Manca poco all’approvazione definitiva del Decreto Omnibus 2025 convertito in Legge.
Dopo l’ok del Senato a colpi di fiducia, la Camera si prepara a dare il via libera alla versione definitiva del testo ribattezzato anche “Decreto economia 2025”.
In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede, che novità introduce, quando entrerà in vigore e mettiamo a vostra disposizione il testo della norma scaricabile in PDF.
COSA PREVEDE IL DECRETO OMNIBUS 2025 CONVERTITO IN LEGGE
Il Decreto Omnibus 2025 convertito in Legge è la versione modificata in Parlamento del Decreto Legge 30 Giugno 2025 n. 95 pubblicato. Anche chiamato “Decreto economia 2025”, questo provvedimento interviene con misure rivolte alle imprese, al sociale, agli Enti locali e ai trasporti pubblici.
Modificato in Senato, è passato alla Camera dei Deputati e dovrà essere approvato entro fine Agosto 2025. In attesa della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vediamo insieme cosa prevede la versione emendata in Parlamento.
1) RINNOVO CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO, C’È LA PROROGA
La norma, all’articolo 14, comma 6-bis, proroga dal 31 Dicembre 2025 al 31 Dicembre 2026 il termine entro cui possono essere stipulati accordi individuali tra datore di lavoro e dipendente che giustificano, per esigenze tecniche, organizzative o produttive, la durata di un contratto a tempo determinato superiore a 12 mesi. Ma, comunque, non oltre i 24 mesi. Questa possibilità è prevista solo se i contratti collettivi applicati in azienda non stabiliscono già le condizioni per derogare alla durata ordinaria.
La proroga riguarda esclusivamente la data entro cui deve essere firmato l’accordo individuale, mentre il contratto può proseguire anche oltre tale scadenza. Le causali che permettono di superare i 12 mesi di contratto sono tre:
- quelle previste dai contratti collettivi;
- quelle legate alla sostituzione di altri lavoratori;
- quelle transitorie definite da accordi individuali, oggetto della modifica.
Le prime due sono permanenti, mentre la terza è temporanea e ora estesa fino alla fine del 2026.
2) RIFINANZIATO L’APE SOCIALE
Il testo prevede un aumento delle risorse destinate all’APE Sociale dal 2025, ossia il meccanismo di pensionamento anticipato riservato a categorie di lavoratori in condizioni di particolare svantaggio. L’incremento è pari a:
- 55 milioni di euro per il 2025;
- 60 milioni dii euro per il 2026;
- 85 milioni di euro per il 2027;
- 50 milioni di euro per il 2028.
Poi, per gli anni 2029 e 2030 sono stati confermati gli stanziamenti già previsti, rispettivamente di 90 e 35 milioni di euro.
3) NUOVE REGOLE PER IL BONUS NIDO
L’articolo 6-bis del testo, introdotto in Parlamento, modifica la normativa sul bonus nido. Parliamo dell’aiuto per il pagamento delle rette degli asili nido e per il supporto domiciliare rivolto ai bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche.
La principale novità è che la norma chiarisce quali strutture rientrano nella definizione di asilo nido ai fini del beneficio. Tale nuova interpretazione ha effetto retroattivo. Sono inclusi tutti i servizi educativi per l’infanzia pubblici o autorizzati dagli Enti locali, ad eccezione dei centri per bambini e famiglie che prevedono la presenza di un adulto accompagnatore, non offrono mensa e consentono una frequenza flessibile.
A partire dal 1° Gennaio 2026, poi, le domande presentate e accolte dall’INPS per ottenere il bonus nido continueranno a produrre effetti anche negli anni successivi, previa verifica dei requisiti e prenotazione delle mensilità. Il buono resta erogato in forma di rimborso, cioè dopo che il pagamento della retta è stato effettuato.
4) PIÙ RISORSE PER IL FONDO DI GARANZIA PER LA PRIMA CASA
Il Decreto Omnibus convertito in Legge aumenta di 30 milioni di euro per il 2025 le risorse del Fondo di garanzia per la prima casa, gestito dal MEF. Questo fondo serve a facilitare l’accesso al credito per giovani coppie, famiglie monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi popolari e giovani sotto i 36 anni, offrendo garanzie su mutui fino a 250.000 euro per l’acquisto, la ristrutturazione o il miglioramento energetico della prima casa.
La garanzia copre fino al 50% della quota capitale residua del mutuo ed è sostenuta dallo Stato. Per coprire l’onere dell’incremento, si utilizzeranno le somme disponibili presso CONSAP, la società che gestisce i servizi assicurativi pubblici. Per maggiori dettagli su come funziona il fondo, vi consigliamo di leggere questa guida
5) BONUS LAVORATRICI MADRI, CAMBIANO LE REGOLE
Come spiegato in questa guida, per il solo anno 2025 arriva una misura temporanea di integrazione al reddito per le lavoratrici madri con due o più figli. Questa misura sostituisce l’esonero contributivo parziale previsto dalla Legge di bilancio 2025, la cui applicazione è stata rinviata al 2026.
In particolare, il Senato ha previsto che le lavoratrici dipendenti a tempo determinato e le autonome, con un reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui, possano ricevere un’integrazione pari a 40 euro al mese per ogni mese o frazione di mese di attività lavorativa svolta nel 2025.
L’integrazione – chiamata anche “bonus ponte” – è erogata dall’INPS a Dicembre 2025 e non concorre alla formazione della base imponibile fiscale e contributiva, né incide sul calcolo dell’ISEE. Inoltre, è riconosciuta anche alle lavoratrici iscritte a gestioni previdenziali diverse da quelle gestite direttamente dall’INPS.
