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Beni strumentali 4.0 – annunciata la disponibilità di 930 milioni di euro


Beni strumentali 4.0 – annunciata la disponibilità di 930 milioni di euro

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso noto che, alla data del 29 luglio 2025, risultano ancora circa 683 milioni di euro disponibili per usufruire del credito d’imposta legato agli investimenti in beni strumentali materiali 4.0, da realizzare entro la fine del 2025. Questa somma fa parte del fondo complessivo di 2,2 miliardi di euro stanziato per l’anno in corso.

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Beneficiari 

Tutte le imprese con sede in Italia, a prescindere da settore, forma giuridica o dimensione, possono accedere all’agevolazione, purché investano in beni strumentali nuovi destinati a impianti produttivi situati sul territorio nazionale. 

Aliquote del credito d’imposta

Il piano Transizione 4.0 prevede un credito d’imposta da utilizzare in compensazione, con percentuali variabili in base all’importo dell’investimento:

• 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro

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• 10% per investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro

• 5% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro

Tempistiche

L’incentivo è valido per gli acquisti effettuati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia stato accettato l’ordine e versato un acconto minimo del 20%.

Come accedere al credito d’imposta

Per ottenere il credito, è necessario inviare una prenotazione telematica, specificando l’investimento previsto e l’ammontare del credito richiesto. Solo le imprese che effettuano questa prenotazione potranno accedere all’agevolazione. Il procedimento da seguire include quindi: 

1. Comunicazione preventiva: le imprese devono trasmettere una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, indicando gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. L’ordine cronologico di invio determina la priorità nella prenotazione delle risorse.

2. Conferma dell’acconto: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, l’impresa deve inviare una seconda comunicazione attestante il pagamento di almeno il 20% del costo dell’investimento.

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3. Comunicazione di completamento: al termine degli investimenti, l’impresa deve trasmettere una comunicazione di completamento entro il 31 gennaio 2026 per gli investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025, ovvero entro il 31 luglio 2026 per gli investimenti completati entro il 30 giugno 2026.

Per le imprese che hanno già fatto la comunicazione 

Per le imprese che hanno già comunicato investimenti, sia in via preventiva e sia di completamento, tramite il modello previsto dal decreto del 24 aprile 2024, con data di ultimazione successiva al 31 dicembre 2024, il decreto prevede un percorso specifico:

– Mantenimento dell’ordine cronologico: ai fini della prenotazione delle risorse, rileva l’ordine cronologico di invio della comunicazione preventiva già trasmessa, a condizione che entro 30 giorni a partire dal 17 giugno 2025 le imprese trasmettano il nuovo modello di comunicazione in via preventiva;

– Comunicazioni successive: le imprese devono adempiere agli obblighi di conferma dell’acconto (entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva) e di completamento degli investimenti entro i tempi previsti. – Conseguenze del mancato adeguamento: le imprese che non si adeguano entro il termine di 30 giorni devono ripresentare il modello di comunicazione secondo le nuove disposizioni, perdendo dunque la priorità relativa alla comunicazione preventiva trasmessa secondo le disposizioni previste dal decreto del 24 aprile 2024.

In caso di esaurimento delle risorse, le comunicazioni saranno comunque acquisite e le imprese potranno accedere al beneficio in caso di nuova disponibilità di fondi, sempre rispettando l’ordine cronologico di invio delle comunicazioni preventive.

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