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Gruppo Fs, semestrale: ricavi in crescita e boom di investimenti (+15%). Donnarumma: “Oltre 14 miliardi spesi nel Pnrr”


Ferrovie dello Stato accelera nel 2025 con ricavi che superano gli 8,2 miliardi di euro (+2%) e investimenti tecnici che toccano quota 8,5 miliardi. Il Gruppo ha già realizzato oltre la metà delle risorse del Pnrr

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Ferrovie dello Stato Italiane chiude il primo semestre 2025 con ricavi complessivi che superano gli 8,2 miliardi di euro (+2%), grazie a una crescita solida del trasporto passeggeri e merci, e a un aumento dei servizi infrastrutturali. Nel frattempo, gli investimenti tecnici toccano quota 8,5 miliardi, segnando un balzo del 15% rispetto al semestre precedente. L’Ebitda cala leggermente del 2% (-16 milioni), ma se si escludono plusvalenze derivante dalla vendita di Milano Farini e variazioni di perimetro, cresce invece del 14%.

L’amministratore delegato e direttore generale Stefano Antonio Donnarumma ha sottolineato: “I risultati economici del semestre, in crescita al netto di partite non ricorrenti, confermano l’efficacia della strategia industriale intrapresa dal Gruppo FS e la solidità del nostro modello operativo”.

Ricavi in crescita: spinta da tutti i segmenti di trasporto e infrastrutture

I ricavi da servizi di trasporto raggiungono i 4,5 miliardi di euro, crescendo di 159 milioni grazie a performance positive in tutti i segmenti: alta velocità (+35 milioni), Intercity (+7 milioni), trasporto regionale (+26 milioni), passeggeri su gomma (+81 milioni) e merci (+10 milioni). I ricavi da infrastrutture si attestano a 2,4 miliardi, con un incremento di 206 milioni dovuto principalmente alla circolazione stradale (+225 milioni).

Gli altri ricavi operativi si attestano a 1,3 miliardi di euro, segnando una diminuzione di 177 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è principalmente attribuibile all’assenza di ricavi straordinari legati alla vendita degli scali di Milano Farini e San Cristoforo, che nel 2024 avevano generato una plusvalenza di 390 milioni di euro. A compensare in parte questa flessione intervengono due fattori: da un lato, l’aumento dei contributi pubblici per 157 milioni (di cui 145 destinati al supporto dell’infrastruttura ferroviaria), e dall’altro, l’incremento dei ricavi accessori per ulteriori 56 milioni.

Costi operativi in aumento per personale, gestione e manutenzioni

Parallelamente, i costi operativi aumentano del 3%, raggiungendo i 7,2 miliardi di euro (+204 milioni). A guidare questa crescita sono l’incremento del personale (+169 milioni, dovuto a un organico più ampio e a un costo del lavoro più alto), maggiori spese di gestione delle infrastrutture stradali (+230 milioni), costi variabili per servizi di trasporto e manutenzioni (+146 milioni). A questi si sommano maggiori capitalizzazioni per lavori interni (-191 milioni) e una minore variazione delle giacenze di immobili e terreni trading (-136 milioni), sempre in relazione alla già citata operazione su Milano Farini (-136 milioni).

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Gestione finanziaria e risultato netto

La gestione finanziaria migliora, principalmente grazie all’assenza dell’accantonamento a fondo rischi per 153 milioni legato alla sentenza del Consiglio di Stato sulla partecipazione in Fse.

Il risultato netto chiude a -89 milioni, segnando un miglioramento di 110 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024. 

La posizione finanziaria si attesta a 13 miliardi di euro, migliorando di 0,5 miliardi rispetto a fine dicembre 2024.

Il semestre vede un’accelerazione degli investimenti, con 8,5 miliardi di euro spesi soprattutto in infrastrutture ferroviarie e stradali, pari al 98% del totale in Italia. Donnarumma ha ribadito: “Stiamo portando avanti un programma infrastrutturale senza precedenti per lo sviluppo della rete ferroviaria e stradale del Paese, migliorando l’esperienza di viaggio e garantendo al contempo la continuità del servizio, allo scopo di assicurare la piena mobilità del Paese”.

Il Gruppo ha inoltre realizzato oltre il 56% delle risorse assegnate dal Pnrr, dimostrando una capacità esecutiva tra le più elevate in Europa. “Grazie all’impegno delle nostre persone e a una capacità esecutiva riconosciuta a livello europeo, stiamo dando piena attuazione al Pnrr: abbiamo raggiunto tutte le milestone europee previste per il periodo di riferimento e già consuntivato oltre 14 miliardi di euro, pari a circa il 56% delle risorse assegnate”, ha aggiunto Donnarumma.

Prospettive per il futuro

Fs continuerà a investire nella modernizzazione del sistema di trasporti, con l’obiettivo di rendere la mobilità sempre più efficiente e sostenibile. Come ha concluso Donnarumma: “Questo percorso di trasformazione industriale prosegue in linea con il Piano Strategico 2025–2029, che ci guiderà nei prossimi anni verso una mobilità sempre più moderna, sostenibile e integrata, a beneficio del sistema Paese”.



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