6) ARRIVANO GLI AIUTI PER LE LIBRERIE
Il Decreto Omnibus convertito in Legge prevede un aumento di 30 milioni di euro, per l’anno 2025, del Fondo destinato al sostegno della filiera dell’editoria libraria. Questo fondo, istituito presso il Ministero della cultura, è finalizzato a supportare l’editoria anche digitale, le librerie storiche o di interesse artistico, le librerie di prossimità e quelle di qualità presenti sul territorio nazionale.
Le risorse aggiuntive saranno utilizzate anche per l’acquisto di libri, inclusi quelli in formato digitale, da parte di biblioteche pubbliche e altri soggetti beneficiari.
7) VIA ALLE COMUNITÀ ESTIVE PER BAMBINI E ANZIANI
La norma autorizza una spesa massima di 100.000 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 per la realizzazione di comunità estive per bambini e anziani. I progetti possono essere sviluppati anche attraverso forme di partenariato tra pubblico e privato e possono prevedere la rigenerazione di edifici dismessi.
Per definire le modalità di attuazione, è previsto un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in accordo con il Ministero dell’economia e delle finanze. Se volete restare informati sull’avvio di tale misura, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
8) SICUREZZA SUL LAVORO, CAMBIANO LE REGOLE
La norma prevede, con effetto retroattivo, che i volontari e i coordinatori comunali delle attività di volontariato svolte presso cooperative sociali, organizzazioni di protezione civile e Croce Rossa Italiana non siano equiparati al datore di lavoro o al dirigente ai fini degli obblighi previsti dalla normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In particolare, non sono tenuti ad adottare le misure previste dall’articolo 18 del Decreto legislativo 81 del 2008, che riguardano la prevenzione e gestione dei rischi sul lavoro.
9) ASSUNZIONI SEMPLIFICATE IN REGIONE CALABRIA
Sarà la Regione stessa a gestire le risorse per le assunzioni di specifici soggetti svantaggiati nelle Amministrazioni Pubbliche con sede nel territorio regionale della Calabria. Il Decreto convertito conferma che le PA calabresi fino al 31 Dicembre 2026 possono assumere, anche in deroga ai limiti di spesa e alle regole ordinarie, tirocinanti che hanno partecipato a percorsi di inclusione sociale. L’assunzione avviene previo superamento di una procedura concorsuale e può includere l’inquadramento in sovrannumero.
Oltre alle assunzioni a tempo indeterminato, le PA possono bandire selezioni per contratti a tempo determinato e parziale (18 ore settimanali per 18 mesi). A queste selezioni hanno priorità i tirocinanti e i beneficiari di progetti regionali, come quelli deliberati nel 2016 e 2017 per lo sviluppo locale e l’inclusione sociale.
10) VIA AGLI AIUTI PER IL SETTORE RADIO E TV
Il Decreto convertito autorizza per il 2025 una spesa di 16,5 milioni di euro destinata a un contributo straordinario per le emittenti televisive e radiofoniche locali. L’obiettivo è sostenere il settore radiotelevisivo locale, garantendo continuità nell’erogazione delle risorse pubbliche.
Il contributo sarà assegnato entro il 31 Dicembre 2025 alle emittenti che risultano inserite nelle graduatorie approvate per lo stesso anno, secondo i criteri stabiliti dal regolamento del Presidente della Repubblica n. 146 del 2017.
11) AGEVOLAZIONI PER CHI HA ADERITO AL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
Il Decreto convertito prevede che il pagamento dell’imposta sostitutiva da parte dei soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale entro il 31 Ottobre 2024 è considerato tempestivo se è stato effettuato entro 5 giorni dalla scadenza del 31 Marzo 2025. Quindi entro il 7 Aprile 2025. Tuttavia, il pagamento deve essere avvenuto prima che l’Agenzia delle Entrate notifichi atti come verbali di constatazione, schemi di accertamento o atti di recupero di crediti inesistenti.
Il ravvedimento speciale, poi, è esteso anche ai soggetti ISA che aderiscono al concordato per il biennio 2025-2026. Infine, il testo conferma che il principio del contraddittorio deve essere rispettato per tutti gli atti impugnabili, con un termine minimo di 60 giorni per le controdeduzioni, salvo nei casi di atti automatizzati o di rischio per la riscossione.
12) EDILIZIA E DIDATTICA, PIÙ FONDI ALLE ISTITUZIONI AFAM
L’articolo 2, comma 10-bis, prevede un aumento di 11 milioni di euro per il 2025 da destinare alle istituzioni AFAM, cioè quelle dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Queste risorse serviranno per interventi edilizi e per l’acquisto di attrezzature didattiche e strumentali, in base a programmi già approvati dal Ministero dell’università e della ricerca.
QUANDO ENTRA IN VIGORE
Il Decreto Omnibus 2025 convertito in Legge entrerà in vigore il giorno seguente alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro il 31 Agosto 2025, dovrà essere approvato in via definitiva in Parlamento e noi vi faremo sapere.
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TESTO DEL DECRETO OMNIBUS 2025 CONVERTITO IN LEGGE
Mettiamo a vostra disposizione il testo approvato dal Senato il 31 Luglio 2025 (Pdf 1 Mb) del Decreto Omnibus convertito in Legge. Da consultare anche il testo ufficiale (PDF 124 Kb) del Decreto Omnibus nella sua versione originaria, ossia il Decreto Legge 30 Giugno 2025, n. 95 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.149 del 30-06-2025, spiegato in questa guida.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi potrebbe interessare leggere l’approfondimento su quali sono i bonus per le imprese attivi nel 2025. E a proposito di aiuti per le aziende, vi consigliamo di consultare la nostra guida ai bonus famiglie, lavoratoti e imprese del 2025. Utile anche l’articolo sugli incentivi alle assunzioni disponibili in Italia.
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