I cento milioni per la realizzazione dell’ottava torre dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e i 140 per la ristrutturazione del “Pesenti-Fenaroli” di Alzano Lombardo erano già cosa nota: ma con la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, che contiene il programma di investimenti pluriennale 2025-2031, spuntano anche 60 milioni per la riqualificazione del “Bolognini” di Seriate e 17 milioni per l’ospedale di Piario.
All’interno di uno stanziamento complessivo di poco meno di 8 miliardi, destinati al potenziamento delle strutture sanitarie lombarde, a Bergamo e provincia arrivano 317 milioni, che saranno fondamentali per un ammodernamento degli spazi e dell’offerta in termini di servizi al territorio.
“Questa Regione – ha affermato Bertolaso – ha una visione chiara: potenziare la sanità pubblica, valorizzare le nostre strutture e garantire ai cittadini lombardi cure sempre più vicine, tempestive e tecnologicamente avanzate. Gli oltre 7,9 miliardi di euro che abbiamo programmato da qui al 2031 rappresentano un investimento concreto per rafforzare il comparto nei suoi ambiti strategici: dall’adeguamento dei presidi ospedalieri alla transizione digitale, passando per la sostituzione degli immobili obsoleti, il mantenimento tecnologico e il potenziamento territoriale. La Lombardia si conferma Regione leader nell’investimento sulla salute pubblica: non promesse, ma risorse certe e progetti cantierabili. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e a chi ogni giorno lavora nella sanità lombarda con passione e competenza”.
La somma riservata a Seriate darà la possibilità di intervenire in modo consistente sulla struttura: serviranno a realizzare una nuova palazzina della direzione medica, che troverà spazio tra il padiglione medico e quello chirurgico, a riqualificare la zona del Cup, del Pronto Soccorso e delle degenze, oltre al blocco operatorio.
Si divide in due parti, invece, l’intervento su Piario: 11 dei 17 milioni complessivi sono inquadrati come “adeguamento dell’impianto distributivo e funzionale” della struttura, mentre i restanti 6 sono destinati alla riqualificazione del pronto soccorso.
Interventi sui quali i consiglieri regionali bergamaschi Davide Casati e Jacopo Scandella chiedono al Pirellone qualcosa di più di un annuncio: “Ci sorprende che la giunta regionale e i consiglieri di centrodestra annuncino con enfasi lo stanziamento di risorse, che peraltro erano già a disposizione della Regione, per progetti che sono stati dati per programmati già molte volte, come gli interventi sugli ospedali di Bergamo (ottava torre) e di Alzano. Cosa differente è l’ospedale di Piario: per il Pronto soccorso si prevedono 6 milioni, anche se quelle risorse sono a disposizione della Regione da tempo e non si capisce come mai non si sia proceduto prima. Il secondo è che la delibera, è scritto a chiare lettere, è di natura programmatoria, su programmi che possono essere soggetti a revisione. Ora, siccome al pronto soccorso dell’ospedale di Piario noi teniamo molto, e abbiamo presentato un ordine del giorno all’assestamento al bilancio ancora due settimane fa, chiediamo che la politica regionale e bergamasca si prenda l’impegno solenne di realizzarlo quanto prima. Gli altri due interventi a Piario, per 11 milioni, sono in programmazione per il 2028 e il 2030, quindi ne riparleremo quando ci sarà qualcosa di più concreto di un annuncio. Stesso vale per Seriate, bene la volontà di intervenire ma le risorse al momento non ci sono e nella delibera si prevede di recuperarle tra il 2028 e il 2031”.+
Di diverso tenore la reazione di Michele Schiavi, consigliere di Fratelli d’Italia: “Dopo mesi di ascolto del territorio e delle esigenze dei medici e professionisti dei nostri ospedali, Regione ha programmato queste importanti risorse che permetteranno di migliorare ed implementare i servizi sanitari sul territorio. In modo particolare a Piario è previsto il rifacimento del pronto soccorso, un nuovo Cup, l’adeguamento di spazi e impianti e numero altri interventi. Si tratta di lavori attesi da anni che finalmente vedranno la luce”.
Risale a oltre un anno fa il via libera alla realizzazione dell’ottava torre del Papa Giovanni XXIII, che sorgerà a ovest e sarà esteticamente identica alle altre: l’intervento consentirà di traslocarvi tutte le attività del reparto di Oncoematologia, che vede l’ospedale bergamasco tra le maggiori eccellenze nazionali, con una riorganizzazione complessiva e a cascata anche nelle altre torri. La conferma del finanziamento è la leva che consente di riattivare, nelle prossime settimane, le interlocuzioni per la definizione dell’accordo di programma tra gli attori in campo (ospedale, Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Regione Lombardia e Ministero), propedeutico alla richiesta di finanziamento statale pari a 47 milioni (già compresi nei 100 annunciati).
Già ben definita anche la situazione dell’ospedale di Alzano, come illustrato lo scorso 17 aprile dall’assessore Bertolaso in fase di firma del Protocollo d’intesa. Un intervento in cinque fasi, che porterà da 114 a 180 i posti letto accreditati e attivi di degenza ordinaria, offrendo al tempo stesso maggiori attività ambulatoriali, diagnostica, day surgery e un centro polispecialistico con servizio di endoscopia digestiva. Prima pietra entro gennaio 2028, poi lavori per 12 anni a step progressivi su tutti e quattro i padiglioni, senza intaccare la continuità assistenziale, pronto soccorso compreso. Tra le nuove funzioni previste, in un’ottica di messa in rete dei servizi sanitari, socio-assitenziali, educativi e universitari, ci sono la Casa della Comunità, già attiva in via Zanchi, centri medici, alloggi per studenti, strutture per persone fragili, con nello specifico un reparto di neuro psichiatria dedicato a maggiorenni e anche a minorenni, 14 i posti letto dedicati a questi ultimi, un ospedale generalista con vocazione oncologica.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link