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Nuovo Testo unico del turismo: approvato il regolamento attuativo


È stato approvato il regolamento che dà piena attuazione al nuovo Testo unico sul turismo, entrato in vigore lo scorso dicembre. L’obiettivo è mettere a disposizione degli operatori strumenti moderni per migliorare l’offerta complessiva, semplificare le procedure e promuovere un modello di fruizione sostenibile ed equilibrato.

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Il presidente Eugenio Giani ha espresso soddisfazione definendolo “un passo fondamentale per semplificare le norme e valorizzare il settore turistico toscano, ed allo stesso tempo per armonizzare le regole e sostenere le imprese del territorio. L’intenzione è coniugare sviluppo economico, sostenibilità e tutela del patrimonio culturale e paesaggistico. Il nuovo TU punta a semplificar e velocizzare le pratiche per favorire la competitività di una delle destinazioni turistiche più importanti”.

“Con l’approvazione del regolamento – ha sottolineato l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – si conclude la fase di definizione degli strumenti normativi per il turismo. Ora abbiamo un quadro chiaro e completo, che mette a disposizione degli operatori regole semplici e strumenti moderni per qualificare l’offerta, migliorare i servizi e garantire una fruizione sostenibile ed equilibrata del nostro territorio. È un passaggio importante, che ci permette di guardare al futuro con maggiore concretezza e con la consapevolezza di aver posto basi solide per la crescita del settore”.

Ecco, in sintesi, alcune delle novità principali.

Un primo passo riguarda la semplificazione delle procedure per la trasmissione delle informazioni sull’accessibilità di strutture ricettive e stabilimenti balneari, così da agevolare il lavoro degli operatori e rendere più immediata la consultazione per le persone con disabilità.

Per quanto riguarda gli uffici di informazione e accoglienza turistica (IAT), il regolamento stabilisce caratteristiche e standard dei servizi. In particolare, il servizio di informazione dovrà riferirsi all’intero territorio regionale, mentre il servizio di accoglienza riguarderà l’ambito territoriale di pertinenza dell’ufficio. Inoltre vengono definiti i segni distintivi degli IAT, le modalità di erogazione dei servizi di prenotazione, la costruzione e la diffusione dei contenuti informativi, nonché i requisiti e gli obblighi dei soggetti terzi a cui i Comuni (in caso di gestione associata a livello di comunità d’ambito turistico) possono affidare tali servizi. Un altro aspetto centrale è la disciplina della profilazione degli utenti dei servizi IAT, che dovrà rispettare un set minimo di dati, in coerenza con il disciplinare del Destination Management System (DMS) approvato dalla Giunta regionale.

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Grande rilievo assume la nuova classificazione delle strutture ricettive all’aria aperta. Campeggi, villaggi turistici e marina resort potranno infatti ottenere fino a cinque stelle (o ancore), un sistema che permette di valorizzare la qualità dei servizi offerti e di adeguare gli standard alle nuove esigenze del turismo.

Per l’accesso diretto all’esame di accompagnatore turistico e guida ambientale, il titolo di studio richiesto dovrà essere strettamente attinente al percorso professionale. Le articolazioni della guida ambientale restano quelle già previste: escursionistica, equestre e subacquea. Infine, sono stati semplificati e razionalizzati gli indirizzi per le attività accessorie degli stabilimenti balneari, rispondendo così alle esigenze di operatori e parti sociali.

C’è soddisfazione, tra le categorie della filiera turistica rappresentate da Confturismo-Confcommercio Toscana, per il nuovo regolamento di attuazione del Testo Unico regionale sul turismo. “Riconosciamo alla Regione Toscana di aver tenuto conto delle nostre osservazioni e delle esigenze delle nostre imprese, nonostante i tempi stretti del confronto che ha portato alla stesura definitiva del regolamento”, dichiara il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

“Apprezziamo lo sforzo fatto verso una semplificazione delle prescrizioni regolamentari e per una migliore scrittura dei testi orientata a superare alcune possibili ambiguità interpretative, il tutto ispirato dal principio “stesso mercato, stesse regolenel quale come sistema Confcommercio ci ritroviamo”, sottolinea il presidente di Confturismo-Confcommercio ToscanaDaniele Barbetti, “si ampliano le opportunità operative per le imprese del settore turistico, ma sempre in una cornice di garanzia di qualità per l’ospite e il fruitore dei servizi”.

Un buon regolamento che semplifica e migliora molti aspetti importanti per gli alberghi e introduce giuste flessibilità applicative orientate ad una gestione più sostenibile delle aziende, sia dal punto di vista ambientale che urbanistico”, aggiunge il segretario generale di Federalberghi Toscana Pier Luigi Masini.

Secondo il presidente di Faita-Federcamping Toscana Claudio Galassi, si tratta di“un passo in avanti importante perché il regolamento, così come la modifica del TU, riconosce il cambiamento in atto del comparto open air, e va nella direzione richiesta da Faita Toscana. Le sfide che ci attendono sono ancora molte, continuiamo a tenere aperta la via del confronto”.

Tra le nuove regole in vigore, l’obbligo per gli stabilimenti balneari della Toscana di avere almeno due docce con acqua potabile a disposizione dei loro clienti, non necessariamente in cabina purché in area ugualmente riservata. “Si tratta di un numero significativamente contenuto rispetto alle quattro prospettate inizialmente – fa sapere il vicepresidente di Sib (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio Toscana Daniele Avvento – abbiamo apprezzato il fatto che il legislatore regionale abbia compreso e accolto le nostre perplessità ridimensionando la norma in maniera più accettabile e dandoci un po’ più di tempo per adeguarci ai nuovi requisiti, nove mesi anziché sei. Un altro punto importante – prosegue Avvento – riguarda le deroghe previste nei casi di impossibilità ad eseguire i lavori per cause indipendenti dalla volontà dei concessionari, ma legate all’amministrazione comunale competente o ad enti pubblici collegati. Certo, avremmo preferito che non ci fosse alcun nuovo obbligo, ma grazie alla concertazione è stato possibile limitare l’impatto della norma, anche nell’ottica di salvaguardare una risorsa preziosa quale quella dell’acqua potabile”, sottolinea il vicepresidente dei balneari toscani, “l’obiettivo della sostenibilità e della tutela di un bene così prezioso come l’acqua potabile deve essere una priorità e un motivo di riflessione congiunta anche dopo l’approvazione del regolamento. Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto”.

Se il regolamento appena approvato completa l’attuazione della legge regionale 61/2024, restano tuttavia aperte alcune questioni riguardanti le strutture ricettive extra-alberghiere, come il limite dei 12 posti letto per i b&b e il cambio di destinazione d’uso. “Siamo in attesa che la Consulta si esprima sulla retroattività di una norma che impatta così fortemente il settore”, dice la presidente di Res-Casa Chiara Pelagotti.

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