Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 4 agosto 2025, alle ore 15.43 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
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GIUSTIZIA
Misure urgenti in materia di giustizia (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di giustizia.
Le nuove disposizioni incidono sull’organizzazione giudiziaria e sul processo civile, per agevolare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), entro il termine del 30 giugno 2026.
Inoltre, si interviene per adeguare l’organico della magistratura ordinaria alle attività connesse al controllo dell’esecuzione delle pene e alla tutela dei diritti delle persone detenute o soggette a misure restrittive della libertà personale.
Infine, si integra la disciplina degli indennizzi riconosciuti per la violazione del termine ragionevole del processo per consentire il più efficiente e rapido smaltimento dei pagamenti.
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SEMPLIFICAZIONE
Misure di semplificazione per le imprese (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce misure di semplificazione per le imprese.
Misure di semplificazione in materia fiscale
Il testo prevede: la soppressione di alcuni riferimenti normativi nelle fatture per i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta per investimenti relativi alle misure cd “Industria 4.0” e “Transizione 5.0”; la mancata sanzione in caso di ritrasmissione tempestiva delle dichiarazioni trasmesse telematicamente e scartate; i tempi per il versamento dell’imposta sostitutiva sui premi e la disciplina dell’acquiescenza all’avviso di accertamento o di liquidazione, mediante formulazione di un’istanza di accertamento con adesione.
Misure di semplificazione in materia di lavoro
Tra le principali misure in materia di lavoro, si prevede: che il lavoratore che fruisce del trattamento di integrazione salariale informi immediatamente il datore di lavoro, che ha richiesto il relativo intervento, nel caso in cui intraprenda un’attività lavorativa; che gli ITS Academy possano stipulare protocolli d’intesa con le imprese e con altri soggetti interessati per l’insegnamento presso gli stessi ITS; che nello svolgimento della formazione dei lavoratori il medico competente possa avvalersi, anche per lo svolgimento della parte teorica, della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale in possesso delle conoscenze teoriche richieste dal programma formativo.
Misure di semplificazione in materia di ambientale
Si stabiliscono: alcune semplificazioni in materia di bonifiche; l’esclusione dalla qualifica di industria insalubre delle imprese in possesso di certificazioni ambientali; semplificazioni nel riutilizzo dell’acqua per destinazione d’uso industriale; l’aggiornamento dei riferimenti normativi per l’individuazione dei rifiuti non pericolosi negli impianti industriali; l’assimilazione dei rifiuti trasportati per via marittima, sia in acque nazionali che internazionali, alle merci e quella dei rifiuti pericolosi alle merci pericolose; utilizzo del combustibile solido secondario, ottenuto da rifiuti non pericolosi; flessibilità temporale nell’uso del combustibile solido secondario.
Misure di semplificazione in materia di attività economiche
Sono introdotte semplificazioni: per i contratti di sviluppo; del regime amministrativo delle insegne di esercizio; in materia di conferenza di servizi decisoria, per l’installazione di apparecchi di distribuzione automatici e per le imprese operanti nel settore delle autoriparazioni; per edificare in prossimità della cosiddetta “linea doganale”; in materia di microimprese (per la notifica delle violazioni dei dati personali, per il reperimento di un sostituto, per le sanzioni che conseguono all’accertamento da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro di violazioni delle norme in materia di lavoro e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro da parte delle imprese, per l’enoturismo e l’oleoturismo); in materia di circolazione stradale e di abilitazione alla guida (per l’esame di idoneità professionale degli autotrasportatori, per le conseguenze dello spargimento di rifiuti sulle strade, per le commissioni mediche locali, per lo svolgimento degli esami di teoria per il conseguimento e il rinnovo dei titoli abilitativi alla guida); un’interpretazione autentica sul trasbordo del personale imbarcato tra unità dello stesso armatore; modifiche nell’ambito dei sistemi di qualificazione degli installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili; modifiche in tema di riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale.
