Un passo in avanti nel processo di semplificazione tra il pubblico e il mondo delle imprese con il ddl semplificazioni approvato nel Consiglio dei ministri odierno. Un provvedimento che contiene una varietà di misure in materia fiscale, lavoro, ambiente e attività economiche come ha spiegato il ministro della P.a Paolo Zangrillo, per proseguire “nel percorso di modernizzazione della Pubblica amministrazione” ricordando che “ad oggi abbiamo già semplificato 261 procedure amministrative, con l’obiettivo di arrivare a 600 entro il 2026, come previsto dal Pnrr”.
Tra le iniziative principali, viene introdotto il principio dell'”once only” per le comunicazioni obbligatorie relative all’instaurazione e alla gestione del rapporto di lavoro. Le Pubbliche amministrazioni non potranno più richiedere dati e documenti già in possesso di altre amministrazioni. E’ inoltre prevista una misura a sostegno del sistema Its Academy: il disegno di legge consente di stipulare specifiche convenzioni con le imprese per consentire la partecipazione dei dipendenti, dotati dell’esperienza professionale richiesta, all’erogazione dei percorsi formativi.
Nella bozza del ddl oggi in consiglio dei ministri anche modifiche per i contratti di sviluppo, con una semplificazione anche delle verifiche antimafia. Con l’obiettivo di “favorire la concessione delle agevolazioni e la realizzazione degli interventi previsti” dai contratti di sviluppo, un decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del ddl, introdurrà “misure di semplificazione e di riduzione dei tempi dei procedimenti, nonché ulteriori misure di ampliamento delle condizioni di accesso alle predette agevolazioni, ferma restando la dotazione finanziaria a legislazione vigente”. Le nuove misure si applicheranno alle domande di agevolazione, presentate successivamente alla data di entrata in vigore del provvedimento e “definite sulla base di appositi protocolli di intesa” tra il Mimit e le associazioni di categoria.
La norma punta anche a “semplificare il sistema delle verifiche antimafia” per la concessione delle agevolazioni e la realizzazione degli interventi dei contratti di sviluppo. Nello specifico, si prevede che l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa – Invitalia sia autorizzata a “sottoscrivere protocolli, o altre intese comunque denominate, con associazioni comparativamente rappresentative a livello nazionale di categorie produttive, economiche o imprenditoriali, che abbiano già stipulato con il Ministero dell’interno protocolli finalizzati alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e che prevedano, in via convenzionale, l’estensione dei controlli antimafia nei rapporti con gli aderenti alle associazioni contraenti e l’utilizzo della documentazione antimafia rilasciata nell’ambito dei protocolli stipulati con il Ministero dell’interno”. In materia ambientale il ddl prevede procedure più snelle per i progetti di bonifica, anche in relazione agli interventi previsti dal Pnrr; disposizioni per l’utilizzo del combustibile solido secondario (CSS) nei processi industriali, in particolare nei cementifici, riducendo il ricorso a combustibili fossili di importazione estera; misure per rafforzare la sicurezza del trasporto via mare dei rifiuti, sia in acque nazionali che internazionali. “Con il ddl – avverte però il ministro per l’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – semplifichiamo senza nessun calo nelle tutele per l’ambiente”.
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