Riaprite quel ponte. Adesso, ci siamo. Se non altro sappiamo che, grazie agli stanziamenti regionali di 2,8 milioni di euro, l’impegno è concreto. Il plafond di risorse che arriva da viale Aldo Moro in virtù dei poteri commissariali post alluvione, serve a coprire i 113 mila euro che la Provincia ha destinato per gli interventi di somma urgenza all’indomani dell’evento alluvionale, fra ripristino delle carreggiate e nuova segnaletica, ma soprattutto per gli interventi ai ponti: due milioni sono infatti destinati per il ripristino del ponte Savenella (un intervento poderoso e articolato, come spiega l’ingegnere della Provincia, Luca Capozzi); mezzo milione sarà destinato all’intervento sul ponte Ercolani e trecentomila euro per la strada Cardinala. Il suggello è la presenza, in videocollegamento, del presidente della Regione Michele de Pascale (assieme alla sottosegretaria Manuela Rontini) che non solo si dice “soddisfatto della messa a terra di queste risorse” ma promette “il massimo appoggio, laddove ci fosse la necessità di accelerare sui tempi”.
Il più interessato in questo senso è il sindaco di Argenta, Andrea Baldini che non a caso ha scelto l’Agrilocanda di Campotto come luogo simbolo per raccontare gli interventi post alluvione. “Siamo a disposizione per fare la nostra parte – conferma de Pascale – e stiamo lavorando affinché le pratiche burocratiche legate all’ottenimento degli indennizzi sia per i cittadini che per le imprese, siano il più rapide possibili”. Dopo una panoramica sui futuri interventi finanziati con i fondi messi a disposizione del governo – si tratta per lo più di casse di espansione per evitare che, come successo nel caso dell’Idice a Campotto, l’esondazione faccia disastri – il governatore, sollecitato anche dal presidente della Provincia Daniele Garuti, insiste su un punto. “Uno dei primissimi atti della giunta regionale – scandisce – è stato il raddoppio delle risorse destinate alla manutenzione ordinaria degli argini”. Un aspetto tutt’altro che secondario.
Ma torniamo all’intervento che riaprire il ponte sull’Idice. La Provincia, fanno sapere Capozzi e Garuti, ha già finanziato la fase di progettazione. Con ogni probabilità, si arriverà ad accantierare l’opera entro la fine dell’anno e a finirla prima dei 18 mesi della scadenza prevista dal crono programma. Il primo cittadino, Baldini, plaude all’iniziativa che arriva dalla Regione ma si fa promettere – tra il serio e l’ironico – che i lavori saranno celeri. “Abbiamo accolto con grande favore – dice – il provvedimento della Regione che ha assegnato al nostro territorio e in particolare all’intervento di ripristino del ponte sull’Idice questo plafond di risorse. Non è un caso che abbiamo voluto raccontare il provvedimento proprio all’Agrilocanda, che in qualche modo è il simbolo del dramma subito da questo territorio durante le alluvioni. Fra l’altro, la strategicità dell’infrastruttura è legata anche al fatto che sia un collegamento fondamentale fra il territorio argentano e quello bolognese. Dal momento della chiusura, infatti, abbiamo dovuto utilizzare e stiamo tutt’ora adottando una viabilità alternativa che genera più di un disagio”. Ora, davvero, non resta che iniziare i lavori.
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