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ZONA ECONOMICA SPECIALE PER LE MARCHE E L’UMBRIA
Disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori delle regioni Marche e Umbria (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR Tommaso Foti, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori delle regioni Marche e Umbria.
Le norme ampliano l’area della zona economica speciale (ZES) unica per il Mezzogiorno, in modo da includervi le altre due regioni italiane in transizione individuate dall’ordinamento europeo, la regione Marche e la regione Umbria. Anche queste regioni potranno così accedere alle agevolazioni amministrative ed economiche previste dalla normativa vigente per l’Abruzzo, regione in transizione già inclusa nella ZES Unica.
Si prevede l’aggiornamento entro 60 giorni del Piano strategico della ZES Unica, che ha durata triennale e definisce, anche in coerenza con il PNRR e con le programmazioni nazionali e regionali dei fondi strutturali europei, nel rispetto dei princìpi di sostenibilità ambientale, la politica di sviluppo, individuando, anche in modo differenziato per le regioni che ne fanno parte, i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari, compresi quelli destinati a favorire la riconversione industriale finalizzata alla transizione energetica, e le modalità di attuazione.
Si prevede che gli investimenti relativi all’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature e l’acquisto o l’ampliamento dei beni immobili strumentali realizzati nelle Marche o in Umbria nel periodo dal 10 gennaio al 15 novembre 2025 fruiscono, qualora conformi alla normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato, dell’agevolazioni fiscale del credito d’imposta e si prevede una semplificazione procedurale per l’accesso a tale agevolazione.
Infine, si prevede che ai progetti, anche in corso, inerenti alle attività economiche o all’insediamento di attività industriali, produttive e logistiche da realizzare nelle regioni Marche e Umbria, non soggetti a SCIA o per i quali non è previsto il rilascio di un titolo abilitativo, si applichi la disciplina relativa al procedimento unico e all’autorizzazione unica per gli investimenti nella ZES.
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RATIFICHE
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede per un impianto agrivoltaico a Santa Maria di Galeria fatto a Roma il 31 luglio 2025 (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede per un impianto agrivoltaico a Santa Maria di Galeria fatto a Roma il 31 luglio 2025.
L’impianto sarà utile a soddisfare l’approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili della Città del Vaticano, degli immobili di cui agli articoli 14, 15 e 16 del Trattato del Laterano del 1929, nonché degli enti ed istituzioni collegati con la Santa Sede o facenti parte del bilancio consolidato della stessa.
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DISFORIA DI GENERE
Disposizioni per la appropriatezza prescrittiva e il corretto utilizzo dei farmaci per la disforia di genere (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute Orazio Schillaci e del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Maria Eugenia Roccella, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni per la appropriatezza prescrittiva e il corretto utilizzo dei farmaci per la disforia di genere.
Alla luce delle attuali direttive dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e del parere del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), in considerazione del dibattito sviluppatosi in materia a livello internazionale e della incompletezza dei dati disponibili in relazione ai trattamenti per disforia di genere nei minori in Italia, il disegno di legge introduce disposizioni per un efficace monitoraggio dei dati e a tutela della salute dei minori.
Le norme prevedono che la somministrazione dei farmaci bloccanti della pubertà e degli ormoni mascolinizzanti e femminilizzanti sia subordinata a una specifica diagnosi da parte di una équipe multidisciplinare e agli esiti documentati dei percorsi psicologici, psicoterapeutici ed eventualmente psichiatrici precedentemente svolti, e soggetta a protocolli clinici che saranno adottati dal Ministero della salute, nonché all’acquisizione del consenso informato espresso nelle modalità previste per i trattamenti sanitari sui minori. Nelle more dell’adozione dei protocolli, ferme restando le ulteriori disposizioni del disegno di legge, si potrà procedere alla somministrazione dei farmaci con l’assenso del comitato etico a valenza nazionale pediatrico.
