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Sibill raccoglie 18,7 milioni e punta a digitalizzare le Pmi italiane


LA NUOVA scommessa sulla digitalizzazione delle Pmi italiane parte da Sibill, fintech fondata nel 2021, che ha recentemente annunciato un round Serie A da 12 milioni di euro. A guidarlo è Creandum, fondo europeo di venture capital noto per aver sostenuto in fase iniziale realtà come Spotify, Klarna e Lovable. L’operazione, alla quale partecipano anche Keen Venture Partners e un gruppo di business angel internazionali, porta a 18,7 milioni di euro il totale dei capitali raccolti dalla società. Un traguardo dal significato duplice: da un lato rappresenta il primo investimento di Creandum in Italia, segnale tangibile della crescente attrattività del nostro ecosistema innovativo; dall’altro riconosce il potenziale di una piattaforma che ambisce a diventare punto di riferimento per imprese e commercialisti nella gestione di contabilità, tesoreria e processi amministrativi. “La combinazione di un mercato ampio e di un’offerta ancora poco centrata sull’esperienza utente rappresenta un’enorme possibilità per Sibill”, precisa Johan Brenner, General Partner di Creandum. “Con Sibill – aggiunge – il nostro portafoglio si arricchisce di una realtà promettente, accanto ad alcune delle principali fintech europee”.

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Le piccole e medie imprese rappresentano da sempre l’ossatura dell’economia italiana, contribuendo in modo significativo al Pil e all’occupazione del Paese (McKinsey). Eppure molte continuano a scontare un ritardo strutturale nella digitalizzazione, un fattore che ne limita la produttività e la competitività rispetto ai grandi player internazionali. Secondo l’Osservatorio Politecnico di Milano, il basso livello di adozione di strumenti digitali costituisce una delle principali barriere all’efficienza delle pmi. Il 54% delle imprese italiane dichiara di investire con decisione nella digitalizzazione, mentre il restante 46% si muove con cautela, spesso più per adempiere a obblighi normativi, come l’introduzione della fatturazione elettronica o il Codice della crisi d’impresa, che impone assetti organizzativi e strumenti di controllo finanziario. In questo scenario, Sibill si inserisce in modo strategico. Fondata da Mattia Montepara (nella foto in basso a sinistra), Lorenzo Liguori (nella foto in alto a sinistra) e Dario Prencipe (nella foto a destra), è una fintech specializzata in soluzioni SaaS che centralizza la gestione finanziaria e amministrativa in un’unica interfaccia, integrandosi con i sistemi bancari e con il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso l’intelligenza artificiale, Sibill automatizza processi chiave come la fatturazione, i pagamenti, la riconciliazione bancaria e la tesoreria, riducendo errori e tempi morti.

Tra le funzionalità principali rientrano: la fatturazione integrata, che copre l’intero ciclo dal preventivo alla nota di credito, disponibile anche tramite Api; i pagamenti eseguibili direttamente dalla piattaforma, inclusi bonifici istantanei, F24 e, prossimamente, pagamenti massivi; e una tesoreria intelligente, con flussi di cassa sempre aggiornati e riconciliazione automatica dei movimenti bancari. L’effetto pratico? Secondo i dati raccolti da Sibill, le pmi che utilizzano la piattaforma risparmiano fino a cinque ore di lavoro a settimana, da reinvestire in attività a maggior valore aggiunto “Questo aumento di capitale consentirà di rafforzare lo sviluppo della nostra piattaforma, introducendo nuove funzionalità e costruendo una rete di partnership strategiche”, spiega Mattia Montepara, ceo e co-fondatore. “Tutti i fondi raccolti saranno investiti in Italia perché crediamo ci sia un’enorme opportunità: conosciamo a fondo le piccole e medie imprese italiane e siamo convinti di poter contribuire a renderle più produttive e competitive, offrendo loro uno strumento innovativo come Sibill”.

Il nuovo round servirà infatti a raddoppiare il team (oggi composto da 50 persone), ma soprattutto a sviluppare una nuova soluzione pensata per gli studi contabili. I commercialisti che desiderano ottimizzare i propri flussi di lavoro, semplificare la collaborazione con i clienti e liberare tempo per attività consulenziali a più alto valore, potranno gestire la contabilità in modo più rapido ed efficace. L’obiettivo è costruire un ponte digitale tra imprese e studi professionali, semplificando i processi e rendendo più efficiente la collaborazione. La recente introduzione dei pagamenti in piattaforma, ad esempio, è nata proprio su richiesta delle aziende utilizzatrici ed è già stata adottata da un’impresa su cinque. Anche la collaborazione interna tra i reparti aziendali, così come quella esterna con i commercialisti, diventa più semplice e fluida, grazie alla possibilità di condividere documenti e informazioni in un unico ambiente centralizzato. Un vantaggio che consente alle imprese di superare la frammentazione digitale che ancora affligge molti settori. Sibill si inserisce così in un movimento più ampio, volto a costruire una nuova cultura della gestione aziendale, fondata su trasparenza, efficienza e collaborazione. Le pmi italiane hanno sempre dimostrato resilienza e spirito imprenditoriale: ora hanno anche l’opportunità di dotarsi degli strumenti giusti per affrontare le sfide della competitività globale.



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