Musk è il Ceo più pagato: Tesla approva bonus da 29 mld

Il consiglio di amministrazione di Tesla ha reso Elon Musk l’amministratore delegato più pagato della storia, con un nuovo bonus da 29 miliardi di dollari. L’accordo con il produttore di veicoli elettrici da 970 miliardi di dollari arriva dopo che un giudice del Delaware ha annullato per due volte il precedente ‘mega-grant’ di Musk. La sua retribuzione infatti era rimasta bloccata in contenziosi legali negli ultimi sette anni.

“È fondamentale trattenere e motivare il nostro talento straordinario, a cominciare da Elon”, hanno scritto la presidente del consiglio di amministrazione di Tesla, Robyn Denholm, e la consigliera Kathleen Wilson-Thompson in una lettera agli azionisti. “La guerra per i talenti nell’intelligenza artificiale si sta intensificando, con acquisizioni da miliardi di dollari e pacchetti retributivi a nove cifre per ingegneri IA individuali non fondatori.”

Anche in questo gruppo selezionato, “nessuno è paragonabile” a Musk, hanno scritto i membri del consiglio. Per questo motivo, il premio da quasi 30 miliardi di dollari è considerato essenziale per mantenere Musk concentrato su Tesla e per spingerlo a reclutare nuovi talenti in modo da mantenere il produttore di veicoli elettrici competitivo nei settori dell’IA, della robotica e dei robotaxi, secondo il consiglio. A differenza del precedente piano retributivo di Musk, che includeva obiettivi di valore per gli azionisti da raggiungere, per incassare il nuovo premio Musk dovrà semplicemente restare in Tesla come CEO o in un ruolo esecutivo di vertice per i prossimi due anni. Dovrà inoltre detenere le azioni fino al 2030, secondo i termini dell’accordo, che aumenterà la sua partecipazione azionaria dal circa 13% al 15%.

Tecnicamente, il premio sarà conferito in azioni vincolate, ma Musk dovrà pagare 23,34 dollari per azione per possederle — lo stesso prezzo di esercizio delle sue opzioni del 2018. Con le azioni Tesla che oggi scambiano oltre i 300 dollari, l’accordo garantisce a Musk circa 280 dollari di valore intrinseco per azione, che alcuni esperti di retribuzioni chiamano “opzioni scontate”.

Larry Cunningham, direttore del Weinberg Center for Corporate Governance dell’Università del Delaware, ha dichiarato che, indipendentemente dalla classificazione contabile o fiscale, c’è una definizione semplice e accurata per questo accordo: “Un’opzione su azioni profondamente in-the-money, concessa esclusivamente per trattenere il manager,” ha detto Cunningham a Fortune in una dichiarazione.

Il pacchetto retributivo di Musk ha una soglia minima di 26 miliardi di dollari

Il nuovo pacchetto crea ciò che Eric Hoffmann di Farient Advisors ha definito un meccanismo a “pavimento e soffitto” legato direttamente all’esito del contenzioso in corso in Delaware, su cui Tesla ha presentato ricorso. Se i tribunali dovessero nuovamente annullare il premio originario del 2018 da 303 milioni di opzioni, Musk conserverebbe le nuove 96 milioni di azioni, oggi valutate circa 29 miliardi di dollari. Ma se parte del premio originale venisse ripristinato, il nuovo premio verrebbe ridotto in proporzione, ha spiegato Hoffmann.

“C’è una clausola che dice ‘niente doppio beneficio’,” ha detto. “Ma questo premio da 96 milioni di azioni potrebbe essere utilizzato per compensare qualsiasi perdita del premio originario se Musk dovesse perdere in tribunale”.

Hoffmann ha affermato che il consiglio di Tesla si sta muovendo in un territorio “senza precedenti” nel campo delle retribuzioni esecutive.

“Non esiste un manuale per questa situazione,” ha detto Hoffmann, dopo aver analizzato i termini dell’accordo. “Hanno fatto un primo premio, che è stato annullato da un giudice; ne hanno fatto un altro, approvato dagli azionisti, e anche quello è rimasto sospeso”.

Per ricapitolare, una contestazione da parte degli azionisti sul pacchetto retributivo del 2018 di Musk ha portato a una sentenza storica in cui il premio è stato annullato. Il consiglio di Tesla ha quindi sottoposto nuovamente il piano agli azionisti nel 2024 per un voto consultivo, e gli azionisti hanno votato a favore della retribuzione. Lo scorso dicembre, la stessa giudice – la cancelliera della Corte del Delaware Kathaleen McCormick – ha rifiutato di annullare la sua decisione precedente, contro la quale Tesla ha fatto appello.

