Il Comune di Bari ha rilevato «gravi inadempimenti», stop anche all’archistar Salimei. Il progetto sarà affidato ai secondi classificati
Il rischio è la perdita dei finanziamenti per il mancato rispetto dei tempi del Pnrr. Previsti nel 2026 e praticamente dietro l’angolo. Lì il Comune vorrebbe realizzarci una bella piazza delle Arti (che prenderebbe il posto di quella denominata «delle Armi»), un parcheggio interrato da 420 posti e una sistemazione complessiva di tutte le aree scoperte ed esterne. Per un valore complessivo di circa 23 milioni di euro. Ma il tempo orami stringe e l’iter deve ripartire con l’acceleratore.
Doccia gelata sul futuro delle ultime parti da riqualificare nella ex Caserma Rossani di Bari. Il Comune nelle scorse ore, con un atto ufficiale, ha deciso di procedere con la risoluzione contrattuale dell’incarico di progettazione esecutiva affidato a un pool di esperti. In questo raggruppamento temporaneo di professionisti (composto da Akkad società di ingegneria srl, ingner Michele Marmora e Ai Engineering srl) figura soprattutto il Tstudio di Guendalina Salimei, l’archistar già nota a Bari per aver progettato il restyling di via Sparano con i suoi salotti tematici.
«Ancora irrisolti 54 rilievi»
Secondo la lunga istruttoria condotta dagli uffici comunali – peraltro tra note, pec, riunioni e varie rimodulazioni – ci sarebbe un «grave inadempimento». In pratica i progettisti non avrebbero superato le «rilevanti risultanze di non conformità del progetto evidenziate nei rapporti di esame emessi dall’organismo di ispezione Area Tecnica Cab di Asset Puglia», l’agenzia regionale che si occupa della programmazione e attuazione delle opere pubbliche.
Nonostante le numerose riunioni e rimodulazioni progettuali, l’Asset nel suo rapporto finale ha evidenziato «ancora irrisolti 54 rilievi di cui 46 di non conformità e 8 osservazioni» confermando «la non conformità dell’opera». «La lunga istruttoria necessaria per la verifica delle non conformità ha comportato – si legge nell’atto – il superamento del termine massimo previsto dal finanziamento dell’opera pubblica, con conseguenti ricadute sulla attuazione dell’intervento e sulla perdita del finanziamento stesso».
Insomma, un bel rompicapo anche perché ora il Comune dovrà necessariamente rivolgersi ad altri progettisti – scorrendo l’apposita graduatoria per l’affidamento della progettazione esecutiva da circa 965mila euro – che consegnino in tempi utili dei nuovi elaborati. Anche perché chi quei lavori dovrà materialmente realizzarli già c’è. Ed è stato individuato tramite un accordo quadro. Si tratta di due big del settore, il raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla De Marco e della Cobar di Barozzi.
Il progetto nelle parti scoperte della ex Rossani, oltre al parcheggio interrato, una piazza caratterizzata da una grande cavea centrale utilizzabile per spettacoli e manifestazioni diventando la naturale prosecuzione delle palazzine riqualificate per la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti e del Polo bibliotecario regionale.
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