Il provvedimento prevede inoltre l’attivazione, a cura dell’AIFA, di un registro per la prescrizione e la dispensazione dei farmaci, che avverrà esclusivamente mediante farmacia ospedaliera. I dati contenuti nel registro, da trasmettersi al Ministero della salute con un rapporto a cadenza semestrale, sono i seguenti: gli elementi e le informazioni in ordine al processo decisionale di prescrizione dei farmaci, inclusi gli esiti documentati dei precedenti percorsi psicologici, psicoterapeutici ed eventualmente psichiatrici svolti; le eventuali comorbilità diagnosticate; il monitoraggio clinico e il follow up.
Il disegno di legge prevede infine l’istituzione di un tavolo tecnico per la valutazione del rapporto semestrale dell’AIFA e la trasmissione al Parlamento di una relazione con cadenza triennale.
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COOPERAZIONE IN AMBITO PENALE NELL’UNIONE EUROPEA
Individuazione delle Autorità competenti di cui all’articolo 31 del regolamento (UE) 2023/1543 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023, relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e per l’esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali, nonché delle procedure per l’emissione, ricezione, esecuzione e riesame degli ordini europei di produzione e di conservazione (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione della legge di delegazione europea 2024 (legge 13 giugno 2025, n. 91), introduce norme per l’individuazione delle Autorità competenti di cui all’articolo 31 del regolamento (UE) 2023/1543 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023, relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e per l’esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali, nonché delle procedure per l’emissione, ricezione, esecuzione e riesame degli ordini europei di produzione e di conservazione.
Il testo, tra l’altro:
- individua le autorità italiane competenti ad emettere un ordine europeo di produzione o di conservazione, al ricorrere delle condizioni stabilite dal regolamento;
- introduce una particolare procedura accelerata di emissione dell’ordine europeo di produzione e conservazione, non assimilabile ad analoghe procedure previste dalla legge processuale interna;
- designa il Ministro della giustizia quale autorità centrale responsabile della trasmissione amministrativa dei certificati di ordine europeo di produzione (EPOC) e dei certificati di ordine europeo di conservazione (EPOC-PR), delle notifiche, nonché della ricezione dei dati e delle notifiche e della trasmissione dell’altra corrispondenza ufficiale relativa a tali certificati od ordini;
- indica le autorità italiane di esecuzione competenti a ricevere un ordine europeo di produzione, di conservazione, un EPOC e un EPOC-PR;
- indica la procedura di riesame degli ordini di produzione contrastanti con un obbligo previsto dal diritto applicabile di un Paese terzo.
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PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge per la valorizzazione della risorsa mare. Il testo tiene conto del parere espresso dalla Conferenza unificata.
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INFORMATIVE
Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha svolto una informativa in merito all’attività di revisione della bozza del Piano Sociale per il Clima ai sensi del Regolamento UE 955/2023.
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AUTORIZZAZIONE AD ASSUMERE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica istruzione Alberto Zangrillo e del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha deliberato l’autorizzazione al Ministero dell’istruzione e del merito, per l’anno scolastico 2025/2026, ad assumere a tempo indeterminato, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, un numero pari a n. 347 unità di dirigenti scolastici, n. 48.504 unità di personale docente, n. 44 unità di personale educativo, n. 6.022 unità di insegnanti di religione cattolica e n. 10.348 unità di personale A.T.A.- amministrativo, tecnico e ausiliario.
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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione della necessità di consentire il completamento dell’azione di risanamento del Comune rispetto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, ha deliberato la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Tropea (VV), ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, vista l’elezione da parte del Consiglio nazionale del Comitato Italiano Paralimpico, ha deliberato la nomina del dott. Marco Giunio De Sanctis a Presidente dello stesso Comitato per il quadriennio 2025-2028.
