La Zona Economica Speciali si allarga e comprenderà anche Marche e Umbria.
Lo ha annunciato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Ancona, alla presentazione degli interventi del governo per lo sviluppo delle Marche: «Sono certa che i marchigiani sapranno utilizzare al meglio le potenzialità che prevede questo strumento».
La premier ha sottolineato come la Zes è uno strumento che sta dando straordinari risultati, molto efficace per attirare investimenti, molto efficace per aiutare chi produce e consente di avere vantaggi fiscali, «è sostenuta da una governance unitaria che garantisce velocità e permette di valorizzare le specificità territoriali», ha concluso Meloni.
Quindi oltre al Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna la Zes si estenderà anche all’Umbria e alle Marche cosicché le imprese con sede in queste regioni possano di vantaggi fiscali e normativi.
Apprezzamento per la misura arriva anche dal vicepremier Antonio Tajani: «Il governo approva un provvedimento fondamentale per la crescita economica delle Marche e dell’Umbria». «Questo provvedimento – ha spiegato il leader di Forza Italia – si aggiunge alla proposta, portata in Cdm ed approvata, che riguarda invece la zona economica esclusiva in mare e quindi permette di sfruttare il mare, fino a 200 miglia nautiche dalla costa, da parte dei nostri pescatori e non solo». Per le Marche, ha concluso Tajani, si tratta di “nuove risorse”.
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Cosa sono le Zes
ZES è un acronimo che sta per Zone Economiche Speciali, e per zona ZES si intende un’area ben delineata e identificata. Le ZES non sono una peculiarità italiana, ma sono considerate appunto quelle aree geografiche delimitate di uno Stato dove vengono concesse agevolazioni, incentivi fiscali e semplificazioni normative al fine di promuovere la crescita economica e sociale del territorio interessato.
Quali sono le Zes in Italia
Sono state istituite nel 2017 al fine di favorire lo sviluppo delle imprese presenti e l’insediamento di nuove attività nelle regioni del Mezzogiorno, tramite semplificazioni degli adempimenti amministrativi e burocratici, agevolazioni fiscali e doganali. Ma ci sono voluti diversi anni per renderle operative. Prima erano divise in 8 macroaree poi dal 1 gennaio 2024, con il Decreto Sud è stata istituita una Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno con l’obiettivo di favorire una programmazione maggiormente integrata e coordinata ma, allo stesso tempo, conservare le specificità dei territori coinvolti. Comprende i territori delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. E con l’ok del Cdm, anche Marche e Umbria.
Obiettivo delle Zes
L’obiettivo finale è quello di consentire lo sviluppo in alcune aree di aziende già operanti o favorire l’insediamento di nuove imprese in dette aree. Ad esempio i soggetti che investono nelle aree ZES possono disporre di varie forme di incentivi consistenti in agevolazioni di tipo fiscale e non solo.
Quali sono i vantaggi per le imprese nelle Zes
Le imprese possono usufruire di vantaggi fiscali e normativi:
- crediti d’imposta,
- riduzioni doganali
- semplificazioni burocratiche e regolamenti più flessibili
- sostegno alle esportazioni come gli incentivi per la produzione destinata ai mercati internazionali
- è prevista inoltre l’applicazione di un credito d’imposta commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti
Come ottenere le agevolazioni Zes
Le condizioni fissate per il riconoscimento delle agevolazioni alle ZES sono principalmente due:
- le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti
- non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento.
Le Zes nel mondo
Le prime ZES nel mondo nascono tra gli anni ’60 e ’70, si diffondono negli anni ’80, e registrano una forte accelerazione nel periodo tra gli anni ’90 – 2000. Ad oggi, esistono circa 6.000 ZES in circa 140 Paesi. La più elevata concentrazione delle ZES si trova in Cina, con circa il 50% del totale mondiale. In Europa, la maggior densità è riscontrata in Polonia che già nel corso del 1994 ha istituito la prima ZES, attraendo oltre 170 miliardi di euro di investimenti ed estendendo fino al 2026 le misure agevolative. Quella più sviluppata nel mondo è senza dubbio la ZES di Dubai.
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