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il supporto del “bonus” zanzariere 2025



Con l’arrivo dell’estate, zanzare e altri insetti diventano un fastidio quotidiano per molte famiglie italiane: fortunatamente, anche il 2025 porta con sé un’opportunità concreta per proteggere le abitazioni, il cosiddetto “Bonus” Zanzariere.


Va precisato che non si tratta di un incentivo autonomo, ma di una delle agevolazioni comprese nell’Ecobonus, pensato per favorire interventi di efficientamento energetico.

Tuttavia le informazioni su questo bonus sono molto importanti, visto anche il dibattito che si è scatenato ultimamente con la recrudescenza del virus West Nile in alcune Regioni italiane come Lazio e Campania.

Non tutte le zanzariere sono detraibili

Non tutti i tipi di zanzariera consentono di accedere alla detrazione fiscale: solo alcuni modelli rispondono ai criteri richiesti dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). In particolare, per rientrare nei parametri dell’Ecobonus, le zanzariere devono:

  • essere fissate stabilmente alla struttura dell’edificio (non possono essere smontabili o temporanee);
  • coprire superfici vetrate, come finestre o porte-finestre;
  • offrire un sistema di regolazione della luce solare (devono essere apribili, chiudibili, alzabili o abbassabili);
  • rispettare le normative nazionali e locali sull’efficienza energetica;
  • essere dotate di marchio CE.

Il valore Gtot: un parametro tecnico fondamentale

Un aspetto tecnico fondamentale riguarda il valore Gtot, ovvero il coefficiente di trasmissione dell’energia solare. Per essere considerate vere e proprie schermature solari, le zanzariere devono contribuire a ridurre la quantità di calore che penetra attraverso le superfici vetrate. L’ENEA stabilisce che il valore Gtot complessivo (dato dalla combinazione tra vetro e schermatura) non deve superare 0,35. Questo significa che l’intero sistema – vetrata più zanzariera – deve filtrare almeno il 65% dell’irraggiamento solare.

Quali sono i vantaggi fiscali

Nel 2025, l’installazione di zanzariere ammissibili dà diritto a una detrazione del 50% della spesa sostenuta se l’intervento riguarda l’abitazione principale. Per le altre proprietà, la percentuale scende al 36%. Il beneficio è riconosciuto fino a un tetto massimo di spesa pari a 60.000 euro per unità immobiliare, e la restituzione avviene in 10 rate annuali di pari importo.

Un aspetto interessante è che il bonus è indipendente dal reddito del contribuente, purché le spese siano finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica. Tuttavia, sono previsti limiti massimi detraibili in base al reddito:

  • fino a 14.000 euro per chi ha un reddito tra 75.000 e 100.000 euro;
  • fino a 8.000 euro per chi supera i 100.000 euro annui.

Iter da seguire e documenti necessari

Per ottenere la detrazione è obbligatoria la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dalla data del collaudo finale. Questo adempimento è imprescindibile: in caso di omissione, si perde il diritto al bonus.

Il collaudo può essere effettuato dalla stessa impresa esecutrice, ad esempio attraverso la dichiarazione di conformità redatta ai sensi del DM 37/2008 per gli impianti o tramite un’apposita certificazione tecnica.

Per dimostrare la regolarità dell’intervento, è necessario conservare:

  • le schede tecniche fornite dal produttore, che attestano le prestazioni degli infissi, inclusi i valori di isolamento termico;
  • fatture dettagliate relative all’acquisto e alla posa in opera delle zanzariere;
  • la dichiarazione del produttore o dell’installatore che confermi la conformità alle normative;
  • l’eventuale Attestato di Prestazione Energetica (APE), richiesto nei casi di interventi più complessi su interi edifici.

Un incentivo utile, se ben compreso

Il Bonus Zanzariere 2025 rappresenta una leva interessante per migliorare il comfort domestico, proteggersi dagli insetti e allo stesso tempo contribuire al risparmio energetico. Tuttavia, è fondamentale conoscere i requisiti tecnici e procedurali per evitare errori che possano compromettere l’accesso all’agevolazione. Affidarsi a installatori qualificati e conservare accuratamente tutta la documentazione richiesta è il primo passo per trasformare una semplice protezione contro le zanzare in un investimento sostenibile per la propria casa.



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