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MATTEO RICCI TAPPA A CIVITANOVA: “BASTA FINZIONI, LE MARCHE HANNO BISOGNO DI AZIONI CONCRETE”


Giornata intensa per Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, che oggi ha fatto tappa a Civitanova, nel pieno del flusso estivo tra lungomare, centro e porto. Un tour elettorale che ha mescolato incontri informali, momenti conviviali e dichiarazioni politiche molto nette.
La mattinata è iniziata con una colazione al Caffè Maretto, seguita da una passeggiata tra il mercato e il centro. Dopo un incontro con le associazioni dei pescatori al mercato ittico ha incontrato la stampa per poi ”imbarcarsi” con la barca mangia plastica e approdare allo Shada e poi sul bagnasciuga salutando i bagnanti fino al ristorante “il Veneziano” sold out per l’occasione dove Ricci ha pranzato.
“Questa campagna non si fa nei palazzi ma tra le persone anche se ci hanno costretti a farle d’estate “ha dichiarato Ricci. Al suo fianco questa mattina i candidati del Pd: Lidia Iezzi (Civitanova), Andrea Marinelli (Recanati), il consigliere uscente Romano Carancini (Macerata) e Leonardo Catena (sindaco di Montecassiano) oltre ad altri candidati di altre liste come Piero Gismondi e Massimiliano Bianchini.
“Oggi al mercato, sulla spiaggia, con i pescatori. Serve riportare la politica alla realtà, il centro destra ha la filiera delle finzioni noi abbiamo bisogno di investire davvero nella sanità pubblica, perché aumentano le liste d’attesa e la mobilità passiva. Un marchigiano su dieci ormai rinuncia a curarsi per gli alti costi della sanità privata”
Non sono mancate le frecciate alla giunta regionale uscente e in particolare a Fratelli d’Italia. Ricci ha parlato del caso di Andrea Putzu fatto esplodere dall’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio – anche lui dei Fratelli d’Italia ed esponente del partito – che nei giorni scorsi ha dato le notizia della condanna di Putzu in via definitiva per falso ideologico ma ancora oggi consigliere regionale e candidato: “Qui – ha detto Ricci – non parliamo di un avviso di garanzia, ma di una condanna definitiva. È grave che continui a esercitare un ruolo pubblico. Gli atti votati da un consigliere in questa situazione rischiano di essere nulli”.
Ricci ha anche commentato le iniziative istituzionali previste nei prossimi giorni, che in realtà sono veri e propri eventi elettorali: “Lunedì ci sarà l’ennesima messinscena con la Meloni, Tajani e Salvini nelle vesti istituzionali in una manifestazione elettorale camuffata e pagata con fondi pubblici, dove presenteranno un elenco vuoto di numeri che non raccontano la verità: tutte promesse. La sanità peggiora, l’economia peggiora, e i dazi colpiscono le nostre imprese. Inaugurano ospedali di facciata e spostano letti da una struttura all’altra solo per far vedere qualcosa. Addirittura porteranno la Meloni a inaugurare la prima pietra di una strada che ancora non esiste”.
Tra le tappe della giornata di Ricci anche un incontro con alcuni manifestanti pro-Palestina in Piazza XX Settembre, dove si svolgeva il mercato cittadino. Ricci ha ascoltato le loro ragioni e si è informato sulla mobilitazione in corso e ha detto che tra i primi atti ci sarà quello di riconoscere lo Stato di Palestina.
Toccati anche temi locali, come la bonifica del basso bacino del fiume Chienti: “È un obiettivo prioritario, ha detto Ricci. Lavoreremo sulle aste fluviali perché non si combatte l’inquinamento del mare agendo solo sul mare. Dobbiamo partire dai fiumi”.
Sul porto di Civitanova, ha aggiunto: “Doveva essere un punto di sviluppo, invece è diventato il simbolo della politica degli annunci del centrodestra, ora inaugureranno un progetto di massima. Tante parole, nessun fatto concreto”.
Infine, sulla Fiera di Civitanova, che ha ospitato il Covid Hospital durante l’emergenza sanitaria: “Doveva essere restituita al Comune. Sono passati tre anni dal Covid, ma non è stato fatto nulla. È un esempio della lentezza decisionale che dovremo superare quando saremo in Regione”.
In vista del voto, Ricci rilancia la sua visione: “Le Marche hanno bisogno di concretezza, di giustizia sociale, di una politica che non viva di spot ma che torni ad ascoltare i cittadini. E soprattutto – conclude – di usare bene i fondi del PNRR e dell’Europa, che i sovranisti hanno sempre osteggiato con i loro voti contrari ma che sono fondamentali per il futuro della nostra regione”.
Nel pomeriggio ha poi raggiunto Porto Potenza e Porto Recanati.

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