Inoltre, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la nomina del dirigente superiore della Polizia di Stato dottor Teseo De Sanctis a dirigente generale di pubblica sicurezza.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato trentadue leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare:
- la legge della Regione Valle d’Aosta n. 15 del 26/05/2025, recante “Revisione organica della disciplina regionale in materia di esercizio associato di funzioni e servizi comunali e di segretari degli enti locali. Modificazioni alle leggi regionali 5 agosto 2014, n. 6, e 12 marzo 2002, n. 1”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di ordinamento degli enti locali, violano gli articoli 3, 5, 97 e 114 della Costituzione;
- la legge della Regione Siciliana n. 23 del 5/06/2025, recante “Norme in materia di sanità”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di ordinamento civile, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera l) della Costituzione, nonché i principi di uguaglianza, di diritto di obiezione di coscienza, di parità di accesso agli uffici pubblici e in tema di pubblico concorso di cui agli articoli 2, 3, 19, 21, 51, primo comma, e 97 della Costituzione;
- la legge della Regione Siciliana n. 26 del 10/06/2025, recante “Variazioni urgenti al bilancio della Regione per l’esercizio finanziario 2025 e per il triennio 2025-2027”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, nonché l’articolo 81, terzo comma, relativamente alla copertura finanziaria;
- la legge della Regione Sardegna n. 16 del 16/06/2025, recante “Attuazione dell’articolo 11, comma 4, della legge n. 21 del 1992 (Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) e integrazioni alla legge regionale n. 21 del 2005 in materia di disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale in Sardegna”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela della concorrenza, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione;
- la legge della Regione Sardegna n. 18 del 17/06/2025, recante “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela del patrimonio storico e artistico, sicurezza, ordinamento civile, ordinamento penale, tutela della salute, porti e aeroporti civili e militari di interesse nazionale e internazionale e tutela dell’ambiente violano gli articoli 9, 32, 42 e 117 , secondo comma, lettere a), h), l), m), r) e s), della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e di buon andamento dell’amministrazione di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione;
- la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 6 del 17/06/2025, recante “Riforma Abitare 2025”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di tutela della concorrenza e ordinamento civile, violano l’articolo 117, secondo comma, lettere e) e l), della Costituzione; nonché i principi di uguaglianza, della libertà dell’iniziativa economica privata e della tutela della proprietà privata, di cui agli articoli 3, 41 e 42 della Costituzione;
- la legge della Regione Toscana n. 30 del 18/06/2025, recante “Disposizioni in materia di tutela dei lavoratori nei contratti pubblici di appalto di competenza regionale. Modifiche alla l.r. 18/2019”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela della concorrenza, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:
- la legge della Regione Marche n. 8 del 29/05/2025, recante “Interventi a sostegno della famiglia, della genitorialità e della natalità”;
- la legge della Regione Liguria n. 7 del 29/05/2025, recante “Riforma dell’Azienda Ligure Sanitaria (A.Li.Sa.) di cui alla legge regionale 29 luglio 2016, n. 17 (Istituzione dell’Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria (A.Li.Sa.) e indirizzi per il riordino delle disposizioni regionali in materia sanitaria e sociosanitaria), modifica della denominazione in “Liguria Salute” e altre disposizioni di riordino in materia sanitaria”;
- la legge della Regione Toscana n. 28 del 06/06/2025, recante “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale 2025”;
- la legge della Regione Calabria n. 32 del 27/06/2025, recante “Politiche di prevenzione dello sfruttamento e degli abusi in danno di minori”;
- la legge della Regione Calabria n. 35 del 30/06/2025, recante “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l’attuazione della rete reumatologica regionale”;
- la legge della Regione Basilicata n. 32 del 30/06/2025, recante “Proroga straordinaria della validità delle graduatorie concorsuali per il personale sanitario del comparto”;