Nella sua lettera agli investitori, il consiglio ha scritto che non si sa quando la corte si pronuncerà di nuovo e ha descritto questo premio come un “primo passo, un pagamento di buona fede a Elon”.

Tuttavia, la performance di Tesla nel 2025 è molto diversa rispetto al 2018, quando il consiglio assegnò a Musk il suo ambizioso mega-premio. Dopo quel premio, Musk ha moltiplicato per 12 il valore di Tesla. La capitalizzazione di mercato ha superato i 1.000 miliardi di dollari nell’ottobre 2021 e di nuovo nel maggio 2025. Ma recentemente Tesla ha incontrato difficoltà. Dall’inizio dell’anno, il titolo è sceso di oltre il 18% e Musk è stato molto attivo politicamente, sostenendo il presidente Donald Trump, nonostante questa affiliazione abbia alienato una parte della clientela attenta al clima di Tesla, in particolare in California.

Questa volta, però, il consiglio ha preso precauzioni. A maggio, Tesla ha istituito un’importante barriera legale che rende molto più difficile contestare questo premio.

Dopo la sentenza della McCormick, gli azionisti di Tesla hanno approvato il trasferimento della sede legale dalla Delaware al Texas. A maggio, il Texas ha modificato il proprio codice commerciale e Tesla ha aggiornato i suoi statuti il giorno successivo. L’emendamento ha introdotto una soglia che obbliga qualsiasi azionista che voglia contestare la retribuzione di Musk in tribunale a possedere almeno il 3% delle azioni Tesla, un valore superiore a 3 miliardi di dollari.

“Il tema centrale è che Tesla ha trasferito la propria sede legale dal Delaware al Texas e, di conseguenza, la legittimità delle azioni della casa automobilistica e della retribuzione di Musk dovrà essere valutata secondo la legge texana, che è più permissiva”, ha scritto il professore di diritto della Columbia John Coffee in una dichiarazione a Fortune. “Tesla potrà essere citata in giudizio, ma le probabilità sono più favorevoli in Texas”.

Il Texas ha seguito Tesla con una campagna per affermarsi come uno stato business-friendly. Al momento, non è chiaro come i tribunali texani affronteranno una sfida legale.

“Sarà interessante vedere se un tribunale texano deciderà di seguire il modello di analisi del Delaware o se invece sceglierà di non intraprendere un simile esame giudiziario”, ha detto Cunningham. “L’esito potrebbe influenzare il modo in cui altre aziende valuteranno i vantaggi tra Delaware e Texas come sede legale”.

La reazione degli investitori alla retribuzione di Musk

Tesla ha una vera e propria armata di investitori retail individuali, molti dei quali sostengono Musk e hanno votato a favore del suo piano retributivo per due volte, superando la soglia della maggioranza.

Tuttavia, alcuni dirigenti di fondi pensione, che gestiscono asset dei pensionati investiti in azioni Tesla, sono molto critici nei confronti del nuovo premio di Musk.

“Un pacchetto retributivo da 29 miliardi di dollari per qualsiasi CEO, tanto più per uno che è stato largamente assente dalle responsabilità quotidiane mentre le vendite e il valore delle azioni continuano a deludere le aspettative degli investitori, è osceno”, ha dichiarato il Comptroller della città di New York, Brad Lander.

Lander ha affermato che il consiglio di Tesla sta arricchendo Musk a spese degli investitori, “ancora una volta”.

Il Tesoriere dello Stato dell’Illinois, Michael Frerichs, ha dichiarato a Fortune che un pacchetto retributivo da 29 miliardi di dollari è “oltraggioso già di per sé”.

“Ma alla luce della disattenzione di Elon Musk verso le esigenze quotidiane di Tesla, e del valore delle azioni peggiore del previsto, il pacchetto dimostra un consiglio di amministrazione scollegato dalle sue responsabilità verso gli investitori”, ha scritto Frerichs in una dichiarazione. “Con ricavi inferiori alle aspettative, il consiglio dovrebbe preoccuparsi meno di rendere omaggio a un Ceo avido e più di pianificare il successo a lungo termine dell’azienda. Gli azionisti dovrebbero esigere una governance aziendale migliore”.

Il SOC Investment Group, che rappresenta un gruppo di investitori con quasi 8 milioni di azioni Tesla, ha dichiarato a Fortune che l’annuncio odierno include un’ammissione sorprendente da parte del consiglio. “Anche 24 miliardi di dollari in azioni aggiuntive potrebbero non essere sufficienti a motivare Elon Musk a rimanere per altri due anni, tanto meno a garantirne un impegno adeguato per risollevare le vendite attualmente in calo”, ha scritto il SOC.

L’articolo originale è su Fortune.com