L’ospedale di comunità di Cori si prepara a una completa trasformazione grazie a un investimento di 3 milioni di eurofinanziato con fondi PNRR. La struttura sanitaria sarà riattivata entro marzo 2026 con servizi potenziati e una capacità ricettiva quasi raddoppiata.
I lavori interessano tre piani dell’edificio: il secondo piano dedicato alle degenze, il terzo e il quarto per i servizi sanitari e amministrativi. Un intervento ambizioso che trasformerà radicalmente l’offerta sanitaria del territorio.
Disagio temporaneo per un futuro migliore
Per consentire i lavori più complessi, in particolare quelli relativi all’impiantistica dei gas medicali, è stato necessario trasferire temporaneamente i degenti nella struttura di Sezze, dove sono stati riservati posti letto specifici per i pazienti coresi.
“Si tratta di una fase di passaggio spiacevole, ma nella prospettiva di produrre una situazione migliore per Cori e tutto il circondario”, hanno spiegato i responsabili del progetto durante la seduta straordinaria del consiglio comunale.
La decisione è arrivata dopo aver prolungato il più possibile la coesistenza tra lavori e degenze. Già lo scorso anno, infatti, i lavori di verifica della stabilità strutturale erano stati completati mantenendo attivi i posti letto.
Posti letto raddoppiati e servizi all’avanguardia
Il nuovo ospedale di comunità offrirà 20 posti letto rispetto ai 12 attuali, distribuiti in camere da 1, 2, 3 e 4 posti letto. I miglioramenti riguarderanno anche i piani di servizio: il terzo e quarto piano ospiteranno uffici amministrativi, una piccola palestra e la camera mortuaria.
Dal punto di vista tecnologico, la struttura si doterà di:
- Impianto di climatizzazione pienamente funzionante
- Erogazione dell’ossigeno stabile e mobile
- Telemedicina per consulti medici e diagnosi accelerate
- Ambienti protetti per pazienti con demenza o disturbi comportamentali
Personale potenziato per un servizio h24
L’ampliamento del personale rappresenta uno degli aspetti più significativi del progetto. Saranno assunti:
- 7 nuovi infermieri
- 4-6 operatori sociosanitari
- 1-2 unità con funzioni riabilitative
- 1 medico presente tutti i giorni per 4 ore e mezzo
Questo permetterà alla struttura di funzionare in modalità multidisciplinare, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Pazienti target e integrazione territoriale
L’ospedale di comunità si rivolgerà a persone che necessitano di un livello medio-basso di assistenza:
- Pazienti fragili e cronici dal domicilio
- Persone con multimorbidità provenienti da strutture ospedaliere
- Pazienti che necessitano di assistenza farmacologica
- Persone che richiedono supporto riabilitativo
Il massimo di ricovero sarà di 30 giorni, con l’obiettivo di alleggerire il carico sui pronto soccorso e sugli ospedali provinciali.
Radiologia e servizi confermati
Al piano terra e al primo piano rimarranno attivi tutti i servizi esistenti: PAT, centro prelievi, ambulatorio pediatrico, centro vaccinazioni e centro diurno anziani fragili.
Per la radiologia, è stato installato un apparecchio telecomandato al piano interrato, con la sistemazione di piombature, pavimentazione e sistemi informatici. Il servizio dovrebbe aprire le prenotazioni a settembre, in attesa dell’arrivo del radiologo.
Gestione coordinata attraverso la COT
Una novità importante riguarda la gestione dei ricoveri, che sarà affidata alla COT (Centro Operativo Territoriale), già attiva sul territorio per le RSA. Questo garantirà un migliore raccordo tra strutture ospedaliere, domiciliari e residenziali.
“L’integrazione tra le discipline e tra le varie strutture” rappresenta infatti uno dei punti chiave del progetto, insieme al potenziamento della digitalizzazione e della telemedicina previsti dal PNRR.
Il ringraziamento dell’amministrazione comunale
Il sindaco di Cori Mauro De Lillis e l’assessore alla Sanità Antonio Betti hanno ringraziato il direttore ad interim del Distretto 1 della ASL di Latina Vincenzo Lucarini e l’ingegnere Cesare Rinaldi, responsabile della direzione lavori, per aver illustrato il progetto in consiglio comunale.
“Riteniamo molto importante e fruttuoso questo incontro, anche per fugare gli allarmismi su possibili chiusure di tutti i servizi”, hanno dichiarato, sottolineando l’interesse comune affinché “i lavori procedano nei tempi stabiliti e nel migliore dei modi”.
L’investimento PNRR rappresenta un’opportunità storica per il rilancio della sanità territoriale nel sud pontino, con Cori che si candida a diventare un punto di riferimento per l’assistenza sanitaria di prossimità.
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