini hanno raggiunto circa 1.000 miliardi di dollari all’anno. Questa cifra rappresenta l’importo totale che le persone pagano direttamente per servizi sanitari, farmaci e trattamenti non rimborsati da assicurazioni o sistemi pubblici.

Il piano Lifetime Partner 27

In questo scenario complesso, per le aziende adottare modelli di sviluppo più sostenibili non è solo una valutazione etica, ma una decisione competitiva e strategica. Questo approccio è alla base della scelta di Generali, che nel piano «Lifetime Partner 27: Driving Excellence» ha integrato ancora di più la sostenibilità nel core business, continuando ad agire come assicuratore, investitore, datore di lavoro e corporate citizen responsabile. Come sottolineato dal Group CEO Philippe Donnet all’investor day dello scorso gennaio, la visione deriva dal purpose del Leone: «aiutare le persone a costruirsi un futuro più sicuro e sostenibile, prendendoci cura della loro vita e dei loro sogni». Si tratta di creare valore di lungo termine per tutti gli stakeholder: non solo azionisti, investitori e clienti ma anche le persone del Gruppo, i fornitori, l’ambiente, le comunità locali e la società in generale. Per Generali la sostenibilità è uno dei fondamenti strategici, da gestire in modo pragmatico, chiedendosi quali direttrici seguire per aumentare la resilienza dei clienti e della società nel suo insieme. Un impegno rinnovato nel piano 2025-2027, definendo obiettivi precisi che supportano la transizione verde e giusta e promuovono la resilienza sociale.

Per la transizione, Generali ha confermato il percorso verso il ‘Net-Zero’ al 2050, con una riduzione del -30% delle emissioni per il business assicurativo e del -60% per investimenti e per le attività operative proprie entro il 2030. Insieme a questi, l’impegno a investire 12 miliardi di euro in investimenti in soluzioni climatiche per la transizione dell’economia reale entro il 2027 oltre che la crescita delle soluzioni assicurative climatiche nel range 8-10% tra il 2024 e 2027. 

Aumentare le coperture

In merito alla resilienza sociale, il piano delinea l’ambizione di ridurre il divario di coperture sanitarie e pensionistiche rivolgendosi soprattutto alle fasce più vulnerabili, con l’obiettivo di aumentare del 6-8% CAGR i premi di nuova produzione da soluzioni assicurative salute, protezione e pensione per i clienti sotto-serviti. Uno sforzo sostenuto anche dalla fondazione The Human Safety Net, che opera unendo le forze delle organizzazioni no profit e dei settori privati in 26 paesi, con programmi destinati a famiglie fragili con bambini piccoli e alla promozione dell’integrazione dei rifugiati. Nell’ambito della resilienza sociale si colloca anche l’impegno a ridurre il divario di protezione contro le catastrofi naturali, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI).

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Tra le iniziative chiave che il Leone di Trieste ha avviato, sempre guardando alle piccole e medie imprese, vi è SME EnterPRIZE, giunto alla quarta edizione. La convinzione di fondo è che l’integrazione di fattori ambientali, sociali e di governance da parte delle PMI sia un vantaggio competitivo e trasformativo per l’intera società. In Europa ci sono circa 26 milioni di PMI, che rappresentano il 99% delle imprese europee fornendo i due terzi dei posti di lavoro nel settore privato.

Appare quindi chiaro quanto il loro coinvolgimento sia fondamentale per realizzare la trasformazione sostenibile e aumentare la resilienza dell’intera Unione Europea. Guidati da questa visione, attraverso SME EntePRIZE Generali si pone due obiettivi: promuovere la cultura della sostenibilità tra le PMI europee e sensibilizzare le istituzioni e i policy makers per definire quadri normativi e percorsi virtuosi che supportino le aziende. Negli ultimi quattro anni, con SME EnterPRIZE Generali ha raggiunto più di 30.000 PMI ricercando gli «Eroi della Sostenibilità», ovvero imprenditori capaci di coniugare successo di impresa e impatto positivo sulle persone e sull’ambiente. L’ultima ricerca realizzata con SDA Bocconi racconta approcci più maturi e consapevoli alla sostenibilità da parte delle PMI, con precisi target e ambizioni. L’obiettivo del Gruppo è continuare a supportarle e sostenere una transizione giusta e sostenibile, attraverso supporto finanziario, investimenti, consulenza e soluzioni assicurative personalizzate.

ESG motore di creazione di valore

Consapevoli che un attore singolo non può risolvere sfide globali, Generali continua a sostenere partenariati pubblico-privato, come quelli con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e con l’Insurance Development Forum, che hanno il fine di sviluppare soluzioni assicurative e di investimento per i Paesi Emergenti e in aree geografiche a rischio. La convinzione di fondo è che la sostenibilità rappresenti un motore di creazione di valore, e quindi di profitto, per aziende pubbliche e private e che non debba essere ridotta a un esercizio formale.

L’integrazione costante e strategica della sostenibilità nel core business di Generali continua a ricevere importanti riconoscimenti da parte delle principali agenzie di rating ESG, organismi indipendenti che valutano le performance ambientali, sociali e di governance delle aziende. Il Gruppo ha ottenuto la valutazione più alta possibile, ‘AAA’, nel MSCI ESG Ratings Assessment, entrando così a far parte degli indici MSCI Selection. A fine 2024 Generali è stata inoltre inclusa per il settimo anno consecutivo nel Dow Jones Best-in-Class World Index (precedentemente chiamato DJSI World Index) e per il sesto anno nel Dow Jones Best-in-Class Europe Index (precedentemente chiamato DJSI Europe Index), due tra i più prestigiosi benchmark globali in ambito ESG. Più di recente, è stata riconosciuta da Time e da Newsweek tra le aziende più sostenibili a livello globale, insieme alla prima posizione nella categoria «Best ESG Program» nell’edizione 2025 della classifica annuale di Extel.

In un mondo che chiede soluzioni concrete per una transizione giusta e sostenibile, il settore assicurativo può essere protagonista. Generali lo dimostra: con obiettivi ambiziosi e azioni tangibili, guida il percorso per la crescita sostenibile, la resilienza ed il benessere delle persone e del pianeta. (riproduzione riservata)



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