- la legge della Regione Basilicata n. 33 del 30/06/2025, recante “Modifica all’articolo 28 della legge regionale 16 aprile 2013, n. 7”;
- la legge della Regione Basilicata n. 34 del 30/06/2025, recante “Modifiche all’articolo 7 della legge regionale 2 settembre 1993, n. 50 (Modifica ed integrazione alla L.R. 4 agosto 1987, n. 20 contenente norme in materia di tutela dei beni culturali, ambientali e paesistici — Snellimento delle procedure)”;
- la legge della Regione Lazio n. 7 del 26/06/2025, recante “Interventi a favore dei soggetti affetti dalla malattia celiaca e dalla sua variante dermatite erpetiforme”;
- la legge della Regione Valle d’Aosta n. 16 del 10/06/2025, recante “Disposizioni per il riuso di edifici esistenti finalizzato all’alloggio del personale di imprese alberghiere, commerciali o esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande attive sul territorio regionale, nonché di altre attività strettamente correlate al settore turistico. Modificazioni alle leggi regionali 6 luglio 1984, n. 33, e 4 settembre 2001, n. 19”;
- la legge della Regione Valle d’Aosta n. 17 del 10/06/2025, recante “Disposizioni in materia di urbanistica e pianificazione territoriale. Modificazioni alla legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 (Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d’Aosta), e ad altre leggi regionali”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 19 del 24/06/2025, recante “Disposizioni di attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (TestoA)), come modificato dal decreto legge 29 maggio 2024, n. 69 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2024, n. 105. Modifiche a leggi regionali e disposizioni per favorire il recupero, la riconversione e la riqualificazione delle aree produttive”
- la legge della Regione Abruzzo n. 20 del 24/06/2025, recante “Istituzione del Registro regionale degli informatori scientifici del farmaco”;
- la legge della Regione Abruzzo n. 21 del 26/06/2025, recante “Disposizioni di modifica di leggi regionali vigenti e di carattere urgente”;
- la legge della Regione Lazio n. 8 del 01/07/2025, recante “Modifiche all’articolo 23, comma 8, della legge regionale 29 dicembre 2023, n. 23 relativo a disposizioni per promuovere la realizzazione delle attività per le celebrazioni del giubileo 2025 e alla legge regionale 1 dicembre 2000, n. 30 (Riconoscimento del diritto, per le piccole derivazioni di utilizzare e derivare acque sotterranee divenute pubbliche ai sensi della legge 5 gennaio 1994, n. 36, e proroga della durata delle utenze relative alle piccole derivazioni) e successive modifiche”;
- la legge della Regione Lombardia n. 9 del 01/07/2025, recante “Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento del dolore pelvico cronico e patologie correlate”;
- la legge della Regione Lazio n. 9 del 03/07/2025, recante “Variazioni al bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2025-2027. Disposizioni varie”;
- la legge della Regione Lazio n. 10 del 03/07/2025, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e successive modifiche”;
- la legge della Regione Lazio n. 11 del 03/07/2025, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e successive modifiche”;
- la legge della Regione Basilicata n. 35 del 03/07/2025, recante “Misure contributive a favore dei Comuni lucani su cui insistono strutture a servizio anche dei Comuni limitrofi regionali ed extraregionali”;
- la legge della Provincia autonoma di Trento n. 3 del 08/07/2025, recante “Modificazioni della legge provinciale per il governo del territorio 2015”;
- la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 9 del 04/07/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 11 novembre 2009, n. 19 (Codice regionale dell’edilizia)”;
- la legge della Regione Marche n. 13 del 02/07/2025, recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 1° dicembre 1997, n. 71 (Norme per la disciplina delle attività estrattive)”;
- la legge della Regione Marche n. 14 del 02/07/2025, recante “Disposizioni per la qualificazione delle imprese agromeccaniche nella regione Marche”;
- la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 7 del 08/07/2025, recante “Istituzione dell’Elenco provinciale degli enti che svolgono attività di interesse generale e disposizioni in materia di Terzo settore”.
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 18.04.
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