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“Pedemontana Sud delle Marche”, Meloni a Cessapalombo


CESSAPALOMBO- «Una giornata storica che può cambiare il destino di questo territorio, di questa regione e del Centro Italia nel suo complesso con un’infrastruttura fondamentale, molto attesa», queste le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta nel giorno del via ai lavori della “Pedemontana Sud delle Marche”, la Belforte del Chienti (MC) – Mozzano (AP). In particolare il primo intervento riguarda un tratto di 1,7 chilometri della statale 502-78 nel Comune di Cessapalombo

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«Il presidente Acquaroli mi parlò del progetto della Pedemontana e mi raccontò nel dettaglio i problemi e le carenze di questa regione – ha evidenziato la Premier Giorgia Meloni -, è incredibile che una regione che si trova esattamente al centro dell’Italia abbia i problemi di isolamento che le Marche hanno avuto per decenni. Un sistema infrastrutturale che ha condizionato la vita delle imprese e dei cittadini. Il governatore Acquaroli mi disse che è stata un’opera quasi visionaria, non era facile convincere qualcuno a realizzarla. Punto primo, le cose di buon senso per me sono di buon senso, punto secondo, questa nazione deve capire che deve tornare a pensare in grande». 

«Gli obiettivi che vogliamo raggiungere – ha proseguito – sono due. Il primo è quello che dobbiamo continuare a lavorare per tirare fuori le Marche da questo isolamento che è totalmente insensato per la sua posizione geografica e che ha condizionato le potenzialità di una regione operosa. Si tratta di consentire anche alle aziende di esportare facilmente i loro prodotti. Il secondo obiettivo è contribuire alla rinascita economica e sociale di tutto l’Appennino Centrale devastato dal sisma del 2016. Un terremoto che ha interessato 1/3 del territorio marchigiano. La Pedemontana è uno dei tasselli di una strategia messa in campo dal governo per imprimere un cambio di passo deciso nella ricostruzione dei territori colpiti dal sisma. Uno dei pilastri di questa azione è il programma RiViTa, un intervento imponente che riguarda le 4 regioni del cratere, e prevede complessivamente 40 interventi, con investimenti di oltre 3 miliardi di euro».

«Oggi il cratere sismico è il cantiere più grande d’Europa – ha aggiunto -, noi non vogliamo solo ricostruire case, edifici pubblici e chiese, chiaramente sono importantissime, ma bisogna e vogliamo ricostruire il tessuto sociale. Dopo molte false partenze la ricostruzione ha finalmente subito una decisa accelerazione, molto è stato fatto e moltissimo rimane da fare per rispondere al desiderio di chi è nato e cresciuto in questi luoghi e di chi è rimasto qui. Per tanti è stata una scelta solo d’amore contro ogni interesse, contro ogni razionalità, ma questo è lo spirito dei marchigiani. Serve un grazie a queste persone con fatti concreti».

A prendere la parola anche il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: «Quando abbiamo iniziato a parlare di Pedemontana nessuno ci credeva, abbiamo dovuto batterci affinché con il Pnc si potesse immaginare di creare nuove infrastrutture per questo territorio. L’entroterra già soffriva lo spopolamento e l’isolamento e l’incapacità di trattenere attività economiche e giovani prima del sisma del 2016, esso ha accelerato e presentato un quadro drammatico. Oggi con questa infrastruttura creiamo un presupposto essenziale per lo sviluppo di questo territorio. Siamo orgogliosi di una parte della nostra terra che oltre ad aver dato lezione a tanti di resilienza, perché oggettivamente 9 anni fa per tanti sarebbe stato più semplice scappare, è rimasta tutti i giorni accanto alla propria comunità, senza mai lasciare».

L’amministratore delegato di Anas Claudio Andrea Gemme ha sottolineato la vitale importanza di migliorare l’accessibilità alle aree interne dell’Appennino: «Il programma dedicato alle Marche comporta degli investimenti di oltre un miliardo di euro, che si vanno ad aggiungere al piano di circa 4,6 miliardi di euro che Anas ha attivato per questa regione».

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È intervenuto inoltre l’ingegnere Fulvio Maria Soccodato, soggetto attuatore sia del piano di ripristino della viabilità post sisma, sia il Commissario Straordinario dedicato al potenziamento della Salaria: «Con il programma RiViTa (investimento complessivo per la Regione Marche pari a 1,15 miliardi di euro, di cui 675 milioni finanziati) e il piano Salaria stiamo attuando un programma di investimenti senza precedenti sulla rete stradale dell’entroterra. La Pedemontana Sud costituirà un’asse di collegamento alternativo alla A14 tra la statale 77 e la Salaria adeguando le infrastrutture stradali alle necessità odierne e consentendo di migliorare la sicurezza stradale».

Non poteva mancare l’intervento dell’emozionato sindaco di Cessapalombo Giuseppina Feliciotti: «Oggi grazie alla visione ed al concreto impegno del governo centrale, della Regione Marche e della struttura commissariale questo sogno si sta avverando. Grazie per aver compreso l’importanza strategica di questa infrastruttura. Oggi ancora più importante per favorire la ricostruzione post sisma, grazie al commissario Castelli che è un punto di riferimento per noi amministratori. Per delle piccole realtà come Cessapalombo ed i comuni vicini, questa strada assume un valore inestimabile».

Presenti inoltre il presidente di Anas Giuseppe Pecoraro, il commissario straordinario del governo per la ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, il presidente della provincia Sandro Parcaroli, il consigliere regionale Renzo Marinelli e tante altre autorità.

I dettagli dell’intervento avviato

Il cantiere al via oggi in Località Colfano, nel Comune di Cessapalombo, in provincia di Macerata, relativo al tratto della statale cingoli, prevede un investimento pari a 21,6 milioni di euro. I lavori prevedono la realizzazione di una galleria di 47 metri ma anche di un viadotto di 192 metri. Il completamento dell’intervento è previsto entro due anni e tre mesi.





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