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Energia pilita: incentivi fino al 40% anche per privati e imprese, prende forma la Cer


Foto: Regione Lombardia, lombardianotizie

Un’opportunità storica si apre per i cittadini e le imprese di Crema che scelgono di investire in energia pulita e condivisa, grazie al contributo a fondo perduto del Pnrr per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, inseriti nelle Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) della città. La misura, introdotta con il Decreto Cacer del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 2024, mira a promuovere la creazione di Cer su scala nazionale, con una dotazione finanziaria complessiva di 2,2 miliardi di euro provenienti dal Pnrr.

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I punti chiave del Decreto

Tra le novità principali introdotte dal decreto, e ulteriormente rafforzate dal successivo Decreto MASE n. 229/2025, vi sono: estensione ai Comuni fino a 50.000 abitanti (inizialmente destinata ai piccoli Comuni, la misura è stata ampliata il 26 giugno 2025, includendo città come Crema tra i beneficiari del contributo Pnrr); anticipo potenziato: la quota di anticipo erogabile passa dal 10% al 30% del contributo totale, a fronte di apposita richiesta. Il saldo viene erogato al termine dei lavori, previa verifica della rendicontazione finale; compatibilità con altri incentivi: viene eliminata la riduzione dell’incentivo in caso di cumulo con altre agevolazioni, anche per le persone fisiche.

A chi si rivolge l’incentivo in città

Possono richiedere l’incentivo i soggetti pubblici o privati che sostengono l’investimento per la realizzazione di un impianto da fonti rinnovabili, della potenza massima di 1 MW, inserito in una Cer o Gruppo di Autoconsumo. Sono ammissibili al contributo: la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, purché realizzati ex novo o potenziati e dotati di componenti nuovi; l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo energetico. Requisiti tecnici: gli impianti devono essere localizzati nell’area servita dalla stessa cabina primaria a cui fa riferimento la Cer di Crema; devono rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm), ovvero non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali; i lavori devono iniziare dopo il caricamento della domanda di contributo; gli impianti, una volta realizzati, devono risultare inseriti in una Cercon contratto di erogazione attivo. Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% delle spese ammissibili, con limiti calcolati in base alla potenza dell’impianto. A questi si aggiunge un incentivo economico sull’energia condivisa, riconosciuto per 20 anni.

Il ruolo del Comune

Il Comune di Crema, già attivo nella costituzione della Cer, invita tutti i cittadini, le imprese locali e le realtà associative a partecipare a questa nuova forma di produzione e consumo collettivo dell’energia. Aderire è semplice, gratuito e privo di vincoli: non sono previsti costi di iscrizione né obblighi di permanenza. Per conoscere la Cer attiva nel Comune di Crema, aderire e avere informazioni è possibile contattare lo 0373.218871 o visitare il sito https://www.consorzioit.net/comunita-energetiche-rinnovabili-cer o cer@consorzioit.net.

 



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