Un’opportunità storica si apre per i cittadini e le imprese di Crema che scelgono di investire in energia pulita e condivisa, grazie al contributo a fondo perduto del PNRR per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, inseriti nelle Comunità Energetica Rinnovabile (CER) della città.
La misura, introdotta con il Decreto CACER del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 2024, mira a promuovere la creazione di CER su scala nazionale, con una dotazione finanziaria complessiva di 2,2 miliardi di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Tra le novità principali introdotte dal decreto, e ulteriormente rafforzate dal successivo Decreto MASE n. 229/2025, vi sono:
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Estensione ai comuni fino a 50.000 abitanti: inizialmente destinata ai piccoli comuni, la misura è stata ampliata il 26 giugno 2025, includendo città come Crema tra i beneficiari del contributo PNRR.
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Anticipo potenziato: la quota di anticipo erogabile passa dal 10% al 30% del contributo totale, a fronte di apposita richiesta. Il saldo viene erogato al termine dei lavori, previa verifica della rendicontazione finale.
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Compatibilità con altri incentivi: viene eliminata la riduzione dell’incentivo in caso di cumulo con altre agevolazioni, anche per le persone fisiche.
Lo sportello per aderire all’iniziativa, aperto lo scorso 21 luglio, chiuderà il prossimo 30 novembre; mentre i lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026, prima dell’entrata in esercizio che dovrà avvenire entro 24 mesi dalla fine dei lavori, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Possono richiedere l’incentivo i soggetti pubblici o privati che sostengono l’investimento per la realizzazione di un impianto da fonti rinnovabili, della potenza massima di 1 MW, inserito in una CER o Gruppo di Autoconsumo.
Sono ammissibili al contributo la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, purché realizzati ex novo o potenziati e dotati di componenti nuovi; l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo energetico.
Gli impianti dovranno essere localizzati nell’area servita dalla stessa cabina primaria a cui fa riferimento la CER di Crema, e devono rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm), ovvero non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali. I lavori dovranno cominciare dopo il caricamento della domanda di contributo.
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% delle spese ammissibili, con limiti calcolati in base alla potenza dell’impianto:
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1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW
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1.200 €/kW per impianti da 20 a 200 kW
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1.100 €/kW per impianti da 200 a 600 kW
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1.050 €/kW per impianti da 600 a 1.000 kW
A questi si aggiunge un incentivo economico sull’energia condivisa, riconosciuto per 20 anni:
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0,11 €/kWh per l’energia condivisa dalle CER
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0,10 €/kWh per i Gruppi di Autoconsumo
Per coloro che beneficiano già del contributo PNRR del 40%, la tariffa premio viene ridotta del 50%.
Il Comune di Crema, già attivo nella costituzione della CER, ha dunque invitato tutti i cittadini, le imprese locali e le realtà associative a partecipare a questa nuova forma di produzione e consumo collettivo dell’energia. Le CER rappresentano uno strumento concreto per:
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contenere i costi delle bollette
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valorizzare le risorse energetiche locali
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promuovere la coesione sociale
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migliorare la qualità dell’ambiente urbano
Per conoscere la CER attiva nel Comune di Crema, aderire e avere informazioni è possibile visitare il sito di Consorzioit.net, alla voce cer, oppure contattare direttamente l’azienda cremasca.
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