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il 48% degli SDGs mostra progressi insufficienti


Giunto alla sua decima edizione il “The sustainable development goals report 2025” delle Nazioni Unite lancia un messaggio chiaro: gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile hanno migliorato milioni di vite nell’ultimo decennio, ma i progressi non sono sufficienti per raggiungerli tutti. E lancia un richiamo sui finanziamenti dei sistemi statistici, perennemente sotto finanziati nonostante la loro importanza. Così come l’elettricità alimenta la vita moderna e l’acqua pulita sostiene la salute pubblica, sottolinea il Report, un’infrastruttura dati affidabile è alla base di praticamente ogni aspetto dello sviluppo sostenibile. Monitorare i progressi degli SDG e correggere la rotta in tempo reale dipende da una solida infrastruttura dati. Senza dati affidabili, i governi non possono identificare tempestivamente i problemi e allocare le risorse in modo efficace.

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Il quadro generale

Dei 169 target dell’Agenda 2030 solo 139 sono stati misurati correttamente dal 2015 a oggi. Di questi, solo il 35% mostra progressi adeguati: il 18% è sulla buona strada e il 17% sta facendo progressi moderati. Di contro, il 48% degli obiettivi mostra progressi insufficienti. Di questa percentuale, il 31% rileva miglioramenti marginali e il 17% non rileva alcun progresso. La cosa più preoccupante è che il 18% degli obiettivi è regredito rispetto ai livelli del 2015.

Progressi reali

Dal 2015, oltre 100 milioni di bambini e giovani hanno avuto accesso all’istruzione, i tassi di mortalità materna e infantile sono diminuiti e l’uso di Internet è aumentato del 70%. Le infezioni da Hiv sono diminuite di quasi il 40% dal 2010, mentre centinaia di milioni di persone hanno avuto accesso ad acqua potabile, servizi igienici ed elettricità, con l’accesso all’elettricità che ora raggiunge il 92% della popolazione mondiale. Entro la fine del 2024, 54 Paesi avevano eliminato almeno una malattia tropicale trascurata. Tra il 2019 e il 2024, sono state attuate 99 riforme legislative per eliminare leggi discriminatorie e stabilire quadri normativi per la parità di genere. Al 1° gennaio 2025, le donne detenevano il 27,2% dei seggi nei parlamenti nazionali, con un aumento del 4,9% rispetto al 2015. La banda larga mobile 5G copre il 51% della popolazione globale.

Fragili e disuguali

I progressi nello sviluppo sono stati disomogenei. Oltre 800 milioni di persone vivono ancora in condizioni di povertà estrema; la fame colpisce 1 persona su 11 a livello globale; 1,12 miliardi di persone nel mondo vivono in baraccopoli o insediamenti informali; nel 2024, 2,2 miliardi di persone non disponevano di acqua potabile; 3,4 miliardi non disponevano di servizi igienici e 1,7 miliardi non disponevano di servizi igienici di base in casa. A metà 20024 la popolazione globale di rifugiati è salita a 37,8 milioni. Gli aiuti pubblici allo sviluppo sono diminuiti del 7,1% nel 2024 dopo cinque anni di crescita, con ulteriori tagli previsti fino al 2025. Donne, persone con disabilità e comunità emarginate continuano a subire svantaggi sistemici.

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Conflitti, clima, crescente disuguaglianza e finanziamenti inadeguati

Nel 2024 i conflitti hanno causato quasi 50 mila morti, uno ogni 12 minuti. Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con la temperatura media globale di 1,55 °C superiore ai livelli preindustriali. I Paesi a basso e medio reddito stanno affrontando costi record per il debito pubblico, che ammontano, nel 2023, a 1.400 miliardi di dollari. I Paesi in via di sviluppo si trovano ad affrontare un divario di 4 mila miliardi di dollari all’anno nei finanziamenti per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Queste sfide impediscono ai progressi di raggiungere gli Obiettivi del 2030.

Trasformazioni necessarie

Il Rapporto evidenzia sei trasformazioni necessarie per salvare gli SDGs: sistemi alimentari, accesso all’energia e sostenibilità, connettività digitale, riforma dell’istruzione, occupazione e protezione sociale e azioni per il clima e la biodiversità. I progressi in questi ambiti possono generare benefici a cascata per tutti gli Obiettivi, ma solo se accompagnati da politiche mirate, finanziamenti adeguati e un’attuazione inclusiva. Le sfide (e le soluzioni) sono globali e interconnesse. Il successo dipenderà da una forte volontà politica, da risorse adeguate, da una maggiore cooperazione internazionale e da una vera solidarietà. La quarta conferenza sul finanziamento per lo sviluppo, il forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile del 2025, il secondo vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari e il secondo vertice mondiale per lo sviluppo sociale offrono opportunità vitali per stimolare la volontà politica e garantire i finanziamenti necessari. I dati non ammettono dubbi: la trasformazione è possibile. I prossimi cinque anni ci diranno se il mondo raggiungerà l’Agenda 2030 o se lascerà milioni di persone indietro ad affrontare un futuro segnato da povertà, disuguaglianza e catastrofe climatica.

 

di Tommaso Tautonico

 

Copertina: 123rf



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